Le piattaforme di crowdfunding in Italia

Scopri quali sono le tipologie e i siti di crowdfunding italiani e in che modo funzionano

Per investire in progetti attraverso il crowdfunding, in Italia esistono diverse piattaforme per farlo. I siti di crowdfunding italiani consentono di raccogliere fondi per finanziare progetti, prodotto e servizi ed ognuno ha le sue caratteristiche. Il termine è semplicemente l’unione di crowd, che significa “folla” e funding, che significa finanziamento: si tratta cioè di raccogliere denaro da più persone per finanziare la realizzazione di un progetto, come un finanziamento collettivo.

Cos’è il crowdfunding

Quando si parla di crowdfunding si intendono iniziative di raccolta fondi per finanziare progetti di varia natura, imprenditoriali e sociali, profit e no profit. Il canale attraverso cui avvengono queste raccolte sono portali online, siti web specializzati che offrono visibilità ai progetti che richiedono finanziamenti. Questi portali sono nati con l’intento di dare spazio a coloro che non sono riusciti a convincere investitori e fondi di investimento a finanziare un progetto imprenditoriale che non offre molte garanzie di un ritorno economico.

Il funzionamento è molto semplice: una professionista, un’organizzazione o un’azienda hanno bisogno di supporto economico per realizzare un determinato progetto. Cercano investimenti, insomma. Per fare “fundraising” si rivolgono ad una di queste piattaforme di crowdfunding appunto dove pubblicano i dettagli del loro progetto e stabiliscono un obiettivo di raccolta, ad esempio 5.000 euro.

Se l’obiettivo viene almeno raggiunto, il richiedente riceve i soldi. Tuttavia anche i finanziatori riceveranno una “ricompensa” mentre la piattaforma percepisce una commissione. Ma cosa succede se l’obiettivo non viene raggiunto entro il termine prefissato? Solitamente il denaro resta sui conti correnti degli investitori e il progetto non viene finanziato. Ci sono però delle piattaforme che danno la possibilità di procedere con il progetto (quindi con l’incasso dell’importo raccolto) anche quando l’obiettivo non viene raggiunto, come Indiegogo.

Tipologie di crowdfunding in Italia

Il crowdfunding basato su ricompense (reward) è una delle forme più popolari per finanziare start up in Italia e nel resto del mondo, ne sono un esempio Indiegogo e Kickstarter. Inizialmente molto utilizzata per finanziare progetti culturali e artistici, i finanziatori ricevono una ricompensa non monetaria (un certo vantaggio o pacchetto) per aver partecipato alla raccolta.

Oggi è molto usata dalle startup, non solo per finanziare un prodotto, ma anche per testarne uno nuovo prima del lancio. Quindi, se il richiedente raggiunge l’obiettivo di budget prefissato, non solo ottiene i fondi necessari per realizzare il suo prodotto, ma anche una sua validazione (fase importante prima di immettere un prodotto sul mercato).

Ci sono però anche altre tipologie di crowdfunding in Italia come l’equity crowdfunding: i finanziatori del progetto ricevono una piccola quota di partecipazione (da qui la definizione “equity”), diventando dei soci di minoranza. Infatti, se l’obiettivo della campagna viene raggiunto e la startup diventa un’azienda vera e propria che produce utili, i finanziatori avranno diritto a ricevere una parte di quegli utili sotto forma di dividendi, come fanno le piattaforme Crowdfunder, CircleUp e OurCrowd.

Ci sono poi due ulteriori tipologie meno utilizzate:

  • lending crowdfunding, noto anche come social lending o P2P (Peer to peer) lending, in cui un privato presta una somma di denaro ad un altro privato, attraverso una piattaforma intermediaria, ricevendone in seguito la restituzione comprensiva di interessi (come Lending Club e Prosper).
  • donation crowdfunding, adottata soprattutto delle organizzazioni no profit per finanziare progetti sociali senza scopo di lucro perchè è una donazione quindi non prevede alcuna ricompensa, restituzione o partecipazione agli utili per i finanziatori. Una delle piattaforme più utilizzate è GoFundMe.

I siti di crowdfunding italiani

Mamacrowd è la piattaforma di equity crowdfunding n°1 in Italia, che fa una rigida selezione delle startup e delle PMI innovative, per aumentare la probabilità di successo dei progetti proposti.

  • CrowdFundMe è quotato in Borsa Italiana e propone progetti imprenditoriali di startup e PMI innovative e si rivolge a tutti gli utenti che desiderano investire in business innovativi non ancora quotati. Se la campagna viene chiusa con successo, l’investitore sarà iscritto al libro soci dalla camera di commercio.
  • 200Crowd appartiene a Two Hundred, una società fintech italiana che gestisce portali per la raccolta di capitali che diversamente dagli altri portali prevede un investimento minimo fisso di 500€ e si rivolge in particolar modo ai facenti parte del Fintech, ovvero finanza tecnologica.
  • WeAreStarting è una piattaforma di equity crowdfunding per startup e PMI italiane in cui le campagne pubblicate hanno obiettivi di raccolta che vanno da 35.000 a 120.000 euro, quindi molto più economici delle altre.
  • Opstart consente di finanziare PMI e startup innovative ad alto potenziale, rigorosamente selezionate sulla base della loro capacità di generare redditività e remunerare così il capitale investito.
  • Kickstarter è una piattaforma internazionale di reward crowdfunding ed è tra le più conosciute e utilizzate al mondo la cui particolarità risiede nel fatto che ai finanziatori non vengono addebitati gli investimenti a meno che la campagna non raggiunga il suo obiettivo.
  • Anche Indiegogo è famosissima nel mondo ma al contrario di Kickstarter si possono mantenere tutti i fondi, anche se non si raggiunge il proprio obiettivo.