Qualità della vita, Italia spaccata: meglio le metropoli ma arranca il Sud

Due velocità, ancora una volta, con il Meridione ben dietro alle Regioni del Nord-Est: conferme in vetta e in coda

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

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Come si vive in Italia? Tutto dipende dalla Regione si residenza, come evidenziato dal nuovo rapporto sulla Qualità della vita 2025 de Il Sole 24 Ore. Il nostro Paese non si smentisce, confermando la sua ben nota doppia velocità.

In testa alla graduatoria troviamo infatti le province del Nord-Est, ancora una volta. Il Mezzogiorno, invece, è stabilmente sul fondo. Un chiaro messaggio per famiglie e imprese che, al netto di incentivi e fondi europei, non lascia intravedere un’inversione di rotta nel prossimo futuro. Qualità della vita più alta equivale a servizi che funzionano meglio e, in generale, un’economia che corre di più.

Dove si vive meglio in Italia, il podio

Qualcosa è cambiato nella zona alta della classifica, ma non di molto. A contendersi il primato per qualità della vita in Italia sono ancora le province del Trentino-Alto Adige. Stavolta il titolo è stato assegnato a Trento, con Bolzano al secondo posto.

Una conferma decisamente attesa, tenendo conto di come il territorio vanti ormai da anni risultati eccellenti nei vari indici tematici:

  • sport;
  • ambiente;
  • servizi.

Una costanza invidiabile in oltre tre decenni di indagini. I cittadini della Regione si dichiarano tra i più soddisfatti d’Italia. Siamo infatti ben oltre la media nazionale per livelli di benessere materiale e di salute. Indicatori del Bes Istat alla mano, il Trentino-Alto Adige batte il resto del Paese in più della metà delle voci (longevità e sicurezza comprese).

Il podio è completato poi da Udine, che arretra un po’ dopo il successo tra le 107 province ottenuto nel 2023. A perorare la causa è soprattutto il risultato ottenuto alla voce “ambiente e servizi”.

Come si vive nelle metropoli

Va da sé che vivere nella provincia di Trento e in una metropoli come Milano abbia delle ovvie differenze. Basti pensare al grado popolosità. Si può parlare però di realtà metropolitane in risalita. Trovano infatti spazio di fianco a province di dimensioni medio-piccole, come Bergamo, Treviso, Padova e Parma.

Bologna sale al quarto posto, mentre Milano si è confermata in zona alta, migliorando il proprio piazzamento: dal 12° all’8° posto. Nel complesso si può parlare di un generale miglioramento delle performance delle città metropolitane. Ogni regola ha però le proprie eccezioni: calo per Bari e Catania rispetto al 2024, mentre Firenze e Messina restano stabili.

Sorprendente, a dir poco, il balzo di Roma, che ora è a metà classifica (46esima) dopo un avanzamento di 13 posizioni. Guardando al Sud, la prima grande città che rintracciamo scorrendo la classifica è Cagliari (39esima). Provincia in crescita, a differenza di Bari (67esima), che ha perso due posizioni.

Fluttuazioni, quelle registrate, che hanno ovviamente un diretto riscontro nello stile di vita quotidiano dei cittadini. Un arretramento corrisponde, ad esempio, a un peggioramento della mobilità, così come a una diminuzione delle opportunità lavorative. Come detto, però, il trend appare positivo, anche se tutt’altro che eccellente.

Cosa vuol dire vivere al Sud

La lunga coda della classifica vede ancora una volta quasi esclusivamente province del Sud. Basti pensare che le ultime 22 posizioni sono tutte del Mezzogiorno. Una frattura geografica evidente e allarmante, che ormai resiste da ben 36 edizioni. Ecco cosa grava in particolare su queste realtà, penalizzate nonostante un clima generalmente favorevole, un costo della vita più basso e una demografia più dinamica:

  • carenza di servizi;
  • carenza di infrastrutture;
  • carenza di lavoro di qualità.

Qualità della vita per le donne

Non solo una classifica generale ma anche una specifica dedicata alla qualità della vita per le donne. Come vivono in Italia? Un approccio specifico decisamente necessario, considerando la l’ampia disparità economica registrata nel nostro Paese e le disastrose e devastanti dinamiche sociali.

Con un indice che combina 14 indicatori, dal tasso di occupazione al gender pay gap, è stato stabilito che Siena è la miglior provincia in tale ambito. A seguire Firenze e Perugia. Qui le donne trovano più lavoro e, in generale, più spazio nelle imprese e nelle amministrazioni locali. Si registra, inoltre, una maggiore tutela del reddito. Fanalino di coda? Crotone.

Economia e natalità

Oltre a una crescita di alcune metropoli, si evidenzia anche qualche segnale positivo sotto l’aspetto economico. Le retribuzioni dei lavoratori dipendenti sono infatti salite di circa 700 euro in un anno (picchi isolati vicini a 2.000 euro, in province come Milano).

