Norme antincendio, il Superbonus è sinonimo di sicurezza?

La mancanza di vincoli nell’utilizzo dei materiali da parte delle imprese pone un serio problema di salvaguardia degli edifici: la questione delle facciate

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Federico Casanova

Giornalista politico-economico

Giornalista professionista specializzato in tematiche politiche, economiche e di cronaca giudiziaria. Organizza eventi, presentazioni e rassegne di incontri in tutta Italia.

Per chi abita a Milano, la data del 29 agosto 2021 è una di quelle che difficilmente si può dimenticare nel giro di breve tempo. In un’afosa domenica di fine estate, i cittadini del capoluogo lombardo hanno assistito a uno di quegli eventi che segnano nel profondo la collettività, formando una ferita che porta con sé sgomento e dolore, ma che può diventare anche un punto di partenza per una riflessione più profonda.

È il tardo pomeriggio quando un incendio di dimensioni spaventose coinvolge tutti i 16 piani della Torre del Moro di via Antonini. Come constatato nelle frenetiche ore successive da parte dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell’ordine, per fortuna quel tragico evento non ha provocato vittime né feriti gravi. Ma le immagini della tragedia sono rimaste impresse negli occhi e nella mente di tutti gli italiani, in particolare di quei milanesi che per settimane sono dovuti rimanere fuori dalla propria abitazione (per poi ritrovarla comunque incenerita).

Superbonus e sicurezza degli edifici, l’analisi degli esperti riuniti a Milano

Durante l’VIII Symposium Day – il summit organizzato nei giorni scorsi dal Politecnico di Milano assieme al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e agli ordini regionali degli architetti e degli ingegneri – si è parlato in maniera approfondita di questi argomenti: a distanza di oltre un anno il ricordo costante di quel giorno ha innescato un dibattito ampio e partecipato tra diverse anime della città.

Alla presenza di docenti, politici, amministratori e dei vertici di alcune tra le più grandi multinazionali dell’edilizia, i convitati hanno cercato di capire se esiste un rapporto tra l’efficientamento energetico apportato dal Superbonus e la salvaguardia degli edifici coinvolti. In particolare, si è cercato di impostare la discussione su un filone alternativo, che esulasse dalle classiche considerazioni di circostanza.

Sicurezza antincendio, le criticità nell’utilizzo dei materiali per i lavori del Superbonus

Nello specifico, è stata la sicurezza antincendio il tema centrale su cui si sono focalizzati degli interventi: “Un edificio più efficiente non è necessariamente più sicuro” ha spiegato Paolo Migliavacca di Rockwool Italia, azienda che da oltre due anni è impegnata in una campagna di sensibilizzazione sulla salvaguardia e la preservazione degli edifici.

L’argomentazione utilizzata da Migliavacca ha trovato il parere favorevole anche degli altri relatori presenti: non essendoci per legge alcun vincolo nell’utilizzo di materiali incombustibili, i lavori di rinnovamento delle facciate possono portare addirittura ad un aumento del rischio per l’immobile.

La questione delle facciate e l’aumento del rischio: il Superbonus aumenta la sicurezza antincendio?

Questo accade quando i cantieri vengono affidati a soggetti che non sono stati in grado di recepire l’esigenza di maggior sicurezza che la società contemporanea richiede in maniera sempre più forte, proprio per evitare il verificarsi di casi come quello della Torre dei Moro.

“Il ruolo che i diversi professionisti coinvolti sono chiamati a svolgere è fondamentale nell’analisi del rischio dei lavori di efficientamento energetico. Le facciate, se assemblate in maniera sbagliata, possono diventare un moltiplicatore del rischio” ha avvertito il professor Davide Luraschi, docente del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle costruzioni e Ambiente del Politecnico di Milano.