Il leader della Corea del Nord Kim Jong-un ha intenzione di recarsi in Russia questo mese per incontrare il presidente Vladimir Putin. Lo ha dichiarato un funzionario americano alla CBS. Pare che i due leader discuteranno della possibilità che la Corea del Nord fornisca armi a Mosca per sostenere la sua guerra in Ucraina. in cambio, il Cremlino potrebbe finanziare il piano nucleare di Kim.
Perché l’accordo Russia – Corea del Nord preoccupa
Non è chiaro dove si terranno i colloqui tra Putin e Kim Jong-un, ma le preoccupazioni sul fatto che il Cremlino possa o voglia ricorrere alle armi nucleari stanno di nuovo allarmando molti. Sia Washington che Seul stanno analizzando con attenzione ciò che la Corea del Nord otterrebbe da questo accordo, sapendo già che una maggiore cooperazione militare tra i due paesi in Asia potrebbe rimescolare gli equilibri.
La CNN ha chiesto un commento all’ambasciata russa a Washington. Il Cremlino ha rifiutato di commentare la situazione. “Non abbiamo nulla da dire sull’argomento”, ha detto martedì ai giornalisti il portavoce Dmitry Peskov durante una chiamata. Riguardo all’incontro non ci sono stati commenti immediati nemmeno da parte della Corea del Nord.
Un altro timore è che la Russia possa fornire armi alla Corea del Nord in futuro, nel momento in cui Pyongyang ne ha più bisogno. Ancora più preoccupante è il fatto che Kim Jong Un potrebbe chiedere a Putin di fornirgli tecnologie o conoscenze avanzate in materia di armi, per aiutarlo a fare passi avanti nel suo programma di armi nucleari.
Sia Pyongyang che Mosca hanno precedentemente negato che il Nord stia fornendo alla Russia armi da utilizzare nella guerra in Ucraina. Ma è ormai un dato di fatto che la Russia abbia ora bisogno di armi tanto quanto la Corea del Nord, affamata e sanzionata, abbia bisogno di denaro e cibo.
Resta però il dubbio sull’incontro
Non è ancora stato confermato l’incontro tra Kim e Putin. Il leader nordcoreano, va detto, non lascia la Corea del Nord spesso o alla leggera. È paranoico riguardo alla sua sicurezza e considera i viaggi all’estero pieni di pericoli. Per i suoi ultimi viaggi internazionali – ad Hanoi per incontrare Donald Trump nel febbraio 2019 e per incontrare Putin a Vladivostok nell’aprile 2019 – ha viaggiato su un treno blindato. Il viaggio ad Hanoi è durato due lunghi giorni attraverso la Cina.
Non sappiamo se l’intenzione dei due leader fosse quella di mantenere segreto questo loro incontro, finalizzato appunto a una nuova collaborazione, tuttavia è possibile che gli Stati Uniti, rendendo pubblica la notizia, stiano provando a intimorire Kim (che così non si muoverebbe più in incognito) e quindi a ostacolare sia l’incontro che il potenziale accordo sulle armi.
Già in passato la strategia statunitense contro l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è stata quella di rilasciare informazioni di intelligence per cercare di impedire la conclusione di accordi. La Corea del Nord e la Russia hanno finora negato ogni intenzione di voler commerciare armi, probabilmente perché nessuno dei due probabilmente vuole che questo accordo diventi un affare pubblico. Insomma, non è escluso che lo stiano già facendo sottobanco.
C’è un’altra teoria, infatti, che sostiene che il primo incontro sia già avvenuto. Il portavoce della Casa Bianca per la sicurezza nazionale, John Kirby, ha infatti dichiarato il 30 agosto che gli Stati Uniti erano preoccupati per l’avanzamento dei negoziati sugli armamenti, poiché – come riporta l’agenzia Reuters citando il Times – in un raro viaggio all’estero, Kim avrebbe viaggiato da Pyongyang, probabilmente su un treno blindato, a Vladivostok, sulla costa pacifica della Russia, dove avrebbe incontrato Putin.
Mentre si trovavano a Vladivostok, una città portuale non lontana dalla Corea del Nord, i due leader avrebbero discusso dell’invio da parte di Kim di proiettili di artiglieria e missili anticarro alla Russia in cambio della tecnologia avanzata di Mosca per satelliti e sottomarini a propulsione nucleare.
Dopo la visita di Shoigu a luglio, una seconda delegazione di funzionari russi avrebbe visitato Pyongyang per ulteriori discussioni su un potenziale accordo, mentre Putin e Kim si sarebbero scambiati lettere “impegnandosi ad aumentare la loro cooperazione bilaterale”, ha detto ai giornalisti la settimana scorsa il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale.
“In base a questi potenziali accordi, la Russia riceverebbe quantità significative e molteplici tipi di munizioni dalla RPDC, che l’esercito russo prevede di utilizzare in Ucraina”, ha affermato.