La situazione legale di Chiara Ferragni si complica ulteriormente nel cosiddetto “pandoro-gate”, un caso legato alla vendita del pandoro Balocco marchiato dall’imprenditrice e promosso attraverso la campagna Pink Christmas del 2022. Secondo la giudice Gabriella Ratti della Prima Sezione Civile del Tribunale di Torino, che ha accolto il ricorso presentato da alcune associazioni di consumatori, la campagna pubblicitaria avrebbe avuto l’intenzione di ingannare il pubblico.
La sentenza: “Pratica commerciale scorretta”
La sentenza ha qualificato tale pratica come una “pratica commerciale scorretta”, violando il Codice del Consumo. La pubblicità suggeriva che parte del ricavato della vendita del pandoro, il cui prezzo era superiore alla media di prodotti simili, sarebbe stata devoluta all’Ospedale Regina Margherita di Torino. Tuttavia, i proventi delle vendite sono risultati destinati alle tasche di Ferragni e dell’azienda dolciaria, già legate da un accordo commerciale che stabiliva un importo fisso da destinare all’ospedale piemontese.
Il Codacons ha definito la sentenza come “importante”, sottolineando che da un lato apre la strada per risarcimenti a tutti i consumatori che avevano acquistato il pandoro in questione, e dall’altro peggiora la posizione di Chiara Ferragni nell’indagine per truffa aggravata condotta dalla Procura di Milano.
La Balocco, in una nota, ha precisato che il Tribunale Civile di Torino ha respinto la richiesta di alcune associazioni dei consumatori di corrispondere un risarcimento di un milione e 500mila euro nell’ambito dell’operazione Pink Christmas. L’azienda dolciaria ha annunciato il ricorso contro questa decisione, mentre da parte di Chiara Ferragni non è stata fornita alcuna risposta.
Le associazioni dei consumatori: “Risarcimento o chiederemo altri 1,5 milioni”
La giudice Gabriella Ratti della Prima Sezione del Tribunale Civile di Torino ha accolto il ricorso presentato dalle associazioni di consumatori Codacons, Adusbef e Utenti dei Servizi Radiotelevisivi, dichiarando la campagna di comunicazione per il pandoro “Pink Christmas” un inganno per i consumatori. La sentenza ha qualificato l’azione dell’industria dolciaria piemontese, con sede a Fossano (Cuneo), come una “pratica commerciale scorretta”, in violazione del Codice del Consumo, in relazione alla campagna di beneficenza associata al dolce, con proventi destinati all’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino.
Secondo le associazioni di consumatori, la sentenza “apre la porta ai risarcimenti” per coloro che hanno acquistato il pandoro, ingannati dai messaggi promozionali dell’azienda, e “aggrava la posizione dell’influencer nell’inchiesta per truffa aggravata aperta dalla Procura di Milano”. Questa indagine, partita dal pandoro “Pink Christmas” della Balocco, si è estesa ad altre iniziative commerciali associate all’influencer.
L’Antitrust ha inflitto all’industria dolciaria cuneese e a Chiara Ferragni una multa di 1 milione e 400mila euro, multa che è stata impugnata davanti al Tribunale Amministrativo Regionale.
Le associazioni di consumatori, promotrici dell’azione inibitoria, hanno definito la sentenza “clamorosa”, sottolineando che la pratica commerciale è stata “idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore medio”. La giudice ha osservato che i messaggi della campagna di comunicazione hanno fornito una rappresentazione scorretta dell’iniziativa benefica, lasciando intendere che acquistando il pandoro “Pink Christmas” si sarebbe contribuito all’iniziativa di finanziare un nuovo macchinario per le cure terapeutiche di bambini affetti da osteosarcoma e sarcoma di Ewing nell’Ospedale Regina Margherita di Torino.
Codacons, Adusbef e Associazioni Utenti Radiotelevisivi hanno annunciato che, nel caso la Balocco non accolga le richieste di risarcimento spontaneo per gli acquirenti ingannati dal caso del pandoro Pink Christmas e non effettui una donazione a favore dell’ospedale Regina Margherita di Torino, proporranno un appello incidentale.
Questo appello avrà lo scopo di chiedere nuovamente una donazione di un milione e mezzo all’ospedale e contrastare il ricorso annunciato dall’azienda in Corte d’Appello contro la sentenza del Tribunale di Torino, che ha stabilito la pratica scorretta messa in atto dalla società.
Per illustrare alla stampa l’importanza della sentenza del tribunale, analizzare le sue ripercussioni sull’inchiesta aperta dalla Procura di Milano per truffa aggravata nei confronti di Chiara Ferragni e presentare una nuova azione risarcitoria in favore dei cittadini che hanno acquistato il pandoro, le tre associazioni hanno organizzato una conferenza online il 25 aprile 2024, alla quale sono stati invitati anche la Balocco e Chiara Ferragni.