La Borsa del 25 luglio, Trump fa pace con Powell e le Borse europee chiudono positive

Il focus resta, anche nell'ultima seduta della settimana, rivolta agli accordi commerciali con gli Usa. Tra i titoli a Piazza Affari si guarda ancora alla stagione degli utili

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

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  1. Piazza Affari la migliore

    Per la prima volta dal suo ritorno alla Casa Bianca, Donald Trump ammorbidisce i toni nei confronti del presidente della Fed, Jerome Powell, definendolo dopo un incontro “un brav’uomo” e prevedendo che “taglierà i tassi”. Una dichiarazione sufficiente a ridare un po’ di slancio ai mercati europei, fino a quel momento frenati da una stagione di trimestrali sottotono.

    A distinguersi è Milano, con il Ftse Mib che guida i listini europei con un rialzo dello 0,3%, seguita da Parigi. Tra i titoli principali a Piazza Affari spicca Interpump (+5,1%), promossa dal broker Intermonte, seguita da Nexi (+3,3%) e dal rimbalzo del lusso con Moncler (+2,9%). Bene anche Stellantis, in crescita del 3,1% in scia ai conti positivi di Volkswagen.

    Sul versante opposto, vendite su Saipem (-3,3%), Iveco e Prysmian. A sorpresa crolla NewPrinces (-9,4%) dopo l’annuncio dell’acquisizione dei supermercati italiani di Carrefour, che invece festeggia a Parigi.

  2. Riducono i cali le Borse europee

    Migliorano leggermente i mercati europei, con Milano (Ftse Mib +0,09%) e Parigi (+0,25%) che tornano sulla parità e si portano in lieve rialzo dopo le prime battute in perdita. A pesare sui listini del Vecchio Continente e' il protrarsi del clima di attesa per un'accordo sul fronte commerciale tra Stati Uniti e Ue.

    A Milano traina la performance di Interpump (+4,28%), forte dell'upgrade da parte di Intermonte. Bene anche Stellantis (+2,55%) e Moncler (+2,35%).

  3. Spread a 88 punti

    Apertura in lieve rialzo per lo spread tra BTp e Bund. A inizio giornata il differenziale di rendimento tra i titoli tedeschi e quelli italiani è pari a 88 punti, uno in più rispetto al closing di ieri. Salgono i rendimenti dei governativi dell'Eurozona con quello del BTp decennale pari al 3,61% rispetto al 3,56% della chiusura di ieri sera.

  4. Vendite su Iveco e Prysmian: i peggiori del listino

    Seduta debole per Iveco Group, che guida i ribassi con un calo dell’1,92% a 18,635 euro. In flessione anche Prysmian (-1,65% a 65,40 euro), Saipem (-1,47% a 2,35 euro), Pirelli (-1,16% a 5,806 euro) e Finecobank, che cede lo 0,98% a 18,625 euro.

    Nome Valore Var %
    Iveco Group 18,635 -1,92
    Prysmian 65,40 -1,65
    Saipem 2,35 -1,47
    Pirelli & C 5,806 -1,16
    Finecobank 18,625 -0,98
    Tenaris 16,06 -0,96
    Campari 6,408 -0,93
    Stellantis 8,182 -0,78
    Banca Monte Paschi Siena 7,087 -0,67
    Bca Pop Sondrio 11,94 -0,62
  5. Vola Interpump, ma pochi i titoli in positivo

    Mattinata positiva per Interpump Group, che guida i rialzi a Piazza Affari con un balzo del 4,90% a 37,24 euro. Bene anche Leonardo (+0,99% a 48,04 euro), Bper Banca (+0,44% a 7,82 euro) e Telecom Italia, che avanza dello 0,32% a 0,4052 euro.

    Nome Valore Var %
    Interpump Group 37,24 +4,90
    Leonardo 48,04 +0,99
    Bper Banca 7,82 +0,44
    Telecom Italia 0,4052 +0,32
  6. Ribassi per l'Europa

    Apertura in calo per i principali listini europei. A Londra l'indice segna un ribasso dello 0,21%, mentre Parigi registra una flessione dello 0,46%. Milano si muove invece in territorio marginalmente negativo, con un calo dello 0,06%.

  7. Eni, conti in frenata nel primo semestre 2025

    Eni chiude il secondo trimestre e il primo trimestre dell'anno con risultati che definisce "eccellenti grazie alla solidità della nostra strategia e la capacità esecutiva, nonostante lo sfavorevole scenario prezzi e valutario".

    Il gruppo registra infatti una flessione dell'Ebit proforma adjusted del 35% a 2,68 miliardi nel trimestre e a 6,36 miliardi nel semestre. L'utile netto adjusted di Gruppo scende a 1,13 miliardi (-25%) nel secondo trimestre e a 2,54 miliardi (-18%) nel semestre.

    "Nonostante uno scenario di mercato sfidante, il modello di business Eni conferma robustezza e flessibilità"  commenta Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni.