Via alla realizzazione di 54 campus formativi innovativi in tutte le regioni italiane, realizzati dagli istituti tecnici e professionali in partenariato con le università, centri di ricerca, aziende e associazioni datoriali. Lo afferma la nota del Ministero dell’Istruzione e del Merito, che spiega come l’iniziativa sia “un tassello fondamentale per il potenziamento della filiera tecnologico-professionale (4+2) e per la costruzione di esperienze didattiche e formative verticali”.
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I fondi per i campus
A seguito dell’avviso pubblico del 3 giugno 2025, sono state pubblicate oggi le graduatorie che assegnano a ciascun istituto e al relativo partenariato 750mila euro per la realizzazione di spazi integrati e dinamici, aperti all’apprendimento e alla formazione sul campo, dotati di metodologie didattiche innovative e sistemi avanzati di Intelligenza Artificiale. L’investimento è pari a 40,5 milioni di euro, già definito con precedente decreto ministeriale e finanziato dal Pnrr. I 54 progetti selezionati sono stati scelti tra 436 candidature pervenute, a conferma del grande interesse del sistema scolastico verso le innovazioni promosse dalla filiera tecnologico-professionale.
Nella nota, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara spiega:
Con i campus formativi costruiamo un percorso che unisce scuola, ricerca e impresa. Offriamo agli studenti ambienti moderni e dinamici, con tecnologie avanzate e metodologie didattiche innovative, per garantire loro opportunità reali di crescita personale e professionale e per una formazione sempre più vicina alle esigenze dei nostri ragazzi e del Paese.
I settori interessati
I nuovi campus copriranno le principali filiere strategiche dell’economia nazionale:
- moda;
- agroalimentare ed enogastronomia;
- promozione, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e artistico;
- turismo;
- meccatronica;
- nautica e aeronautica;
- data analysis e cybersecurity;
- intelligenza artificiale generativa e automazione dei processi industriali;
- costruzioni;
- biotecnologie;
- salute e benessere.
In cosa consiste la riforma Valditara
Da quest’estate il ministro Valditara ha avviato una serie di riforme significative volte a potenziare la filiera tecnologico-professionale in Italia; iniziative che si concentrano principalmente sulla realizzazione di campus formativi e sul rafforzamento dei laboratori scolastici.
Per quanto riguarda i primi, questi verranno sviluppati secondo il modello “4+2”: lo studente, dopo la terza media, si iscrive così a un quadriennio di scuola superiore tecnico-professionale coerente con i percorsi degli Its Academy fra i quali intende specializzarsi. Per sostenere l’avvio del progetto, il Ministro ha emanato un Avviso pubblico rivolto alle Regioni, destinando 15 milioni di euro – provenienti da un Fondo specifico del Mim – alla progettazione di fattibilità tecnico-economica, nell’ambito di una dotazione complessiva di 35 milioni di euro per la realizzazione dei campus.
Non solo; oltre ai campus, altro pilastro della riforma Valditara il potenziamento dei laboratori all’interno degli istituti tecnici e professionali, considerati fondamentali per un apprendimento pratico e concreto. A tal fine, è stato stanziato un primo pacchetto di interventi da 124 milioni di euro destinato a rafforzare i laboratori delle scuole già inserite nella filiera, con una media di circa 258mila euro per istituto.
In aggiunta, è previsto un ulteriore decreto che prevede 210 milioni di euro, nell’ambito del Programma Nazionale 2021-2027, per la realizzazione di nuovi laboratori professionalizzanti in tutti gli istituti tecnici e professionali. L’obiettivo è offrire agli studenti opportunità concrete di mettere in pratica le conoscenze acquisite, contribuendo alla costruzione di una “scuola del futuro” capace di valorizzare i talenti e rispondere alle esigenze del mondo del lavoro.