La Corte dei Conti ha avviato un piano di controlli sulla gestione delle amministrazioni dello Stato, mettendo sotto esame alcune delle aree più delicate della politica pubblica. Al centro della verifica ci sono il Pnrr, il Piano nazionale complementare (Pnc) e la gestione dei fondi pubblici, con particolare attenzione alla trasparenza e alla prevenzione di frodi e irregolarità.
Oltre al controllo sui fondi europei, la magistratura contabile ha indicato nel suo programma 2025-2027 ulteriori ambiti da monitorare, che vanno dalla sanità agli incentivi per le imprese, fino alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. Si tratta di un controllo a largo spettro e che arriva in un momento di particolare attenzione, con il Governo impegnato a rispettare le scadenze imposte dall’Unione Europea e a completare le riforme previste dal Piano.
Pnrr e gestione dei fondi pubblici nel mirino
L’attenzione della Corte dei Conti è puntata soprattutto sul Pnrr e sul Piano nazionale complementare (Pnc). Le recenti modifiche al Piano, approvate dal Consiglio Ue, e la rimodulazione dei fondi a livello nazionale hanno spinto la Corte a un monitoraggio delle risorse ancora più attento.
Dalla delibera, si apprende che la magistratura contabile si concentrerà su:
- l’attuazione del Pnrr, valutando se gli obiettivi fissati dal Piano vengono rispettati nei tempi previsti;
- il rischio di irregolarità e frodi, verificando le misure adottate dalle singole amministrazioni per la prevenzione della corruzione;
- l’effettiva destinazione dei fondi pubblici, per assicurarsi che i finanziamenti siano impiegati secondo le linee guida stabilite.
Settori sotto esame: quali sono
Il piano di monitoraggio non si limiterà solo al Pnrr, ma si estenderà ad altri settori della spesa pubblica. La Corte dei Conti ha infatti indicato alcuni ambiti su cui intende concentrare la propria attività, come sanità, incentivi alle aziende e digitalizzazione della Pa. Nello specifico:
- sanità e riduzione delle liste d’attesa, che sarà analizzata per verificare l’efficacia degli interventi volti a migliorare l’accesso alle cure;
- politiche per il lavoro e incentivi alle imprese, con particolare attenzione ai programmi di sostegno all’occupazione e alle misure per il rilancio del tessuto produttivo;
- digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, ovvero il ruolo dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie nei servizi pubblici.
In merito all’ultimo punto, la Corte parteciperà al “Parallel Audit for Artificial Intelligence”, un’iniziativa internazionale che ha l’obiettivo di valutare l’impatto dell’IA nei processi amministrativi e di gestione delle risorse pubbliche.
Le prime verifiche partiranno nei prossimi mesi e potrebbero portare a correzioni o richiami nei confronti delle amministrazioni. Resta ora da vedere quali saranno le eventuali criticità evidenziate e come il Governo intenderà rispondere.