Dichiarazione redditi in partita IVA: come si fa

La dichiarazione dei redditi con partita IVA richiede attenzione agli obblighi fiscali. Scopri i documenti necessari, i passaggi da seguire e come semplificare il processo.

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Enzo Claudio Calanducci

Dottore Commercialista e Revisore Contabile

Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, si occupa principalmente di fiscalità ordinaria e straordinaria d'impresa e svolge attività di consulenza tributaria, societaria e contabile.

Pubblicato: 28 Gennaio 2025 09:22

La dichiarazione dei redditi è un adempimento fondamentale per chiunque sia titolare di una partita IVA, poiché consente di comunicare all’Agenzia delle Entrate i redditi prodotti e di calcolare le imposte dovute. Questo obbligo fiscale rappresenta un aspetto cruciale della gestione di un’attività professionale e, sebbene possa sembrare complesso, è indispensabile per essere in regola con la normativa tributaria.

Comprendere se, quando e come presentare la dichiarazione dei redditi è essenziale per evitare sanzioni e per gestire al meglio gli aspetti fiscali della propria attività, anche in caso di assenza di guadagni.

Chi ha la partita IVA deve fare la dichiarazione dei redditi?

Sì, chiunque abbia una partita IVA è obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi, indipendentemente dal regime fiscale scelto (forfettario o ordinario). Questo adempimento consente di dichiarare i compensi percepiti e di calcolare le imposte dovute in base alla normativa vigente.

Le tipologie di dichiarazione da presentare dipendono dal regime fiscale adottato:

  • Regime forfettario: i professionisti che aderiscono a questo regime semplificato devono presentare il Modello Redditi Persone Fisiche. Questo documento include una sezione dedicata al calcolo dell’imposta sostitutiva, pari al 5% o al 15% in base alle condizioni specifiche.
  • Regime ordinario: per chi opera con il regime ordinario, la dichiarazione dei redditi avviene sempre tramite il Modello Redditi Persone Fisiche, ma con una struttura più complessa. In questo caso, è necessario dichiarare i compensi percepiti e le spese sostenute, che possono essere dedotte o detratte in base alla normativa.

La dichiarazione deve essere inviata telematicamente all’Agenzia delle Entrate entro le scadenze previste, generalmente entro il 30 settembre di ogni anno per i redditi dell’anno precedente.

Oltre alla dichiarazione dei redditi, è importante ricordare che i titolari di partita IVA sono spesso tenuti a presentare anche la dichiarazione IVA, un documento separato che riepiloga le operazioni soggette a imposta sul valore aggiunto.

Devo fare la dichiarazione dei redditi anche se non ho guadagni?

Sì, anche in assenza di guadagni, chi possiede una partita IVA è obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi. Questo vale sia per il regime forfettario sia per il regime ordinario.

La normativa prevede che la dichiarazione sia comunque presentata per diversi motivi:

  • Comunicazione formale: la dichiarazione serve a notificare all’Agenzia delle Entrate che l’attività è ancora in essere, anche se non ha generato redditi durante l’anno fiscale.
  • Controllo fiscale: anche in assenza di guadagni, potrebbero esserci spese sostenute o crediti d’imposta maturati, che devono essere dichiarati.
  • Adempimenti contributivi: per i professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS o a casse previdenziali autonome, il reddito dichiarato determina l’importo dei contributi da versare. In caso di reddito nullo, non saranno dovuti contributi proporzionali, ma potrebbero esserci importi fissi obbligatori.

Non presentare la dichiarazione, anche in assenza di reddito, comporta sanzioni amministrative.

La presentazione della dichiarazione dei redditi è un obbligo che non può essere ignorato, indipendentemente dai guadagni effettivi. Essere in regola con questo adempimento è fondamentale per evitare problemi fiscali e per mantenere attiva la propria posizione come titolare di partita IVA.

Cos’è il Modello Redditi PF

Il Modello Redditi Persone Fisiche (PF) è il documento fiscale che deve essere utilizzato da tutti coloro che devono dichiarare i propri redditi, ma non possono avvalersi del Modello 730. Questo include anche i titolari di partita IVA, indipendentemente dal regime fiscale adottato (forfettario o ordinario).

Le persone che devono presentare il Modello Redditi PF sono:

  • Liberi professionisti e lavoratori autonomi con partita IVA;
  • Contribuenti con redditi di impresa o lavoro autonomo non gestibili tramite il Modello 730;
  • Proprietari di redditi da fabbricati o terreni che necessitano di regolarizzare situazioni fiscali particolari;
  • Soggetti con redditi percepiti all’estero.

Struttura del Modello Redditi PF

Il Modello Redditi PF si compone di diverse sezioni, ciascuna delle quali serve a dichiarare specifiche tipologie di redditi e a calcolare le imposte dovute. Le principali sezioni sono:

  • Quadro RE: utilizzato per dichiarare i redditi derivanti da lavoro autonomo o attività professionali, con la possibilità di indicare le spese deducibili;
  • Quadro LM: dedicato ai contribuenti che aderiscono al regime forfettario o al regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile;
  • Quadro RN: riepilogo delle imposte calcolate, incluse le eventuali detrazioni e deduzioni spettanti;
  • Quadro RS: riservato a eventuali dati aggiuntivi richiesti per controlli o agevolazioni;

La compilazione del Modello Redditi PF richiede precisione e una conoscenza adeguata delle regole fiscali, motivo per cui molti contribuenti si avvalgono del supporto di un commercialista o di un CAF.

