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La Borsa del 14 ottobre, Piazza Affari in rosso ma si riprende nel finale
La Cina si è detta pronta a combattere fino alla fine la guerra commerciale con gli Stati Uniti. A Milano occhio a Eni, Ferrari, Leonardo, Buzzi
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Milano recupera le perdite
La probabile salvezza del governo Lecornu e la pioggia di utili delle banche Usa salvano una giornata che era partita con premesse peggiori. I principali listini europei chiudono in calo, ma recuperano dalle pesanti perdite della mattinata dopo che il premier francese, Sebastien Lecornu, ha annunciato che sospenderà la riforma delle pensioni in autunno, venendo incontro parzialmente alle richieste dei Socialisti da cui dipende la sopravvivenza di questo governo. Il Cac di Parigi riguadagna terreno sul finale e, dopo aver toccato un ribasso dell'1,3%, termina la seduta a -0,18%.
Anche il Ftse Mib di Milano chiude in flessione dello 0,22% ma sempre in recupero, con Amplifon e Stellantis che registrano le perdite maggiori, rispettivamente del 4,47% e del 4,78%: entrambe risentono dei giudizi negativi degli analisti. In calo anche le banche, con Banco Bpm (-1,38%) a guidare i ribassi: sul comparto pesano le indiscrezioni sulle misure allo studio del governo come contributo del settore alle finanze pubbliche nell'ambito della Legge di Bilancio. Fronte opposto per Generali (+2,32%).
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Seduta difficile per Milano
Seduta difficile per le Borse europee, mentre la rinnovata tensione tra Usa e Cina oscura l'attesa di un nuovo taglio dei tassi di interesse americani a fine mese. Il Ftse Mib di Piazza Affari è sceso ai minimi da inizio settembre e cede l'1,39%, mentre nel resto del Vecchio Continente Francoforte perde l'1,47%, Parigi l'1,24%, Amsterdam lo 0,92% e Londra lo 0,44%.
Tra i principali titoli milanesi la maglia nera va a Stellantis, in calo del 4,9% dopo che l'agenzia di valutazione Moody's ha tagliato l'outlook sul rating, ora giudicato "negativo". Male anche le banche:
- Banco Bpm perde il 3,2%;
- Mediobanca il 2,71%;
- Bper il 2,63%;
- Mps il 2,3%;
- Intesa Sanpaolo l'1,7%;
- UniCredit l'1,49%.
In rosso inoltre Leonardo (-3,3%), Amplifon (-3,36%) e Prysmian (-3,48%). Resistono invece titoli difensivi come le utility (A2a + 0,89%) e Generali (+0,66%).
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Calo per Buzzi e le banche
In calo invece alcuni titoli industriali e finanziari. Buzzi ha registrato la flessione più marcata, con un ribasso del 3,29% a 48,22 euro, seguita da Stellantis, in perdita del 2,98% a 8,531 euro. Debole anche Amplifon, che ha ceduto il 2,59% a 14,505 euro, mentre nel comparto bancario Banco BPM e Unicredit hanno perso rispettivamente il 2,37% (a 12,375 euro) e il 2,13% (a 61,22 euro).
Nome Valore (€) Var % Buzzi 48,22 -3,29 Stellantis 8,531 -2,98 Amplifon 14,505 -2,59 Banco BPM 12,375 -2,37 Unicredit 61,22 -2,13 Interpump Group 38,76 -2,07 Intesa Sanpaolo 5,373 -1,95 Mediobanca 16,08 -1,95 Bper Banca 9,466 -1,80 Bca Pop Sondrio 13,285 -1,77 -
Utilities in rialzo
A2A ha guidato i rialzi con un incremento dell’1,29% a 2,282 euro, seguita da Snam, in crescita dello 0,55% a 5,164 euro, e da Terna, che ha chiuso a 8,872 euro con un progresso dello 0,52%. Bene anche Italgas (+0,48%, 8,30 euro) ed Enel (+0,36%, 8,379 euro), confermando il buon momento del settore utility.
Nome Valore (€) Var % A2A 2,282 +1,29 Snam 5,164 +0,55 Terna 8,872 +0,52 Italgas 8,30 +0,48 Enel 8,379 +0,36 Inwit 9,84 +0,25 Hera 3,88 +0,21 Ferrari 330,50 +0,15 Lottomatica Group 22,20 +0,09 Iveco Group 18,185 +0,03 -
Avvio pesante per Milano
Le principali Borse europee iniziano la giornata in calo. A Francoforte l’indice apre in ribasso dello 0,9%, segnando una partenza negativa. Anche Londra mostra debolezza, con un calo dello 0,37% all’apertura. Parigi si muove in territorio negativo, pur registrando una variazione pressoché nulla. A Milano l’avvio è il più pesante tra i principali listini, con una perdita dell’1,08%.
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Occhi su Eni, Ferrari e Buzzi
Sul listino milanese attenzione a Eni dopo che la controllata Plenitude ha annunciato che è entrata nel mercato della fibra ottica in Italia, ampliando così la gamma dei servizi offerti ai clienti residenziali.
Ancora sotto i riflettori Leonardo, visto che il budget della Difesa per il 2025 raggiunge la cifra record di 31,2 miliardi di euro: un incremento del 7,2% rispetto ai 29,1 miliardi dell’anno precedente. Continuano i tagli al target price di Ferrari dopo la caduta in seguito alla presentazione dei target al 2030: Barclays ha tagliato da 485 a 425 euro e AlphaValue da 437 a 428 euro.
Inoltre, sono già partite le prime gare per la ricostruzione di Gaza, aperte a imprese europee, comprese quelle italiane; il mercato ha già acceso i riflettori sui gruppi che potrebbero essere della partita tra cui Buzzi, Cementir e Webuild.
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Tornano le tensioni Usa-Cina
Borse europee attese in calo in avvio di seduta (-0,57% il futures sull’Eurostoxx50) in scia ai futures statunitensi negativi (-0,47% quello sul Dow Jones e -0,77% quello sull’S&P500) con la Cina che si è detta pronta a “combattere fino alla fine” la guerra commerciale con gli Stati Uniti. Questo dopo la minaccia del presidente americano, Donald Trump, di imporre ulteriori dazi al 100% sui beni made in China in risposta alla nuova mossa di Pechino sull'export di terre rare.
Scott Bessent ha accusato la Cina di cercare di danneggiare l’economia mondiale; il segretario al Tesoro degli Stati Uniti ha dichiarato al Financial Times che l’introduzione di tali controlli da parte della Cina riflette i problemi della sua stessa economia.