Assegno incollocabilità, come farne domanda nel 2023

Cosa cambierà dell'assegno di luglio e come si può richiedere

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Cambia – e aumenta – l’importo dell’assegno di incollocabilità erogato dall’INAIL ai soggetti di età inferiore ai 65 anni, che, a causa di malattia o infortunio sul lavoro, non possono svolgere attività lavorativa e non ricevono il beneficio dell’assunzione obbligatoria previsto dalla legge n. 68 del 1999. L’assegno di incollocabilità è soggetto alle stesse disposizioni delle altre misure previdenziali e assistenziali, con un adeguamento annuale in base all’inflazione.

Data l’elevata inflazione accertata nel 2022, era prevedibile un significativo aumento dell’importo percepito. Infatti, a partire da luglio 2023, l’assegno aumenterà di circa 30 euro al mese, raggiungendo l’importo di 290,11 euro, come comunicato dall’INAIL tramite la circolare n. 34 del 2023 (che segue la pubblicazione del decreto n. 84 del 2023 sul sito del Ministero del Lavoro).

Questo mese, infatti, l’assegno sarà più alto del normale: il sostegno erogato ai soggetti invalidi subirà un bonus di circa 290,11 euro quest’anno, ma soggetto al possesso di specifici requisiti.

Quando si considera una persona invalida civile

L’invalidità civile è una forma di riconoscimento da parte dello Stato che prevede prestazioni economiche o non economiche per i cittadini che sono resi parzialmente o totalmente inabili al lavoro a causa di minorazioni fisiche o psichiche. È importante distinguere l’invalidità civile dall’assegno ordinario di invalidità o dalla pensione di invalidità civile (o di inabilità civile al 100%), in quanto sono prestazioni diverse e con requisiti specifici.

I requisiti per ottenere l’assegno di invalidità civile possono variare a seconda delle normative in vigore e delle specifiche circostanze del richiedente, come il tipo e il grado di disabilità. Sarà importante fornire la documentazione medica adeguata per attestare la condizione di invalidità e seguire le procedure stabilite dall’INPS per presentare la domanda.

L’importo dell’assegno di invalidità civile sarà determinato in base alle normative vigenti e alle valutazioni mediche effettuate dall’INPS. Saranno forniti dettagli sui criteri di calcolo e sulle modalità di pagamento dell’assegno.

I requisiti

L’assegno di incollocabilità è un sostegno economico erogato ai soggetti invalidi di guerra, di servizio o del lavoro che soddisfano i seguenti requisiti:

  • Avere un’età inferiore a 65 anni.
  • Essere titolati di una rendita INAIL a causa di un infortunio sul lavoro o una malattia professionale.
  • Non essere in grado di usufruire delle agevolazioni previste dalla legge n. 68 del 1999 per l’assunzione agevolata.

Inoltre, per poter ottenere l’assegno di incollocabilità, è necessario possedere uno dei seguenti gradi di inabilità:

  • Per gli infortuni sul lavoro verificatisi o malattie professionali denunciate fino al 31 dicembre 2006, il grado di inabilità non deve essere inferiore al 34%, come riconosciuto dall’INAIL secondo le tabelle allegate al Testo Unico (d.p.r. 1124/1965).
  • Per gli eventi avvenuti dopo il 1° gennaio 2017, il requisito è una menomazione dell’integrità psicofisica-danno biologico superiore al 20%, secondo le tabelle allegate al D.lgs. n. 38/2000.

Queste sono le condizioni necessarie per avere diritto all’assegno di incollocabilità, un’importante forma di supporto finanziario per coloro che si trovano in una situazione di disabilità a causa di infortuni o malattie professionali.

Quanto spetta di pensione

L’assegno di incollocabilità, essenziale per fornire un sostegno economico a coloro che si trovano in una situazione di inabilità al lavoro a causa di invalidità di guerra, di servizio o del lavoro, è erogato mensilmente insieme alla rendita e gode di una rivalutazione annuale. Questo adeguamento tiene conto del costo della vita, ovvero della variazione effettiva dei prezzi al consumo, ed è stabilito tramite un decreto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

È importante sottolineare che l’assegno decorre dal mese successivo a quello in cui viene presentata la richiesta e rappresenta un sostegno economico diretto per il beneficiario. Inoltre, l’assegno di incollocabilità non è incluso nel calcolo del reddito complessivo lordo imponibile ai fini dell’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche), essendo esente da tassazione.

La rivalutazione annuale dell’assegno è un meccanismo fondamentale per garantire che il beneficio mantenga il suo potere d’acquisto nel corso del tempo, preservando la capacità di fornire adeguato supporto economico a coloro che si trovano in condizioni di inabilità lavorativa. Grazie a questa misura, l’assegno di incollocabilità continua a svolgere il suo ruolo essenziale nel fornire un aiuto concreto a quei soggetti colpiti da invalidità e impossibilitati a svolgere un’attività lavorativa a causa di circostanze legate a malattie o infortuni occorsi nel corso del loro servizio o del lavoro.

Come avvengono i pagamenti

Per l’erogazione dell’assegno mensile di incollocabilità, il richiedente ha diverse opzioni tra cui scegliere, in base alle proprie preferenze e comodità. Le modalità di erogazione includono:

  • Accredito su conto corrente bancario o postale: Il pagamento viene effettuato direttamente sul conto corrente bancario o postale indicato dal beneficiario.
  • Accredito su libretto di deposito nominativo bancario o libretto di deposito nominativo postale: L’assegno viene accreditato su un libretto di deposito nominativo fornito dal beneficiario.
  • Accredito su carta prepagata dotata di codice IBAN: L’assegno viene caricato su una carta prepagata che possiede un codice IBAN e può essere utilizzata come un conto bancario.
  • Tramite gli Istituti di credito convenzionati con l’INPS per i titolari di rendita che riscuotono all’estero: Nel caso in cui il beneficiario risieda all’estero, l’assegno può essere erogato tramite istituti di credito convenzionati con l’INPS.
  • Pagamento in contanti localizzato presso sportello bancario o postale per importi non superiori a 1.000,00 euro: In alcuni casi, per importi inferiori a 1.000,00 euro, è possibile ricevere il pagamento in contanti presso uno sportello bancario o postale specifico.

La scelta della modalità di pagamento dipende dalle preferenze e dalle esigenze del beneficiario. Una volta decisa la modalità di erogazione, è importante procedere con la presentazione della domanda secondo le procedure e i requisiti stabiliti dagli enti preposti, come ad esempio l’INAIL o l’INPS, che gestiscono l’erogazione dell’assegno di incollocabilità.

Come fare domanda

Per avere diritto alla prestazione è necessario fare domanda alla sede INAIL di appartenenza. All’atto della domanda bisognerà indicare, oltre ai dati anagrafici, anche la descrizione dell’invalidità (lavorativa ed extralavorativa se esistente, e in tal caso allegarne la certificazione), nonché allegare la fotocopia del documento d’identità.

Nel dettaglio, la richiesta può essere presentata di persona presso lo sportello della sede competente, oppure inviando una Pec o ricorrendo alla posta ordinaria. Vi è anche la possibilità di farsi assistere da un patronato.

In alternativa, l’assegno può essere anche riconosciuto su espresso parere del medico INAIL all’atto dell’accertamento del danno permanente.