La Borsa del 6 ottobre, la crisi di governo francese trascina in rosso Piazza Affari

Nonostante i passi concreti verso una pace a Gaza, i prezzi del petrolio salgono dopo che l'Opec+ ha annunciato un aumento della produzione più modesto del previsto

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Aggiornato: 6 Ottobre 2025 18:03

Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.

  1. OpenAI stringe un maxi accordo con AMD per la fornitura di chip AI

    OpenAI acquisterà chip da Amd per qualche decina di miliardi di dollari in un accordo che potrebbe portare il gruppo di ChaptGpt a detenere una quota del 10% circa del costruttore di semiconduttori. L'intesa, secondo una nota congiunta, riguarda l'acquisto di processori Amd per un consumo totale di 6 gigawatt.

    Per quanto il valore economico dell'accordo non venga quantificato, secondo quando indicato dai dirigenti di OpenAI, per raggiungere 1 GW di capacità è stimabile un costo complessivo di 50 miliardi di dollari, due terzi dei quali in chip e infrastrutture. Nell'ambito dell'accordo, Amd emetterà dei warrant a favore di OpenAI per acquistare 160 milioni di azioni Amd a un prezzo di esercizio di 0,01 dollari a certe condizioni di prezzo delle azioni e relative all'implementazione dei chip da parte di OpenAI. L'operazione sui warrant consentirebbe a OpenAI di arrivare al 10% circa di Amd. Le azioni Advanced Micro Devices salgono del 25% alla Borsa di New York.

  2. Parigi maglia nera, anche Milano in rosso

    Avvio di settimana in retromarcia per le Borse europee, appesantite dalla nuova crisi di governo francese. Parigi (-1,36%) chiude da maglia nera del Vecchio Continente, mentre Milano contiene le perdite sul finale e si ferma a -0,26%.

    La situazione politica pesa soprattutto sui titoli degli istituti di credito transalpini, che risentono della svalutazione dei bond governativi, di cui detengono quote consistenti: Bnp Paribas che perde il 3,21%, Credit Agricole il 3,43% e Société Generale il 4,23%.

    Venendo a Piazza Affari, le vendite si concentrano soprattutto su Mps (-1,41%) UniCredit (-0,5%) e Intesa Sanpaolo (-1,55%). In coda al listino finisce Azimut (-1,57%). Sul fronte opposto, performance brillante per Stellantis (+3,38%) che aumenterà gli investimenti Usa anche per mitigare l'effetto dazi. L'aumento dei prezzi del petrolio seguono l'annuncio dell'aumento di produzione da parte dell'Opec+, che a novembre sarà inferiore a quanto temuto dal mercato: Eni sale dell'1,36%, Saipem del 2,99% e Tenaris dello 0,41%.

  3. Bene banche e titoli petroliferi

    A Milano, i titoli petroliferi beneficiano del rincaro del greggio. Eni cresce dell’1,52% e Saipem dell’1,36%. Stellantis continua la sua corsa con un +1,34%, sostenuta dalla decisione di incrementare gli investimenti negli Stati Uniti anche per mitigare l’impatto dei dazi. Tra le banche, in evidenza Bper (+1,3%) e Banco Bpm (+0,98%), con il mercato che valuta possibili operazioni strategiche, tra cui aggregazioni con Credit Agricole o il polo Mps-Mediobanca.

    Monte dei Paschi, invece, perde l’1,14%, insieme ad Amplifon (-1,18%) e Interpump (-1,29%).

  4. Crolla Parigi, Milano a -0,17%

    A metà giornata le Borse europee mostrano un andamento senza una direzione precisa, con gli investitori concentrati sulla nuova crisi di governo in Francia e sulle possibili ricadute dello shutdown negli Stati Uniti. A Piazza Affari il Ftse Mib perde lo 0,17%, mentre tra i principali listini continentali Francoforte segna una sostanziale stabilità (+0,01%), Londra cala leggermente dello 0,08% e Amsterdam cresce dello 0,16%.

    Parigi soffre il calo più marcato, con un ribasso dell’1,53%, la peggiore performance in un mese e mezzo, a seguito delle dimissioni del primo ministro Sebastien Lecornu poche ore dopo la formazione del nuovo governo. Anche i titoli di Stato francesi sono sotto pressione, con rendimenti in aumento e uno spread rispetto al Bund tedesco che ha superato quello del Btp italiano.

  5. Milano resta sulla parità

    L'avvio della settimana sui mercati europei è stato contrastato, con le Borse che hanno mostrato movimenti contenuti intorno alla parità, in netto contrasto con il forte rally registrato dai mercati asiatici, trainati da Tokyo che ha guadagnato il 4,7%. Tra i principali listini europei, Parigi ha segnato le performance peggiori, perdendo lo 0,7%, in un giorno caratterizzato dal primo consiglio dei ministri del nuovo governo Lecornu, già minacciato da malumori interni nel partito Les Républicains. Milano ha invece aperto con un lieve rialzo dello 0,1%.

