Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato l’emissione di nuovi titoli di Stato a medio e lungo termine a partire dal 10 ottobre 2024, pubblicando il relativo calendario per le operazioni di sottoscrizione, con focus sui Buoni del Tesoro Poliennali (BTP).
Queste emissioni rappresentano un’importante opportunità per gli investitori, sia privati che istituzionali, per partecipare al finanziamento del debito pubblico italiano e per diversificare i propri portafogli.
Ma vediamo nel dettaglio qual è il programma, quale la tipologia dei titoli emessi e come funziona il meccanismo di collocamento.
Programma di emissione, il calendario per prenotare e acquistare i titoli di Stato
L’emissione dei BTP di ottobre 2024 programmata e annunciata dal Mef, si articola in diverse fasi, quali:
- data di prenotazione: gli investitori avranno tempo fino al 10 ottobre 2024 per prenotare i titoli. Questo passaggio è fondamentale per dare un’indicazione delle domande da parte del pubblico;
- presentazione delle domande: le domande per l’asta ordinaria devono essere presentate entro le ore 11:00 del 11 ottobre 2024. In questo contesto, è cruciale che gli operatori “Specialisti in titoli di Stato” si attivino in tempo utile per garantire la massima partecipazione;
- asta supplementare: aperta il 14 ottobre 2024, con termine per la presentazione delle domande fissato alle ore 15:30. Questa fase consente una maggiore flessibilità e può attrarre ulteriori investitori;
- regolamento sottoscrizioni: la data di regolamento è fissata per il 15 ottobre 2024. In questa fase, gli investitori che hanno partecipato alle aste devono assicurarsi di completare il pagamento secondo le modalità stabilite.
Tipologia di titoli e caratteristiche
Il Mef propone una gamma di titoli con diverse scadenze e cedole annuali, ovvero:
- BTP 3 anni (ISIN: IT0005599904): questi titoli, che scadono il 15 luglio 2027, offrono una cedola annuale del 3,45%. L’importo minimo offerto è di 1.500 milioni di euro, con un massimo di 2.000 milioni di euro. Si tratta di una scelta adatta per chi cerca un investimento a breve termine;
- BTP 5 anni (ISIN: IT0005500068): con scadenza al 1° dicembre 2027, questi titoli presentano una cedola del 2,65%. L’importo minimo e massimo offerto è rispettivamente di 1.000 e 1.500 milioni di euro. Questa emissione può risultare interessante per chi desidera una scadenza intermedia;
- BTP 7 anni (ISIN: IT0005595803): cui scadenza è prevista per il 15 luglio 2031, con una cedola annuale del 3,45%. L’importo minimo offerto è di 3.000 milioni di euro, mentre quello massimo arriva a 3.500 milioni di euro. Adatta per investitori che cercano stabilità e rendimenti medi;
- BTP 15 anni (ISIN: IT0005582421): con scadenza al 1° ottobre 2039, con una cedola del 4,15%. Questo titolo prevede un importo minimo di 1.000 milioni e massimo di 1.250 milioni di euro. I BTP a lungo termine possono attrarre chi cerca rendimenti più elevati;
- BTP 30 anni (ISIN: IT0005273013): con scadenza il 1° marzo 2048 e una cedola del 3,45%, questi titoli presentano importi minimi e massimi di 1.000 e 1.250 milioni di euro. Questa è una scelta per investitori a lungo termine, che puntano su stabilità e rendimenti costanti.
Meccanismo di collocamento
Il collocamento dei titoli avverrà tramite un’asta marginale. Questo significa che il prezzo di aggiudicazione e la quantità emessa saranno determinati in base alle offerte pervenute, escludendo quelle ritenute non convenienti in base alle condizioni di mercato.
Solo gli operatori “Specialisti in titoli di Stato” e gli “Aspiranti Specialisti” possono partecipare alle aste, con la possibilità di formulare fino a cinque offerte, ciascuna con un importo non inferiore a 500.000 euro.
È importante che le offerte siano formulate in modo strategico, poiché il prezzo deve variare di almeno un centesimo di euro, e eventuali offerte superiori all’importo in emissione saranno accettate solo limitatamente a quest’ultimo.
Qual è il miglior BTP da comprare oggi?
La scelta del “miglior” BTP (Buono del Tesoro Poliennale) da acquistare dipende da vari fattori, tra cui gli obiettivi di investimento, l’orizzonte temporale e la propensione al rischio.
Ecco alcuni punti da considerare per aiutarti a prendere una decisione:
1. Orizzonte Temporale
- i Btp a breve termine (3-5 anni), per chi prevede di aver bisogno dei soldi in un periodo relativamente breve, potrebbero essere la scelta migliore. Offrono rendimenti più bassi, ma riducono il rischio di fluttuazioni dei prezzi.
- i Btp a lungo termine (10 anni o più), come quelli con scadenza a 15 o 30 anni, possono invece offrire rendimenti più elevati, ma comportano un rischio maggiore di oscillazioni dei prezzi nel tempo.
2. Cedola
Per un rendimento “attraente” è consigliato cercare Btp con cedole annuali più alte, che possono offrire rendimenti interessanti, specialmente in un contesto di tassi di interesse in aumento.
3. Scadenze e rischi associati
- I Btp con scadenze brevi possono essere meno volatili rispetto a quelli a lungo termine e rappresentare una scelta più sicura in un contesto economico incerto;
- i Btp a lungo termine offrono potenzialmente rendimenti maggiori, ma possono essere più sensibili ai cambiamenti dei tassi di interesse e all’inflazione.
4. Condizioni di Mercato
Le attese sui tassi di interesse, l’inflazione e l’andamento economico generale sono tutti fattori da considerare. Se ci si aspetta un aumento dei tassi, i Btp a lungo termine potrebbero subire perdite di valore. Al contrario, se ci si aspetta un abbassamento dei tassi di interesse, i Btp a lungo termine potrebbero beneficiare di un incremento del loro valore di mercato
5. Titoli Recenti
Controllare le ultime emissioni di Btp e i loro rendimenti è sicuramente un altro punto importante. Ad esempio, se il Mef ha recentemente emesso Btp con cedole superiori al 3-4%, potrebbero essere interessanti. Ma attenzione, è importante considerare il rendimento reale, ovvero il rendimento nominale al netto dell’inflazione. Un rendimento nominale del 3% potrebbe non essere attraente se l’inflazione è al 4%.
In linea generale, tra i Btp da considerare, gli esperti suggeriscono che:
- i Btp a 3 anni possono essere i migliori per chi cerca un investimento a breve termine con un rendimento moderato;
- i Btp a 5 anni possono essere un buon compromesso tra rischio e rendimento;
- i Btp a 10 o 15 anni sono invece più adatti a chi è disposto a mantenere l’investimento a lungo termine per ottenere rendimenti più elevati.
In ogni caso, è sempre utile rivolgersi a un consulente finanziario per personalizzare la propria scelta, in base alla propria situazione finanziaria personale. Un altro approccio consigliato agli investitori, inoltre, prevede di diversificare il portafoglio con titoli di Stato di diversi orizzonti temporali e cedole.
Se desideri dettagli specifici su emissioni recenti o rendimenti attuali, fammelo sapere e ti fornirò ulteriori informazioni!