Siti illegali oscurati, doppio blitz Nas e Guardia di Finanza

Diversi siti illegali, tra cui un e-commerce, sono stati oscurati da Nas e Guardia di Finanzia. Il doppio blitz ha portato anche a diversi arresti e sequestri

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Diversi siti illegali, tra cui un e-commerce, sono stati oscurati da Nas e Guardia di Finanzia. Il doppio blitz ha portato anche a diversi sequestri di prodotti nocivi alla salute venduti su internet.

Medicinali venduti online sequestrati, conclusa l’operazione “SHIELD IV”

I Carabinieri del NAS hanno concluso “SHIELD IV”, l’operazione internazionale “Safe Health Implementation, Enforcement and Legal Development”, finalizzata alla tutela della salute e al contrasto della criminalità farmaceutica.

All’operazione hanno aderito 28 Paesi (19 stati membri dell’UE e 9 paesi terzi), unitamente all’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF), l’Ufficio dell’UE per la proprietà intellettuale (EUIPO) che ha offerto sostegno finanziario, Frontex, l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) e l’Organizzazione Mondiale delle Dogane.

L’azione congiunta ha affrontato in maniera globale il fenomeno del cd. pharma crime, inteso come contraffazione, disvio dalla catena legale di approvvigionamento, furti e traffico illecito, mediante lo svolgimento di azioni mirate in materia di doping, medicinali, principi attivi farmacologici anche ad effetto stupefacente, con un focus sulle nuove sostanze psicoattive e integratori alimentari.

Particolare attenzione è stata dedicata al cyber patrolling del mercato on-line, che rappresenta come noto un fenomeno in crescita esponenziale favorito dall’anonimato della rete e dalle opportunità di speculazione offerte dai differenziali normativi nelle legislazioni di settore dei diversi Paesi.

79 i siti oscurati

Nell’ambito di “SHIELD IV”, l’attività del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha consentito di individuare e “oscurare”, su provvedimento del Ministero della Salute, 79 siti internet tutti con server ubicati all’estero.

Medesima attenzione è stata rivolta alla salute degli sportivi – professionisti e amatoriali – nel cui ambito sono stati sottoposti a controllo 783 atleti (758 a margine di gare e 25 fuori gara), 79 dei quali sono risultati positivi.

L’attività è stata condotta in collaborazione con NADO-ITALIA, organo nazionale responsabile in materia di adozione delle norme sportive anti-doping.

Da segnalare, al riguardo, oltre ai numerosi controlli e sequestri condotti congiuntamente in relazione all’illecita importazione dall’estero di medicinali sprovvisti di autorizzazione all’immissione in commercio, la recente operazione che nel mese di maggio 2023, in provincia di Salerno, ha portato al sequestro di un laboratorio clandestino al cui interno venivano prodotte sostanze anabolizzanti e dopanti.

Complessivamente l’Operazione “SHIELD IV”, condotta nei Paesi aderenti, ha permesso di smantellare 52 gruppi criminali, sequestrare migliaia di medicinali, materie prime e prodotti dopanti di vario genere, per un totale di oltre 13 milioni di unità, in varie forme farmaceutiche per un valore commerciale di 64 milioni di Euro.

In Italia sono stati sequestrati 4 laboratori clandestini e l’attività amministrativa è consistita nell’esecuzione di 3.935 ispezioni. L’attività antidoping si è, invece, concretizzata in circa 8.000 controlli ad atleti. Al termine delle operazioni 296 persone sono state tratte in arresto e 988 sono state deferite a vario titolo alle Autorità Giudiziarie nazionali per un totale di 1.284.

Significativo è stato il contributo fornito all’Operazione a livello nazionale da parte della Specialità, nel quale i Carabinieri NAS hanno condotto 133 attività ispettive e di polizia giudiziaria, con l’avvio di 82 tra procedimenti giudiziari e amministrativi, che hanno portato all’esecuzione di complessivi 5 arresti e 126 deferimenti alle competenti Autorità giudiziarie.

Ingenti i sequestri di medicinali e di sostanze dopanti di diverse tipologie, d’integratori nonché di dispositivi medici e di prodotti di vario genere anche collegati al trattamento del COVID-19: oltre 130.000 confezioni e circa 310.000 unità in diverse forme farmaceutiche, contenenti principi attivi a varia indicazione terapeutica, principalmente riconducibili ad anabolizzanti, antibiotici, antinfiammatori, disfunzione erettile e vantanti proprietà per la cura del Coronavirus. Inoltre, l’efficace collaborazione dei Reparti impiegati a permesso di individuare e sequestrare 2 laboratori clandestini nei quali sono stati sequestrati 400 kg. di sostante e principi attivi anabolizzanti, 20 kg. di precursori della droga e di sostanze dopanti, 300 kg. di eccipienti correlati alla produzione di anabolizzanti. Il valore commerciale di tutti i sequestri raggiunge la cifra di circa 9 milioni di euro.