    Tra i titoli principali di Piazza Affari, la performance più significativa è stata quella di Stellantis, che ha continuato la sua crescita segnando un +1,85%. Secondo indiscrezioni, Stellantis potrebbe aumentare considerevolmente i suoi investimenti negli Stati Uniti, con un piano da circa 10 miliardi di dollari destinati a impianti in Illinois e Michigan, comprendenti riaperture, assunzioni e nuovi modelli di veicoli.

    Bene anche i titoli del settore petrolifero, sostenuti da un aumento della produzione da parte dei paesi Opec+ inferiore alle attese per novembre. Tenaris ha guadagnato l’1,49%, Saipem l’1,08% ed Eni lo 0,87%. In controtendenza, invece, alcuni titoli hanno registrato cali, come Recordati e Enel, entrambi in flessione dello 0,56%, e StMicroelectronics che ha perso l’1,23%.

     

  6. Spread a 85 punti

    Rendimenti in leggero rialzo tra i titoli di Stato dell'Eurozona. Il BTp decennale di riferimento, scadenza 1 ottobre 2025, mostra un rendimento del 3,58% rispetto al 3,54% della chiusura di venerdì. Visto il parallelo movimento del Bund tedesco a 10 anni però, lo spread tra i rendimenti dei due titoli varia in misura minima rispetto all'ultimo closing: 85 punti in avvio contro gli 84 di venerdì sera.

  7. In calo Stm

    Sul fronte opposto, alcuni titoli segnano delle variazioni negative. Stmicroelectronics cala a 24,54 euro, con un ribasso dell’1,15%; Recordati Ord scende a 53,30 euro (-0,65%), mentre Enel registra una flessione dello 0,48% a quota 8,169 euro. Anche Poste Italiane si porta a 20,20 euro (-0,44%) e Banca Mediolanum segna un lieve calo a 16,98 euro (-0,41%).

    Nome Valore Var %
    Stmicroelectronics 24,54 -1,15
    Recordati Ord 53,30 -0,65
    Enel 8,169 -0,48
    Poste Italiane 20,20 -0,44
    Banca Mediolanum 16,98 -0,41
    Unicredit 63,58 -0,41
    Terna 8,562 -0,37
    Interpump Group 40,26 -0,35
    Azimut 32,97 -0,27
    A2a 2,227 -0,27
  8. Continua a crescere Tim

    Diversi titoli quotati sul mercato italiano mostrano oggi andamenti contrastanti. Tra le migliori performance si evidenziano Stellantis, che si attesta a 9,20 euro con un incremento del 2%, e Tenaris, in rialzo dell’1,52% a 15,705 euro. Anche Telecom Italia registra una crescita, raggiungendo 0,4875 euro per azione (+1,12%), seguita da Eni a 15,06 euro (+1,03%) e Diasorin a 79,60 euro (+0,91%).

    Nome Valore Var %
    Stellantis 9,20 +2,00
    Tenaris 15,705 +1,52
    Telecom Italia 0,4875 +1,12
    Eni 15,06 +1,03
    Diasorin 79,60 +0,91
    Mediobanca 16,595 +0,82
    Prysmian 87,64 +0,74
    Saipem 2,522 +0,68
    Buzzi 46,52 +0,61
    Bper Banca 9,738 +0,56
  9. Europa sulla parità

    Le principali Borse europee hanno aperto la seduta del 6 ottobre 2025 con variazioni contenute. Francoforte avvia le contrattazioni sui livelli della vigilia con un calo dello 0,09%, attestandosi a 24.357,59 punti. Londra registra anch’essa un avvio in leggera flessione dello 0,09%. Parigi apre in ribasso dello 0,57%, mentre Milano mostra un andamento laterale, segnando un lieve +0,01%.

  10. Prezzi del petrolio in crescita

    Nonostante i progressi tangibili verso un accordo di pace a Gaza, i prezzi del petrolio continuano a salire dopo che l’Opec+ ha comunicato un incremento della produzione mensile inferiore alle attese.

    La decisione ha ridotto in parte le preoccupazioni legate a un eccesso di offerta, anche se gli analisti ritengono che i rialzi possano restare contenuti nel breve periodo a causa delle deboli prospettive della domanda. I futures sul Brent avanzano dell’1,15%, a 65,27 dollari al barile, mentre quelli sul WTI aumentano dell’1,22%, attestandosi a 61,62 dollari al barile.

  11. Milano incerta

    Le Borse europee si avviano verso un'apertura incerta. I future sull'Eurostoxx 50 segnano -0,1%, mentre i contratti sul Ftse Mib milanese si attestano a -0,04%.

    I futures statunitensi salgono (+0,27% quello sul Dow Jons e +0,29% quello sull’S&P500) dopo che il presidente statunitense, Donald Trump, ha assicurato che il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, è d'accordo nell'interrompere i bombardamenti a Gaza e sostenere il piano di pace.