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La Borsa del 21 gennaio, Piazza Affari in rosso a -0,2%, bene le aziende di energia
Gli investitori si interrogano sull'impatto che avranno le misure annunciate ieri da Donald Trump nel corso della cerimonia di insediamento
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Milano in negativo
La nuova "era Trump" alimenta incertezza sui mercati europei, che chiudono in ordine sparso. Il Ftse Mib di Milano termina in calo dello 0,23%, mentre Francoforte (+0,24%) e Parigi (+0,48%) chiudono in positivo, quest'ultima sostenuta dalla buona performance del settore del lusso. Intanto, Wall Street, rimasta chiusa ieri per il Martin Luther King Day, segna un moderato rialzo.
Gli investitori restano concentrati sulle prime mosse economiche del nuovo presidente americano. Dopo l'insediamento, Donald Trump ha rilanciato la promessa di una "nuova età dell'oro" per gli Stati Uniti, affermando l'intenzione di introdurre dazi sulle merci prodotte all'estero, in particolare in Messico e Canada. Inoltre, ha minacciato una guerra fiscale globale contro i Paesi che applicano tasse extraterritoriali alle multinazionali statunitensi. Queste dichiarazioni, insieme alle promesse di deregulation finanziaria, agitano i mercati, preoccupati per le possibili ripercussioni su inflazione e politica monetaria della Fed.
A Piazza Affari, Diasorin brilla con un rialzo del 2,9%, trainata dalla buona performance del settore farmaceutico europeo. Bene anche Snam (+1,96%) e Italgas (+1,81%), favorite dall'aumento del prezzo del gas, che supera i 50 euro al megawattora (+4,5%) sul Ttf di Amsterdam. In negativo, invece, Tim (-1,38%), Eni (-1,19%) e Stellantis (-1,53%), appesantita dai dati sulle immatricolazioni europee di dicembre. Generali cede lo 0,82%, con il mercato che resta tiepido sull'accordo con Natixis.
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Piazza Affari sotto la parità
Alle 12, Piazza Affari registra un calo dello 0,22%, con l'indice a 36.062 punti. Stellantis, Prysmian e Campari segnano perdite superiori all'1%, mentre si distinguono in controtendenza Unipol, Diasorin e Banca Mediolanum.
Francoforte resiste con una lieve flessione dello 0,05%, nonostante il peggioramento dell'indice Zew sul sentiment economico tedesco, sceso a gennaio a 10,3 punti rispetto ai 15,7 del mese precedente. Il dato risulta inferiore alle previsioni degli economisti, che si aspettavano una lettura a 15,3 punti. La valutazione della situazione economica attuale, invece, registra un lieve miglioramento, salendo di 2,7 punti a -90,4.
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Spread a 110
Lo spread tra BTp e Bund apre invariato, confermandosi a 110 punti base, lo stesso livello registrato nella giornata precedente. Anche il rendimento del BTp decennale benchmark (Isin IT0005560948) rimane stabile, attestandosi al 3,61% in avvio di seduta, in linea con il valore di chiusura precedente.
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I rialzi e ribassi di oggi
Sul Ftse Mib, tra i titoli in evidenza per i rialzi della giornata spicca Diasorin, che guadagna l'1,62% a 103,55 euro. Seguono Banca Mediolanum, in aumento dello 0,71% a 12,76 euro, e Saipem, che avanza dello 0,67% a 2,545 euro. Bene anche Brunello Cucinelli, in crescita dello 0,52% a 117,10 euro, e Generali, con un incremento dello 0,41% a 29,55 euro.
Sul fronte dei ribassi, il titolo più penalizzato è Stellantis, che cede il 2,01% a 12,59 euro. Campari registra una flessione dell'1,48% a 5,476 euro, mentre Amplifon perde l'1,30% a 25,73 euro. In calo anche Pirelli & C, che scende dello 0,90% a 5,744 euro, e Buzzi, con una flessione dello 0,89% a 37,98 euro.
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Mercati incerti
La seduta odierna si apre all'insegna dell'incertezza a Francoforte, con l'indice in calo dello 0,31%. Londra registra un lieve rialzo dello 0,06% in apertura, mentre Parigi si posiziona sui livelli della chiusura precedente, segnando una flessione dello 0,12%. Milano, invece, mostra un andamento laterale con un leggero calo dello 0,17%.
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Occhi su Generali e Stellantis
A Piazza Affari l'attenzione sarà rivolta a Generali, in occasione dell'annuncio di un memorandum of understanding non vincolante siglato con Bpce. L'accordo prevede la creazione di una joint venture tra Generali Investments Holding e Natixis Investment Managers, con una partecipazione paritaria del 50% e diritti di governance e controllo bilanciati.
Da seguire anche Stellantis, grazie all’incremento dello 0,9% delle vendite di auto nuove in Europa nel 2024, trainato dalla forte crescita delle immatricolazioni di auto ibride, che a dicembre hanno superato quelle a benzina per il quarto mese consecutivo.
Tra le banche, occhi puntati su Unicredit: il governo tedesco ha espresso preoccupazione per la mancanza di trasparenza dell’istituto riguardo al suo interesse per Commerzbank, come dichiarato dal ministro delle Finanze tedesco, Joerg Kukies.
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Europa preoccupata per Trump
Le borse europee sono previste in ribasso (futures sull’Eurostoxx50 -0,44%), con gli investitori preoccupati per le politiche di Donald Trump. Nel suo primo giorno di mandato, il presidente degli Stati Uniti ha firmato una serie di ordini esecutivi, tra cui misure per incrementare la produzione di petrolio negli Usa e il rinvio del divieto sull'app di social media TikTok. La stampa Usa, comunque, getta acqua sul fuoco, evidenziando che le misure non verranno varate nell'immediato.