Bloccato sito di contrabbando sigarette elettroniche online

Non solo prodotti venduti come farmaci, contestualmente al blitz dei Nas infatti la Guardia di Finanza ha portato a termine un’altra operazione che ha permesso di individuare un sito e-commerce specializzato nella vendita di sigarette elettroniche di contrabbando altamente nocive per la salute.

Nel corso di un’attività finalizzata a reprimere il contrabbando di prodotti da fumo, i finanzieri del Comando Provinciale di Varese hanno sottoposto a sequestro prodotti per un valore sul mercato pari a oltre 1 milione e mezzo di euro.

L’indagine è stata avviata con il sequestro di un plico contenente e-cig del tipo “puff” di provenienza cinese acquistabili da un noto portale online. Successivamente, è stata ricostruita la filiera attraverso l’analisi della documentazione fornita dalle società di spedizione e da sopralluoghi effettuati, monitorando tutti i plichi spediti all’indirizzo indicato quale mittente.

Pertanto, una volta individuata l’ubicazione del magazzino di deposito dei predetti prodotti, sito in provincia di Monza-Brianza e abilmente mascherato dall’indicazione di un diverso recapito, i Finanzieri della Compagnia di Gallarate hanno proceduto alla perquisizione, su delega della Procura della Repubblica di Busto Arsizio, e hanno sottoposto a sequestro l’ingente quantitativo di sigarette elettroniche rinvenute, pari a circa 140.000 (con un contenuto di liquido rispettivamente di: 5 ml; 8 ml; 10 ml; 18 ml; 20 ml e 22 ml) per un peso complessivo di 12 tonnellate, considerate in contrabbando dei tributi quali: dazio doganale comunitario, Iva e imposta di consumo per un importo complessivamente evaso pari a circa 500.000 euro.

Le confezioni contenenti le sigarette non sono risultate conformi alla normativa comunitaria e nazionale che prescrive di ben evidenziare la nocività del prodotto e la realizzazione di un packaging che non ne invogli il consumo. In particolare, ciascuna confezione unitaria di un prodotto del tabacco e l’eventuale imballaggio esterno devono recare le avvertenze relative alla salute, devono coprire tutta la superficie della confezione e debbono essere pienamente visibili. Nel caso di specie, invece, le confezioni non riportavano alcuna indicazione di questo tipo ed erano realizzate con colori e disegni accattivanti tali da non far percepire la pericolosità del prodotto.

In relazione al predetto traffico illecito, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria bustocca tre soggetti di nazionalità cinese responsabili dei reati di contrabbando aggravato dalla transnazionalità e di immissione in consumo di prodotti pericolosi.

Successivamente, considerata l’assenza di documentazione legata alla produzione e importazione, si è proceduto ad analizzare il liquido contenuto all’interno delle sigarette elettroniche, per il tramite del laboratorio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Milano.

Cosa rischia ora chi ha acquistato le sigarette di contrabbando

Chi ha acquistato le sigarette elettroniche di contrabbando, oltre ad aver esposto la propria salute a potenziali danni e rischi, potrebbe dover presto fare i conti con le autorità.

Dopo il sequestro da parte delle Fiamma Gialle, infatti, all’esito delle analisi di laboratorio, sono emerse numerose criticità legate agli effetti sulla salute umana. In particolare, è stata evidenziata la quantità di liquido da fumo ben al disopra dei 2 ml previsti dalla normativa vigente. Infatti, tutti i campioni sono risultati oltre il limite consentito e, in uno dei campioni, pari a 11,5 ml.

Anche per quanto riguarda la quantità di nicotina individuata all’interno, pari a massimo 20 mg/ml tollerati dalla legge, è stata individuata una concentrazione di gran lunga superiore in numerosi campioni, in un caso pari a oltre 90 mg/ml.

Sono stati altresì individuati, all’interno del liquido da inalazione, metalli pesanti quali: piombo, cadmio, arsenico, zinco e nichel, in quantità anche molto elevate.

Inoltre, nel corso dell’attività, è stato acquisito l’elenco dettagliato di tutti gli acquirenti, circa 1.500 di cui numerosi giovanissimi, le cui posizioni saranno vagliate dai Reparti competenti interessati. In particolare, sono passibili di sanzione amministrativa anche tutti i clienti all’atto dell’acquisto a seconda del quantitativo, per un importo di un minimo di 5.000 euro fino ad un massimo di 50.000 euro. Invece per acquisti superiori ai 10 kg si incorre nel reato di contrabbando.