Anche sotto questo aspetto, però, è doveroso parlare di due velocità. In realtà come Vibo Valentia, ad esempio, gli stipendi arretrano. Notizia positiva: diminuito del 7,5% il numero di famiglie più povere. Peccato però che ciò dipenda dall’Assegno unico. Al tempo stesso sono in aumento le denunce per abitante, chiaro segnale di criminalità in aumento e tensioni sociali diffuse.

Sul piano strutturale, l’Italia resta un Paese per vecchi. Cala ancora la natalità e l’attuale modello di welfare viene ancora una volta messo in estremo dubbio dal rapporto tra anziani e giovani. Qualche segnale di futuro arriva però dalla transizione energetica: cresce, seppur lentamente, l’uso di rinnovabili e la densità di impianti fotovoltaici fa registrare un vero balzo in avanti.

Classifica completa

Posizione Variazione ’25/’24 Provincia Punteggi Oro Argento Bronzo
1 +1 Trento 648,71 3 3 9
2 +1 Bolzano 633,03 5 10 4
3 +3 Udine 613,67 1 1
4 +5 Bologna 612,42 5 1 1
5 -4 Bergamo 612,13 1
6 +18 Treviso 610,04
7 / Verona 609,15
8 +4 Milano 609,09 2 5
9 +9 Padova 608,28
10 +16 Parma 607,23 2 4
11 +2 Forlì-Cesena 607,07
12 +9 Modena 605,32 1
13 +4 Aosta 604,97 3 2 2
14 -9 Cremona 603,41
15 -1 Lecco 603,10
16 -12 Monza-Brianza 602,73
17 +2 Trieste 602,46 3 1 2
18 -10 Vicenza 602,39
19 +8 Ravenna 601,34 1 1
20 +8 Reggio Emilia 600,12 1 2
21 -6 Siena 599,61 2 1
22 -12 Ascoli Piceno 599,09
23 +7 Sondrio 599,05 2 2 4
24 -8 Pordenone 598,32
25 -14 Como 597,47
26 -1 Macerata 596,19
27 +10 Cuneo 595,81
28 -8 Brescia 593,05
29 +5 Pisa 589,92
30 +5 Ancona 588,29
31 +7 Pesaro e Urbino 587,76
32 +1 Piacenza 587,32 1 1 1
33 +12 Belluno 586,79 2 2 5
34 -11 Mantova 585,21
35 +4 Gorizia 584,17 1 4
36 / Firenze 583,49 1 1
37 +3 Perugia 575,55
38 -7 Prato 571,41
39 +5 Cagliari 567,87
40 +15 Pescara 565,47
41 -19 Varese 562,68
42 +10 La Spezia 558,40
43 +11 Genova 556,58
44 -3 Arezzo 556,25 1
45 -13 Novara 550,68
46 +13 Roma 549,24
47 / Fermo 548,65
48 / Terni 548,16
49 +13 Livorno 548,10
50 -21 Lodi 547,52
51 -9 Rimini 546,37
52 -1 Ferrara 545,31
53 -7 Venezia 541,91
54 -5 Asti 541,62
55 -5 Biella 540,79
56 -13 Pavia 538,68
57 +1 Torino 538,29
58 +10 Lucca 537,64
59 -3 Grosseto 537,16
60 +3 Vercelli 533,14
61 -1 Verbano-Cusio-Ossola 531,61
62 +9 Chieti 531,60
63 -10 Rovigo 526,85
64 +6 Massa-Carrara 526,22
65 +4 Savona 525,57
66 -5 Pistoia 523,54
67 -2 Bari 523,26
68 -11 Teramo 515,87
69 -2 L’Aquila 514,99
70 -6 Alessandria 514,85
71 -5 Viterbo 514,22
72 +3 Oristano 509,15
73 +7 Campobasso 502,86
74 +4 Sassari 499,65
75 -1 Rieti 496,21
76 / Benevento 492,40
77 -4 Avellino 491,44
78 +9 Nuoro 490,43
79 +5 Matera 485,38
80 -1 Imperia 480,38
81 -9 Lecce 479,14
82 -1 Ragusa 478,60
83 -6 Latina 478,37
84 +4 Potenza 476,94
85 -3 Frosinone 476,25
86 / Barletta-Andria-Trani 467,44
87 +10 Enna 461,26
88 +1 Brindisi 459,47
89 +6 Isernia 458,64 1
90 +2 Salerno 458,31
91 / Messina 457,39
92 -2 Catanzaro 455,72
93 -8 Trapani 454,11
94 -1 Sud Sardegna 451,73
95 +1 Agrigento 449,68
96 -13 Catania 448,59
97 +3 Palermo 437,87
98 +1 Foggia 429,48
99 -5 Taranto 420,70
100 +2 Cosenza 419,19
101 / Caserta 416,93
102 +1 Vibo Valentia 412,01
103 -5 Caltanissetta 411,49
104 +2 Napoli 411,41
105 / Crotone 408,48
106 -2 Siracusa 405,37
107 / Reggio Calabria 394,85