La Procura di Roma sta indagando su un caso di corruzione tra privati che coinvolgerebbe due dirigenti di Tim e Ntt Data Italia. Questa mattina, la Guardia di Finanza ha effettuato perquisizioni negli uffici e nelle abitazioni dei dirigenti delle due aziende. Tim ha confermato che gli agenti si sono recati presso la sede per ispezionare l’ufficio di un suo dirigente, dichiarando: “La società collaborerà con gli inquirenti per ricostruire eventuali responsabilità a danno del Gruppo”.
I motivi della perquisizione
L’ipotesi di reato in corso è la corruzione tra privati. Le perquisizioni sono state effettuate nelle abitazioni degli indagati e in alcuni uffici delle società, dove sono stati acquisiti documenti e prove.
“Tim conferma che nel corso della mattina di oggi la Guardia di Finanza ha dato esecuzione a un decreto di perquisizione presso l’ufficio di un proprio dirigente per l’ipotesi di corruzione tra privati – conferma in una nota l’azienda – La società collaborerà con gli inquirenti anche per ricostruire eventuali responsabilità a danno del Gruppo”. E il titolo Tim crolla a Piazza Affari dopo la notizia; prima ha aperto in calo di oltre il 2%, per poi accelerare al ribasso e cedendo oltre il 3% intorno a 0,24 euro
Ntt Data continua a essere al centro delle cronache: è la stessa azienda per cui lavorava, prima dell’arresto, l’hacker Carmelo Miano. Solo una settimana fa, era toccato a Sogei, la società partecipata dal ministero dell’Economia, finita nel mirino dei magistrati per le tangenti percepite dal direttore generale Paolino Iorio.
Le due aziende
Precedentemente conosciuta come Telecom Italia, Tim si è affermata come una delle principali aziende nel settore delle telecomunicazioni in Italia. La sua importanza nel panorama nazionale è sottolineata dalla partecipazione del ministero dell’Economia, che detiene una quota attraverso Cassa Depositi e Prestiti, possedendo il 9,8% del capitale dell’azienda. Attualmente, l’amministratore delegato del gruppo è Pietro Labriola.
Ntt Data è invece una multinazionale con sede a Tokyo, riconosciuta a livello globale per la sua specializzazione in consulenza, cybersecurity e integrazione di sistemi. L’acronimo Ntt sta per Nippon Telegraph and Telephone, un gruppo che ha una lunga storia nel settore delle telecomunicazioni. Presente in Italia dal 2011, in breve tempo è riuscita a consolidare la sua posizione nel mercato, attualmente contando circa 5mila dipendenti. Da aprile, la leadership dell’azienda è affidata a Ludovico Diaz.
Slitta l’udienza contro Vivendi
Intanto la giornata per Tim si era aperta con il posticipo al 14 novembre della seconda udienza della causa civile intentata da Vivendi contro il colosso delle telecomunicazioni riguardo alla decisione di vendere la rete fissa di accesso, rispetto al 5 novembre precedentemente indicato. La cessione della rete dell’ex monopolista al consorzio guidato da KKR è stata completata lo scorso luglio.
Vivendi, che detiene una quota del 24% del capitale di Tim, ha contestato la decisione del consiglio di amministrazione di procedere con la vendita senza convocare un’assemblea dei soci. Nella stessa giornata del 14 novembre, è prevista anche la presentazione dei risultati finanziari del gruppo per il terzo trimestre del 2024 alla comunità finanziaria.