Carburanti, la benzina torna a crescere e scatta l’allarme

Ennesimo ponte ed ennesimo rialzo dei prezzi della benzina in Italia, con Assoutenti che chiede l'intervento del Governo: ecco quanto costa un litro di benzina

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Gli automobilisti italiani non possono ancora tirare il sospiro di sollievo, perché la crisi del caro carburante sembra non aver proprio fine. Dopo che i prezzi erano calati a inizio 2023, ora i costi sembrano nuovamente aumentare e gli ultimi dati registrati alle pompe di benzina nel periodo pasquale sono la prova. La Pasqua, infatti, oltre a colombe e uova di cioccolato ai più piccoli ha portato tanto amaro in bocca per gli automobilisti, costretti ad affrontare un nuovo sovrapprezzo con cifre che ormai non si registravano da mesi.

 La benzina torna a salire

Il campanello d’allarme risuona forte per gli italiani, che guardando i prezzi della benzina alle stazioni di rifornimento sembrano rivivere i momenti vissuti otto mesi fa. Da agosto 2022, infatti, non si registrava un prezzo così alto per la benzina, con un litro di carburante che è ormai giunto a quota 1,875 in modalità self.

Il ponte per la Pasqua, ha infatti registrato un nuovo aumento dei prezzi sulla media nazionale della verde, costi che non si vedevano da agosto quando i listini erano in media a 1,877 euro al litro. Coincidenze? Anche in quel mese c’è stato il ponte di Ferragosto e col termine delle vacanze i prezzi della benzina sono poi via via diminuiti.

Per quanto riguarda il diesel, invece, il prezzo resta sostanzialmente stabile a 1,767 euro a litro. Ma dati che confermano in pieno la preoccupazione e l’allarme lanciato a più riprese da Assoutenti (già qui vi avevamo parlato dell’aumento dei prezzi alla pompa di benzina).

Dal 2022 al 2023, la denuncia sui prezzi dei carburanti

L’associazione, infatti, ha deciso di denunciare quanto avvenuto nell’ultimo anno, con sovrapprezzi non di poco conto sui carburanti. Paragonando i costi affrontati nello stesso periodo del 2022, infatti, Assoutenti ha sottolineato che durante le festività di Pasqua di quest’anno chi si è mosso in auto ha speso circa 6 euro in più a pieno. Questo perché la benzina è stata rincarata del 6,7% rispetto alle festività dello scorso anno, incidendo sulle spese per gli spostamenti degli italiani e determinando una stangata, considerato il numero di italiani in movimento durante le feste di Pasqua, pari a oltre 120 milioni di euro.

Non può dunque non essere lanciato l’allarme da parte del presidente Furio Truzzi: “L’allarme non è finito. Il trend al rialzo dei carburanti prosegue anche in questi giorni e inciderà sui ponti del 25 aprile e 1 maggio, quando milioni di italiani si sposteranno in auto per visitare città d’arte e per gite fuori porta”.

Assoutenti ha quindi chiesto al Governo di “intervenire ricorrendo a Mister Prezzi e alla Guardia di finanza per accertare possibili speculazioni legate alle partenze delle famiglie durante le festività e i ponti” (rincari in tutti i settori, annunciati qua).

Tra dubbi e ombre gettate sui gestori, c’è poi da considerare anche il rialzo del prezzo del petrolio. Il bremt, ovvero il greggio di riferimento per il mercato europeo, viene infatti scambiato a 87 dollari al barile, l’11% in più rispetto a inizio aprile, quando l’Opec+ ha deciso di tagliare la produzione, riportandosi sui valori di inizio marzo.