Meteo, maltempo nel weekend: allerta arancione in 2 regioni e gialla in 7

La Protezione civile ha diramato l'allerta meteo per sabato 5 novembre che estende quella di ieri in vista dei nubifragi attesi nel Meridione

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Redazione

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Le alte temperature e il cielo sereno che hanno allungato l’estate fino alla cosiddetta “Novembrata”, almeno per questo fine settimana faranno spazio al maltempo. Eventi temporaleschi e nubifragi stanno colpendo nelle ultime ore tutta la Penisola, con una bomba d’acqua che si è abbattuta in particolare nelle ultime ore tra Avellino e Salerno, provocando allagamenti e forti disagi alla circolazione. Per la giornata di oggi la Protezione civile ha diramato l’allerta arancione per alcuni settori di Sicilia e Calabria, gialla per i restanti delle due regioni e per Molise, Campania, Puglia, Basilicata e su alcuni settori dell’Abruzzo.

Maltempo: le previsioni meteo per il fine settimana

L’allerta meteo diffusa per la giornata di sabato estende quella già comunicata ieri per 18 regioni. Come spiegato sul sito del dipartimento, sulla Penisola è in transito “un sistema frontale di origine atlantica” dal pomeriggio di venerdì che ha portato il maltempo prima sul Settentrione, per poi spostarsi verso il Centro e il Sud Italia.

Secondo le previsioni meteorologiche, la perturbazione atlantica dovrebbe però compiere un veloce passaggio sull’Italia, abbandonando la Penisola già domenica per spostarsi verso il mare Egeo. Al suo posto tornerà l’anticiclone che dovrebbe portare un miglioramento con ampie schiarite su tutto il Paese dopo l’instabilità che caratterizzerà questo fine settimana, per ultimo sulle regioni meridionali.

Maltempo: allagamenti e disagi tra Avellino e Salerno

La regione più colpita dai nubifragi nelle ultime ore è la Campania dove centinaia di automobilisti sono rimasti intrappolati per ore nella serata di ieri sul raccordo autostradale Avellino-Salerno, a causa di una bomba d’acqua.
A Montella, in provincia di Avellino, un fiume di fango e detriti ha invaso il centro del paese a causa delle piogge intense, trascinando con sé le bancarelle del mercato, come mostrato nelle immagini di un video circolato sui social.
Nello stesso paese una donna rimasta incastrata in un tombino è stata salvata in extremis, un attimo prima che la piena la travolgesse. La 50enne è stata salvata da un macellaio del posto che, sommerso per metà, l’ha liberata a mani nude un attimo prima che una nuova ondata di acqua e fango portasse via entrambi.
La perturbazione in movimento verso Sud continua comunque a interessare il Settentrione, dove nella Bergamasca la neve è tornata a cadere attorno ai 1.400-1.500 metri, quando nei giorni scorsi si era vista soltanto a quota 2.500 metri.
La neve è ricomparsa anche sulle Dolomiti venete, con un calo delle temperature fino a -6 gradi sulla Marmolada mentre a Ra Valles, sopra Cortina d’Ampezzo, si misurano quasi 40 centimetri.
Forti precipitazioni si sono verificate in Friuli Venezia Giulia, sulla pianura orientale e le Prealpi Giulie: gli accumuli di pioggia nella notte hanno raggiunto i 60 millimetri con venti di scirocco che in alcune località hanno toccato i 70 chilometri orari.
Anche Venezia ha dovuto fare i conti con il maltempo, riuscendo però a evitare l’acqua alta grazie al sollevamento delle paratoie del Mose che ha circoscritto la mareggiata fuori dalla laguna.