Addio a Calzedonia, benvenuto a Oniverse. Il gruppo italiano che opera nel settore dell’abbigliamento, capace di spaziare dal fashion al lusso, passando anche per la nautica e il food&wine, cambia infatti nome dopo quasi 40 anni di storia, ma non cambia di certo identità. La decisione è stata presa nelle ultime settimane e a decidere il nome, in primis, sono stati i dipendenti del colosso che hanno partecipato a un concorso per scegliere il nome nuovo della realtà che vuole continuare a distinguersi nel panorama internazionale.
Un gigante dell’abbigliamento, che è partito da Vallese di Oppeano a Verona per raggiungere tutto il mondo, che ha saputo diversificarsi nel corso degli anni e che nel 2023, a 37 anni dalla fondazione, vuole continuare a sviluppare tutte le proprie potenzialità.
Calzedonia, non solo abbigliamento
Quando parliamo di Calzedonia facciamo riferimento a un gruppo che nel 2022 ha portato una crescita del 21,6% del proprio fatturato, con l’anno chiuso con oltre 3 miliardi di euro. Un colosso che negli anni si è fatto sentire forte e chiaro all’estero, con la quota di fatturato che si attesta attorno al 58,5%. Numeri importanti, che hanno reso necessario il cambio nome per il gruppo.
Calzedonia, infatti, non è soltanto il negozio di calze e costumi da bagno, ma un gruppo che conta 9 grandi marchi presenti sul territorio nazionale e internazionale. Si tratta di:
- Calzedonia (calze e costumi da bagno);
- Intimissimi (lingerie e intimo);
- Intimissimi Uomo (intimo, maglieria, nightwear, calzetteria e swimwear maschile);
- Tezenis (intimo, nightwear ed abbigliamento);
- Falconeri (maglieria);
- Atelier Emé (abiti da sposa e da cerimonia);
- Antonio Marras;
- Signorvino (vini italiani);
- Cantiere del Pardo (yacht di lusso)
Perché si chiamerà Oniverse
Insomma, un gruppo ampio, con tante sfaccettature che come detto va dal fashion al lusso, senza però tirarsi indietro nell’avere una quota importante anche nel mercato nautico e del food&wine. Motivi che hanno portato a scegliere un nuovo nome, un cambio della denominazione dell’azienda che è partito prima dai piani alti, ma che ha comunque coinvolto i dipendenti.
I lavoratori del colosso, infatti, sono stati chiamati a votare il nuovo nome, con la scelta ricaduta in “Oniverse“. Ma che significa?
L’azienda ha specificato che “Oniverse” è una personalizzazione della parola inglese “Universe” e sta a indicare lo spazio, il tempo e i suoi contenuti. Ma è anche l’anagramma del cognome Veronesi, un omaggio al fondatore del gruppo. In generale, quindi, il nome rispecchia l’universo del gruppo che include brand, valori e persone.
Sandro Veronesi, presidente di Oniverse e fondatore del gruppo nel 1986, parlando del cambio nome ha dichiarato: “Il Gruppo ha saputo crescere costantemente. Oggi siamo una realtà con una grande storia, un universo in continua evoluzione, con diversi marchi tutti caratterizzati da una propria identità. Per questo la scelta di un nome che fosse indipendente e autonomo, ma che potesse rappresentarne l’essenza di tutti. Vogliamo infatti che ogni marchio abbia la sua autonomia, pur restando parte di un Gruppo. Oniverse indica proprio appartenenza, ma anche libertà. Un insieme eterogeneo, composto da realtà differenti tra loro, ma parte dello stesso progetto”.