Quotazioni di cacao e caffè ai massimi, rincari in arrivo: una tazzina fino a 1,40 euro. Le città più care

In pochi mesi le quotazioni di questi due beni hanno avuto aumenti anche del 150% rispetto a inizio anno

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Le quotazioni di cacao e caffè da mesi stanno toccando nuovi record sui mercati globali. Aumenti che potrebbero presto tradursi in consistenti incrementi nei prezzi al dettaglio di numerosi prodotti venduti in Italia. È l’allarme lanciato dal Codacons, che ha monitorato l’evoluzione delle quotazioni nei mesi recenti.

Prezzi del cacao alle stelle: che aumento da inizio anno

All’inizio di gennaio, il prezzo del cacao si attestava intorno ai 4.250 dollari la tonnellata, mentre a fine aprile le quotazioni sui mercati hanno raggiunto i 10.800 dollari, registrando un aumento del +154% rispetto all’inizio dell’anno.

L’aumento dei prezzi del cacao, che ha avuto impatti anche sul commercio delle uova di Pasqua, è colpa delle abbondanti piogge che hanno favorito la diffusione rapida di malattie tra le piante. In particolare, il Ghana è stato colpito da “El Niño”, un fenomeno meteorologico che porta a un clima secco e a scarsi raccolti. Questo ha causato un calo nella produzione, aggravato dalla mancanza di infrastrutture adeguate e dalla limitata capacità di investimento dei piccoli agricoltori.

Quanto spendono gli italiani per i prodotti di cacao e caffè

Le quotazioni alle stelle delle materie prime utilizzate in prodotti molto consumati in Italia potrebbero causare un’ondata di rincari nei prezzi al dettaglio di numerosi alimenti, avverte il Codacons. “Basti pensare che solo per i prodotti a base di cacao e caffè gli italiani spendono oltre 10,2 miliardi di euro all’anno, circa 392 euro a famiglia: il giro d’affari del cioccolato nel nostro Paese è di circa 2 miliardi di euro, con un consumo procapite di circa 2 kg”, scrive l’associazione.

Negli ultimi tempi, i prezzi al dettaglio hanno già subito l’impatto dell’andamento delle quotazioni, con significativi aumenti nei prodotti a base di cacao e caffè rispetto all’anno precedente, sottolinea il Codacons. Ipotizzando un aumento medio dei listini al dettaglio del +5% a causa dell’incremento delle materie prime, i consumatori potrebbero affrontare una nuova spesa aggiuntiva di 510 milioni di euro solo per il caffè e il cioccolato.

Sale anche il caffè: le città dove una tazzina costa di più

Oltre al cacao, anche il caffè, il re per eccellenza dei bar italiani, è stato colpito dai rincari delle materie prime. Il Robusta è passato dai 2.800 dollari la tonnellata di gennaio agli attuali 4.250 dollari il 24 aprile, con un aumento del +51,8%, mentre l’Arabica, nello stesso periodo, è salito da 190 a 224 centesimi alla libbra, segnando un incremento dell’18%.

Le cialde e le capsule rappresentano un mercato del valore di 595 milioni di euro all’anno, mentre il caffè per moka registra vendite per 640 milioni di euro. Il business del caffè espresso consumato nei bar ammonta a 7 miliardi di euro.

Questa tendenza al rialzo ha portato il prezzo medio di una tazzina al bar a 1,20 euro, secondo i dati più recenti del Mimit elaborati da Assoutenti. In alcune città e caffetterie, il prezzo è addirittura arrivato a toccare quota 1,40 euro, mentre sono sempre meno le realtà dove si può ancora trovare un caffè a meno di un euro. Un esempio è Catanzaro, dove una tazzina costa ancora poco meno di 1 euro, precisamente 0,99 centesimi. Tuttavia, questa è più un’eccezione che la regola.

Questa è la classifica dei prezzi medi del caffè in Italia nelle principali città:

  1. Bolzano: 1,38 euro
  2. Trento: 1,31 euro
  3. Trieste: 1,28 euro
  4. Pescara: 1,28 euro
  5. Bologna: 1,26 euro
  6. Torino: 1,25 euro
  7. Venezia: 1,22 euro
  8. Palermo: 1,19 euro
  9. Firenze: 1,18 euro
  10. Milano: 1,17 euro
  11. Perugia: 1,17 euro
  12. Genova: 1,14 euro
  13. Ancona: 1,14 euro
  14. Cagliari: 1,13 euro
  15. Aosta: 1,08 euro
  16. Bari: 1,07 euro
  17. Roma: 1,06 euro
  18. Napoli: 1,05 euro
  19. Catanzaro: 0,99 euro

Le cause di questo aumento repentino sono molteplici: una significativa riduzione dell’offerta dal Vietnam, le condizioni meteorologiche avverse in Brasile, il deterioramento del tasso di cambio euro-dollaro che ha portato a un aumento del costo del caffè fino al 4% negli ultimi mesi, e infine la necessità di evitare il Mar Rosso a causa degli attacchi dei miliziani Houthi, che ha comportato un aumento dei tempi e dei costi di trasporto.