Azimut, in arrivo una nuova banca digitale: entro 9 mesi sarà quotata in Borsa

La holding finanziaria ha comunicato che darà vita a una nuova banca digitale, con l’obiettivo di quotarla entro 6-9 mesi

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 30 Marzo 2024 08:29

Una banca digitale con l’intento di renderla pubblica in Borsa entro un periodo di 6-9 mesi. C’è questo nei piani di Azimut, che ha presentato nei giorni scorsi questo nuovo progetto. Tale iniziativa, soggetta all’approvazione delle autorità di regolamentazione competenti, è stata annunciata durante l’assemblea annuale che coinvolge i circa 2000 membri del patto di sindacato di Azimut Holding. Si tratta essenzialmente di una divisione della rete italiana di consulenti finanziari del gruppo Azimut.

Come sarà la nuova banca

La banca digitale, che sarà indipendente dal gruppo, potrà contare sulla partecipazione di partner bancari o finanziari. Questa entità avrà anche una quota di partecipazione in Azimut Marketplace, una piattaforma digitale che fornisce servizi alle piccole e medie imprese e che in poco più di due anni ha già attratto 11.500 clienti aziendali, aiutandoli nella loro crescita. Inoltre, Azimut ha annunciato che sono in fase di valutazione due nuove iniziative: il lancio di una rete distributiva di consulenti finanziari in Spagna e una partnership con un importante family office italiano focalizzato sulla clientela Ultra High Net Worth.

La nuova banca digitale avrà all’avvio almeno 20 miliardi di masse in gestione a cui fanno riferimento circa 1000 consulenti finanziari e sarà caratterizzata da un forte orientamento alla crescita. Nel corso dei primi cinque anni, il 10% del capitale sociale della nuova banca verrà assegnato ai consulenti finanziari già in organico e a coloro che si uniranno alla nuova realtà dal mercato, distribuendo il 2% annuo.

Durante questo stesso periodo, è previsto un accumulo di risparmi gestiti, assicurativi, consulenza e amministrazione compreso tra i 16 e i 19 miliardi di euro, mentre ci si aspetta una crescita della liquidità e dei conti correnti compresa tra i 7,5 e i 10 miliardi di euro. Entro il 2029, il piano strategico contempla l’integrazione di 500 nuovi professionisti provenienti dal mercato, tra wealth manager, private banker e consulenti finanziari, anche grazie alla possibilità di partecipare al capitale della società.

“La cessione al mercato di una parte della rete di consulenti finanziari in Italia tramite spin-off in una Fintech Bank, consentirà agli azionisti di Azimut Holding di accrescere il valore delle proprie azioni grazie alla generazione di utili legati al margine di interesse ad oggi non ricompresi nel perimetro della società. Auguro alla nuova Banca di cui oggi abbiamo tratteggiato la nascita e a tutti i suoi azionisti almeno un analogo successo”, ha detto Pietro Giuliani, presidente del Gruppo Azimut, sottolineando che continuerà “insieme ai colleghi di Azimut Holding a lavorare per migliorare i pur lusinghieri risultati ottenuti fino ad oggi per i clienti (circa 1% annuo in più della media di mercato da circa 30 anni) e per gli azionisti (100 euro investiti alla quotazione hanno generato circa 70 euro all’anno per 20 anni, totale 1.500 euro, tra dividendi pagati e crescita del valore dell’azione)”.

Cosa cambia per Azimut?

Per Azimut Holding, i cambiamenti saranno minimi, se non nulli. Rimarrà un’entità indipendente quotata in Borsa, con l’azionista principale che resterà Timone Fiduciaria. Inoltre, continuerà a operare senza una licenza bancaria e proseguirà la sua strategia di crescita basata sul modello di business attuale.

Questo include le attività di distribuzione in Italia, che coinvolgono circa 850 consulenti finanziari, l’intera piattaforma globale di asset management (sia nei mercati pubblici che privati), la partnership con UniCredit, tutte le operazioni internazionali e tutte le altre attività nel settore fintech e corporate investment banking.