Come compilare il Modello Redditi PF

La compilazione del Modello Redditi PF va effettuata in modalità telematica. Ecco come:

1. Raccolta dei dati necessari

Prima di iniziare la compilazione, è fondamentale raccogliere tutti i documenti utili, tra cui:

  • Fatture emesse e ricevute nel corso dell’anno;
  • Certificazioni uniche per eventuali redditi percepiti come dipendente o collaboratore;
  • Documentazione relativa a spese mediche, assicurative o scolastiche che danno diritto a detrazioni.

2. Compilazione dei quadri specifici

A seconda del regime fiscale, bisognerà compilare i quadri corrispondenti:

  • Quadro LM per i contribuenti forfettari, indicando il fatturato lordo e applicando il coefficiente di redditività previsto dal codice ATECO;
  • Quadro RE per i professionisti in regime ordinario, elencando i ricavi e deducendo le spese sostenute durante l’anno.

3. Calcolo delle imposte

Il Modello Redditi PF calcola le imposte dovute, in base ai dati inseriti nei quadri. Per i professionisti in regime ordinario, si applicano le aliquote IRPEF, mentre per i forfettari si calcola l’imposta sostitutiva.

4. Verifica e invio

Una volta completata la compilazione, è importante verificare attentamente tutti i dati inseriti. Errori nella dichiarazione possono comportare sanzioni o ritardi nell’elaborazione. Il Modello Redditi PF deve essere inviato all’Agenzia delle Entrate tramite i canali telematici, utilizzando il proprio cassetto fiscale o attraverso un intermediario abilitato.

Compilare correttamente il Modello Redditi PF è fondamentale per evitare problematiche fiscali e garantire il rispetto degli obblighi tributari. La complessità di alcune sezioni rende spesso consigliabile l’assistenza di un professionista esperto.

Che modello presentare se si cumulano lavoro autonomo e dipendente?

Quando una persona svolge contemporaneamente un’attività di lavoro dipendente e un’attività autonoma con partita IVA, è comunque obbligata a presentare la dichiarazione dei redditi per dichiarare i compensi derivanti da entrambe le fonti di reddito. In questo caso, il modello da utilizzare è il Modello Redditi Persone Fisiche (PF).

Il Modello 730, più semplice da compilare, è riservato ai contribuenti che percepiscono solo redditi da lavoro dipendente, pensione o altre categorie assimilabili. Tuttavia, i titolari di partita IVA devono obbligatoriamente utilizzare il Modello Redditi PF, poiché questo consente di gestire anche i redditi derivanti dall’attività autonoma.

Il Modello Redditi PF permette di dichiarare sia i redditi da lavoro dipendente sia quelli da attività autonoma, ciascuno nella sezione specifica:

  • Quadro RC: utilizzato per dichiarare i redditi da lavoro dipendente o assimilati. Questi dati sono generalmente riportati nella Certificazione Unica rilasciata dal datore di lavoro.
  • Quadro RE o LM: destinato ai redditi da lavoro autonomo. I professionisti in regime ordinario utilizzano il Quadro RE, mentre i contribuenti in regime forfettario compilano il Quadro LM.

Il reddito complessivo è dato dalla somma dei redditi dichiarati in entrambi i quadri. Su questo totale vengono applicate le aliquote IRPEF per scaglioni, per chi è in regime ordinario. I forfettari, invece, calcolano l’imposta sostitutiva sul reddito derivante dall’attività autonoma e cumulano questa imposta con quelle derivanti dal lavoro dipendente.

In presenza di due attività, i contributi previdenziali possono variare:

  • Gestione Separata INPS: i titolari di partita IVA non iscritti ad altre casse professionali devono versare i contributi alla Gestione Separata INPS, calcolati in percentuale sui redditi autonomi dichiarati.
  • Lavoro dipendente: i contributi previdenziali per il lavoro dipendente sono trattenuti direttamente dal datore di lavoro.

È importante notare che i contributi previdenziali versati per entrambe le attività possono essere dedotti dal reddito complessivo, riducendo l’imponibile e, di conseguenza, le imposte dovute.

Anche chi cumula lavoro dipendente e autonomo deve rispettare le scadenze per la presentazione del Modello Redditi PF, che generalmente cade il 30 settembre per l’anno fiscale precedente. Inoltre, è fondamentale effettuare i versamenti delle imposte e dei contributi secondo le tempistiche previste.

Per evitare errori nella gestione di redditi e contributi da fonti diverse, è altamente consigliabile avvalersi della consulenza di un commercialista o di un consulente fiscale esperto. Questo assicura una dichiarazione corretta e conforme alla normativa.