A scuole e università 40,5 milioni per 54 campus formativi

Il Ministero dell’Istruzione lancia 54 campus innovativi in tutta Italia per potenziare laboratori e filiere tecnologico-professionali. Pronti 750mila euro a ogni istituto in graduatoria

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

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Via alla realizzazione di 54 campus formativi innovativi in tutte le regioni italiane, realizzati dagli istituti tecnici e professionali in partenariato con le università, centri di ricerca, aziende e associazioni datoriali. Lo afferma la nota del Ministero dell’Istruzione e del Merito, che spiega come l’iniziativa sia “un tassello fondamentale per il potenziamento della filiera tecnologico-professionale (4+2) e per la costruzione di esperienze didattiche e formative verticali”.

I fondi per i campus

A seguito dell’avviso pubblico del 3 giugno 2025, sono state pubblicate oggi le graduatorie che assegnano a ciascun istituto e al relativo partenariato 750mila euro per la realizzazione di spazi integrati e dinamici, aperti all’apprendimento e alla formazione sul campo, dotati di metodologie didattiche innovative e sistemi avanzati di Intelligenza Artificiale. L’investimento è pari a 40,5 milioni di euro, già definito con precedente decreto ministeriale e finanziato dal Pnrr. I 54 progetti selezionati sono stati scelti tra 436 candidature pervenute, a conferma del grande interesse del sistema scolastico verso le innovazioni promosse dalla filiera tecnologico-professionale.

Nella nota, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara spiega:

Con i campus formativi costruiamo un percorso che unisce scuola, ricerca e impresa. Offriamo agli studenti ambienti moderni e dinamici, con tecnologie avanzate e metodologie didattiche innovative, per garantire loro opportunità reali di crescita personale e professionale e per una formazione sempre più vicina alle esigenze dei nostri ragazzi e del Paese.

I settori interessati

I nuovi campus copriranno le principali filiere strategiche dell’economia nazionale:

  • moda;
  • agroalimentare ed enogastronomia;
  • promozione, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e artistico;
  • turismo;
  • meccatronica;
  • nautica e aeronautica;
  • data analysis e cybersecurity;
  • intelligenza artificiale generativa e automazione dei processi industriali;
  • costruzioni;
  • biotecnologie;
  • salute e benessere.

In cosa consiste la riforma Valditara

Da quest’estate il ministro Valditara ha avviato una serie di riforme significative volte a potenziare la filiera tecnologico-professionale in Italia; iniziative che si concentrano principalmente sulla realizzazione di campus formativi e sul rafforzamento dei laboratori scolastici.

Per quanto riguarda i primi, questi verranno sviluppati secondo il modello “4+2”: lo studente, dopo la terza media, si iscrive così a un quadriennio di scuola superiore tecnico-professionale coerente con i percorsi degli Its Academy fra i quali intende specializzarsi. Per sostenere l’avvio del progetto, il Ministro ha emanato un Avviso pubblico rivolto alle Regioni, destinando 15 milioni di euro – provenienti da un Fondo specifico del Mim – alla progettazione di fattibilità tecnico-economica, nell’ambito di una dotazione complessiva di 35 milioni di euro per la realizzazione dei campus.

Non solo; oltre ai campus, altro pilastro della riforma Valditara il potenziamento dei laboratori all’interno degli istituti tecnici e professionali, considerati fondamentali per un apprendimento pratico e concreto. A tal fine, è stato stanziato un primo pacchetto di interventi da 124 milioni di euro destinato a rafforzare i laboratori delle scuole già inserite nella filiera, con una media di circa 258mila euro per istituto.

In aggiunta, è previsto un ulteriore decreto che prevede 210 milioni di euro, nell’ambito del Programma Nazionale 2021-2027, per la realizzazione di nuovi laboratori professionalizzanti in tutti gli istituti tecnici e professionali. L’obiettivo è offrire agli studenti opportunità concrete di mettere in pratica le conoscenze acquisite, contribuendo alla costruzione di una “scuola del futuro” capace di valorizzare i talenti e rispondere alle esigenze del mondo del lavoro.