Dalle bollette alla concorrenza: ecco i temi al vaglio del Cdm

Il CdM approverà stasera una serie di misure per le famiglie e le imprese. Fra il temi al vaglio anche il nuovo codice appalti ed il commissario per la siccità

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Redazione

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Sarà un CdM ricco di novità quello che si terrà questa sera, che ha al vaglio, fra le altre cose nuovi aiuti a favore delle famiglie per pagare le bollette di luce e gas ed una serie di disposizioni in tema di concorrenza, senza tralasciare il nuovo codice degli appalti e la nomina di commissario straordinario per la siccità.  Ma vediamo più in dettaglio le misure che saranno approvate.

Aiuti per le famiglie per pagare le bollette

Il primo capitolo al vaglio del CdM riguarda il rinnovo degli aiuti per le famiglie per pagare le utenze di luce e gas, ma questa volta lo stanziamento è minimale (solo 5 miliardi rispetto ai 20 miliardi del precedente decreto) visto che le quotazioni del gas sono caracollate sui mercati internazionali.

Per il gas viene confermata l’IVA al 5% e l’azzeramento degli oneri di sistema sino a giugno, mentre per l’elettricità saranno reintrodotto gli oneri di sistema, ma con una serie di aggiustamenti che il MEF sta vagliando e che produrranno un abbassamento di questa voce in bolletta.

Confermato anche un bonus sociale in forma estesa per aiutare le famiglie più disagiate a pagare le utenze: la soglia Isee per ottenere il bonus è stata elevata a 15mila euro, ricomprendendo 4,5 milioni di famiglie rispetto al tetto di 12mila precedentemente adottato.

Arriva anche il Bonus termico

Il nuovo decreto introduce anche una novità: il bonus termico in vigore dal 1° ottobre in coincidenza con l’inizio della stagione dei riscaldamenti.  Questo contributo, a differenza del bonus sociale, sarà riconosciuto a tutte le famiglie indistintamente e non solo a quelle disagiate, producendo un abbattimento del costo della bolletta proprio quando il prezzo del gas inizia a salire.

L’effetto compensazione del bonus sarà parametrato al prezzo del gas e scatterà quando il costo della materia prima supererà un dato livello. Il bonus dovrà anche incentivare i risparmi e non disincentivare l’elettrico su cui si punta per il futuro.

Confermato il credito d’imposta per le imprese

Per aiutare le imprese a sostenere i costi energetici viene confermato il credito d’imposta, che scatterebbe al superamento di una certa soglia di prezzo del gas, individuata in 70 euro per megawattora. Al di sotto di questa soglia il credito d’imposta scenderebbe dal 45% al 20% per le imprese energivore  ed al 10% per le altre.

Misure per la concorrenza

L’altro filone che sarà posto al vaglio del CdM sarà la concorrenza: una serie di misure contenute negli 11 articoli che compongono il ddl concorrenza, finalizzato a garantire un mercato più competitivo in alcuni specifici settori.

Per il capitolo energia si parlerà di potenziamento della rete elettrica nazionale e promozione dell’utilizzo dei contatori intelligenti per favorire il risparmio energetico. E ancora si affronterà il tema dell’estensione dei poteri di determinazione tariffaria dell’Arera nel settore del teleriscaldamento.

Fra i temi in discussione anche la disciplina del commercio ambulante, per superare le contestazioni rivolte all’Italia dalla Commissione europea in seguito alla direttiva Bolkestein, che ha colpito ambulanti, concessioni balneari e rivendita di giornali.

Il nuovo codice appalti

Il governo stasera esaminerà anche il nuovo codice appalti firmato Salvini,  a soli sette anni dall’ultima riforma firmata Delrio-Cantone, che si è rivelato pieno di falle.

Il codice Salvini tenta di superare la burocrazia, anche rispondendo alle lungaggini degli iter autorizzativi presso le soprintendenze. Per i piccoli appalti viene disposto l’affidamento diretto e per le opere di medio valore la possibilità di scegliere. Fra le novità anche l’appalto integrato per i comuni non dotati di risorse umane negli uffici tecnici per gestire in proprio gli appalti.