Chi è Prigozhin, l’ex cuoco di Putin che vuole la sua testa

Chi è Yevgeny Prigozhin: da ex "cuoco di Putin" a capo della compagnia di mercenari Wagner. Come ha fatto un giovane sbandato di San Pietroburgo a diventare l'uomo più temuto dal Cremlino

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Yevgeny Prigozhin è il fondatore nonché il leader della compagnia di mercenari Wagner. La sua organizzazione militare nelle ultime ore si è resa protagonista di un tentativo di colpo di stato: le truppe di Prigozhin hanno occupato la città di Rostov sul Don mentre una colonna procedeva verso il cuore del Paese fermandosi a 200 km da Mosca. Il colpo di stato è abortito, ma l’immagine di Vladimir Putin ne è uscita in frantumi.

Chi è Yevgeny Prigozhin

Putin e Prigozhin hanno diversi elementi in comune: sono concittadini, entrambi nati nei quartieri più difficili di San Pietroburgo, che all’epoca si chiamava Leningrado. Ed entrambi sono nati in famiglie umili, per poi affrancarsi dal bisogno e conoscere il successo.

Prigozhin è nato l’1 giugno 1961. Venne cresciuto da sua madre, Violetta Prigozhina, e dal patrigno Samuil Zharkoy, dopo la morte prematura del padre biologico. In giovinezza Prigozhin aspirava a diventare uno sciatore di fondo professionista. Il suo patrigno era un istruttore di questo sport e lo allenò, ma Prigozhin non riuscì mai ad emergere. Nel 1977 si diplomò presso un prestigioso collegio di atletica leggera. Nel 1979, il diciottenne Prigozhin fu sorpreso a rubare e venne condannato con pena sospesa. Nel 1981 venne condannato a dodici anni di reclusione per rapina, aggressione e avviamento di minori alla prostituzione. Nel 1988 venne graziato e usciì di galera nel 1990.

Yevgeny Prigozhin il cuoco di Putin

Al suo rilascio aprì un chiosco di hot dog insieme al patrigno. Dagli hot dog, anno dopo anno, riuscì a emanciparsi dalla miseria fino a diventare proprietario di ristoranti di lusso.

Prigozhin e Putin si conobbero negli Anni ’90. Prigozhin, già diventato ricco con ristorazione e catering, divenne un vero e proprio oligarca vincendo lucrosi contratti di ristorazione con il Cremlino. Da qui il suo soprannome di “chef di Putin”. Una curiosità: nel 2006 Prigozhin si occupò di servire la cena anche al presidente americano in visita George W. Bush. Putin ha ulteriormente spinto la carriera di Prigozhin, garantendogli ricchi contratti con le mense scolastiche russe con vantaggiosi prestiti da parte dello Stato.

La trasformazione di Prigozhin in sanguinario signore della guerra è avvenuta nel 2013. I mercenari hanno debuttato nel 2014 nell’Ucraina orientale quando è emerso il movimento separatista filorusso.

Cosa è la compagnia Wagner

Prigozhin ha radunato disperati, ex militari ed ex galeotti e ha fondato un esercito privato al quale sono state affidate le missioni sporche per conto della Russia. Nelle zone calde in cui gli osservatori internazionali avrebbero criticato il dispiegamento dell’esercito regolare, Putin inviava la Wagner. La Wagner è stata ribattezzata “la legione segreta di Putin” o “la brigata delle tenebre”. Prigozhin ha cominciato a sostenere le cause russe con la violenza in tutto il mondo, in particolare in Repubblica Centrafricana, Sudan, Libia, Mozambico, Ucraina e Siria. Nel corso degli anni la Wagner ha collezionato una interminabile serie di segnalazioni per presunte violazioni dei diritti umani.

Nel 2016 Yevgeny Prigozhin è stato associato alla cosiddetta fabbrica di troll, la società informatica russa il cui scopo era influenzare le elezioni americane a colpi di fake news.

Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina il 24 febbraio 2022 la Wagner è stata inviata al fronte e ha martellato in particolare Soledar e Bakhmut. Lì i mercenari si sono distinti per professionalità e brutalità: l’esercito regolare russo era disorganizzato e male armato, la Wagner invece funzionava come un orologio. Ed è proprio l’andamento della guerra in Ucraina che ha incrinato irreparabilmente il rapporto fra Prigozhin e Putin. Per mesi il papà della Wagner ha criticato il Cremlino accusandolo di insipienza e disorganizzazione. Qualche settimana prima del colpo di stato Prigozhin ha criticato il Cremlino via social per il mancato supporto alla Wagner nell’assedio di Bakhmut, teatro di guerra costato un alto numero di morti alla compagnia di mercenari.

Cosa ne sarà di Putin e della sua nemesi Prigozhin lo si scoprirà con lo scorrere del tempo.