Nei giorni scorsi, un’operazione congiunta tra la Guardia di Finanza di Bologna e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha portato al sequestro di oltre 500 chilogrammi di cosmetici e farmaci illegali presso l’aeroporto internazionale “Guglielmo Marconi”.
L’azione ha coinvolto undici passeggeri provenienti da diverse nazioni, tra cui Nigeria, Afghanistan, Guinea, Mali, Ghana e Cina, che tentavano di introdurre clandestinamente oltre 11.000 prodotti non autorizzati sul territorio italiano.
Il maxi sequestro
L’intervento delle autorità è stato scaturito da una serie di controlli mirati sulle persone e sui bagagli in arrivo da Paesi non comunitari, con l’obiettivo di contrastare il traffico illecito di merci, soprattutto quelle a rischio per la salute pubblica.
Così facendo, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza di Bologna hanno individuato e fermato undici individui che cercavano di eludere la normativa italiana introducendo cosmetici e farmaci senza le necessarie autorizzazioni da parte dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco).
L’operazione rientra nel quadro di un più ampio piano di intensificazione dei controlli in materia di sicurezza prodotti, condotto dalla Guardia di Finanza in sinergia con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in virtù del protocollo d’intesa siglato il 03 aprile 2023, al fine di preservare il mercato dalla diffusione di merce non conforme agli standard di sicurezza imposti dalla normativa nazionale ed europea e, quindi, potenzialmente pericolosa e nociva per la salute dei cittadini.
I prodotti sequestrati
Tra i prodotti sequestrati all’aeroporto di Bologna, oltre a cosmetici di vario genere, sono stati rinvenuti farmaci antidolorifici e antibiotici. Si tratta di prodotti che, se non autorizzati e non certificati, rappresentano un grave rischio per la salute dei consumatori.
Secondo quanto riportato, i farmaci coinvolti nel maxi sequestro possono essere alterati o contenere principi attivi in dosi non conformi alle normative italiane ed europee. Per questo motivo, si tratta di prodotti che possono mettere a serio rischio la salute degli utilizzatori.
I responsabili sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per violazione del D.lgs. 204/2015 e del D.lgs. 219/2006, che disciplinano commercio e l’introduzione di farmaci e cosmetici sul territorio italiano, stabiliscono rigorosi standard di sicurezza e regolano l’autorizzazione e la commercializzazione di tali prodotti, al fine di proteggere la salute dei cittadini.
Cosa rischiano i responsabili
I responsabili sono stati denunciati e rischiano di essere incriminati per illecita commercializzazione e introduzione di farmaci e cosmetici sul territorio italiano. Come previsto dal D.lgs. 204/2015 e dal D.lgs. 219/2006, le violazioni di queste normative comportano diverse conseguenze legali.
Oltre al sequestro di tutti i prodotti rinvenuti, che implica la confisca e la distruzione di cosmetici e farmaci non autorizzati per prevenire la loro immissione sul mercato, è stato avviato un procedimento penale nei loro confronti che può portare alla pena detentiva.
La durata della pena varia in base alla gravità del reato e alla quantità di merce introdotta illegalmente. Nei casi più gravi, le pene possono essere particolarmente elevate. Inoltre, sono previste anche multe significative, commisurate al valore della merce sequestrata e alla gravità delle violazioni commesse.
Infine, i responsabili di tali traffici illegali dovranno rispondere dell’accusa di aver messo in pericolo la salute dei cittadini. Con tutto quello che a livello penale e normativo questa accusa comporta.