G7, la Russia dovrà pagare danni all’Ucraina per una cifra enorme: la risposta di Putin

Nel testo finale del G7 è presente anche il risarcimento russo per i danni causati all'Ucraina. La cifra è molto alta

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Nel testo finale, i leader del G7 hanno ribadito il loro impegno nel far rispettare il diritto internazionale, che impone alla Russia di risarcire i danni inflitti all’Ucraina. Questa posizione è stata ulteriormente rafforzata durante il recente incontro all’Aia, dove è stato istituito il Registro dei danni causati dall’invasione russa, consentendo alle vittime di presentare richieste di risarcimento per danni materiali e umani.

Il testo finale del G7 2024 sulla Russia: un risarcimento da pagare

Nella bozza di testo conclusivo del G7 (visionata da un’agenzia di stampa italiana), i leader hanno confermato la condanna alla Russia per la guerra di aggressione in corso in Ucraina, sottolineando la necessità che Mosca ponga non solo immediato fine al conflitto, ma che ripaghi i danni causati. Secondo stime della Banca Mondiale, i danni economici e umanitari provocati dalla Russia superano i 486 miliardi di dollari. La cifra include non solo danni diretti come la distruzione di infrastrutture e le perdite umane, ma anche i gravi impatti socio-economici a lungo termine sulla popolazione ucraina.

“Il diritto internazionale è chiaro: la Russia è obbligata a risarcire completamente i danni che ha causato in Ucraina”, hanno dichiarato i leader del G7, riaffermando così con decisione la loro posizione nel perseguire tutte le vie disponibili per assicurare che Mosca adempia ai suoi obblighi.

La risposta di Putin ai leader del G7

In risposta alle misure, definite coercitive, adottate dall’Occidente, il presidente russo Vladimir Putin ha accusato apertamente gli Stati occidentali di compiere un “furto” nei confronti della Russia mediante il congelamento dei suoi beni e delle riserve finanziarie all’estero. Il presidente russo Vladimir Putin ha quindi condannato le dichiarazioni (e in precedenza le azioni) come un tentativo di “espropriare” il patrimonio russo senza un fondamento legale adeguato.

Secondo Putin, infatti, queste misure non rimarranno impunite e rappresentano un passo verso la distruzione del sistema che ha sostenuto la prosperità dell’Occidente per decenni. Ha avvertito che tali azioni minano la sicurezza economica e legale dei beni sovrani di tutti i Paesi, delle aziende e dei fondi sovrani che operano a livello internazionale. “Nessuno è al sicuro da un simile esproprio orchestrato dagli Stati Uniti e dall’Occidente”, ha aggiunto Putin, sottolineando la grave implicazione di un deterioramento delle relazioni internazionali.

Il calcolo dei risarcimenti al meeting dell’Aia: a quanto ammontano i danni

Durante la recente conferenza all’Aia (ad aprile 2024), è stato formalmente istituito il Registro dei danni causati dall’invasione russa in Ucraina (rinominato RD4U), con l’obiettivo di permettere alle vittime di presentare richieste di risarcimento. Secondo il Consiglio d’Europa, l’iniziativa è fondamentale per affrontare i danni e le distruzioni causate dalla guerra. Si stima che tra le 300.000 e le 600.000 persone abbiano fatto richiesta di risarcimento.

La ministra degli Affari esteri dei Paesi Bassi, Hanke Bruins Slot, ha puntato sull’urgenza di sostenere l’Ucraina in questo momento critico e ha dichiarato: “La guerra ha lasciato decine di migliaia di morti e feriti, oltre a una lunga lista di crimini internazionali documentati. Il Registro rappresenta un primo passo verso un meccanismo di compensazione internazionale, vitale per la stabilizzazione e la ricostruzione dell’Ucraina devastata”. La ricostruzione dell’Ucraina potrebbe avere effetti positivi anche sull’Ue, che nella guerra ha investito e le cui conseguenze sono state sentite soprattutto dalle aziende.

La cifra finale, come riportato sopra, è di almeno 486 miliardi di dollari.