I treni francesi Tgv sfidano Frecciarossa e Italo, criticità nelle tratte più trafficate?

Il Tgv, il treno ad alta velocità della francese Sncf, sarà disponibile dal 2027 nelle maggiori città della rete italiana, aumentando la concorrenza nel settore ferroviario

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 14 Marzo 2025 14:01

Sncf, la compagnia ferroviaria francese, è pronta a sfidare Italo e Trenitalia sull’alta velocità italiana. A partire dal 2027, l’azienda fornirà un servizio di trasporto con i suoi Tgv a due piani che farà diretta concorrenza alle altre compagnie del Paese. Una risposta all’arrivo dei Frecciarossa in Francia, sulla tratta tra Lione e Parigi, ma con partenza da Milano.

Continua ad aumentare quindi la concorrenza sulle rotaie italiane. Nei prossimi anni anche Arenaways, azienda privata italo-spagnola che per il momento si sta limitando a operare su linee abbandonate da Trenitalia, potrebbe arrivare sulla rete nazionale, con un servizio Intercity. Nel frattempo però l’infrastruttura ferroviaria continua a guastarsi, anche a causa dell’altissimo numero di treni.

Il Tgv arriva in Italia

Sncf ha firmato un accordo della durata di 15 anni e valido dal 2027 con Rfi, l’azienda del gruppo Ferrovie dello Stato che gestisce la rete italiana. Fino al 2042 quindi, la società francese avrà il diritto di offrire un servizio ad alta velocità nel mercato italiano. Il treno scelto per queste corse è il nuovo Tgv-M, prodotto da Alstom.

A differenza degli altri treni ad alta velocità italiani, Italo e Frecciarossa, il Tgv francese è tradizionalmente a due piani, come molti convogli regionali che viaggiano nel nostro Paese. Percorre già un tratto di ferrovia italiana, per arrivare da Parigi e Lione fino a Milano, la stessa tratta che percorrono i Frecciarossa di Trenitalia.

L’offerta di Sncf

Dal 2027 però le operazioni di Sncf in Italia si espanderanno e andranno a toccare tutte le maggiori città italiane collegate dalle linee ad alta velocità:

  • Torino;
  • Milano;
  • Brescia;
  • Verona;
  • Padova;
  • Venezia;
  • Bologna;
  • Firenze;
  • Roma;
  • Napoli.

Se lo sviluppo delle infrastrutture lo consentirà, la compagnia francese potrebbe spingersi anche più a sud, toccando le regioni che dovrebbero essere raggiunte nei prossimi anni dall’alta velocità.

La concorrenza sulle ferrovie italiane

Con l’aggiunta di Sncf, dal 2027 saranno quattro le aziende che opereranno sulle reti ferroviarie nazionali italiane. Al momento le aziende che hanno autorizzazioni a operare a livello nazionale sono infatti tre:

  • Trenitalia, la più grande, controlla buona parte del trasporto regionale, anche attraverso le sue partecipate Trenord e Tper, tutto il servizio Intercity e i treni ad alta velocità Frecciarossa;
  • Italo, che si occupa esclusivamente di servizi ad alta velocità;
  • Arenaways, che ha esordito all’inizio del 2025 su alcune linee abbandonate da Trenitalia in Piemonte, ma che ha già manifestato interesse per operare il servizio Intercity.

I guasti alla rete ferroviaria italiana

La concorrenza ha portato a un abbassamento dei prezzi, specialmente nell’alta velocità, in Italia. Sulla rete ferroviaria non sono mai circolati così tanti treni e il loro numero aumenterà di continuo con l’arrivo di Sncf e l’espansione delle operazioni di Arenaways. Questa abbondanza, unita ai cantieri del Pnrr sta però creando seri problemi.

Nel 2024 si sono susseguiti una serie di guasti che hanno causato disagi anche importanti sulle principali tratte ferroviarie italiane. La rete italiana è troppo poco estesa per il numero di treni che la percorrono. Il completamento, entro il 2026, dei cantieri del Pnrr dovrebbe aiutare a risolvere in parte la situazione, ma diverse tratte rimangono critiche.