Il Mose di Venezia ha completato il centesimo sollevamento, consolidandosi come un’infrastruttura cruciale per la difesa della città contro l’acqua alta. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) ha riferito che, in cinque anni, il sistema ha prevenuto danni per un valore superiore a 2,6 miliardi di euro.
Indice
Come funziona il Mose di Venezia
Il sollevamento di ieri mattina, il centesimo dal 3 ottobre 2020, è stato in realtà un’attività modesta rispetto ai giorni da leone del sistema idraulico. Il meccanismo è rimasto in funzione in laguna solo per un paio d’ore e solo parzialmente.
La schiera di paratoie è stata alzata in due delle tre bocche di porto, Lido e Chioggia, non a Malamocco, dove è rimasto aperto il varco per il traffico mercantile, in considerazione di una previsione di marea oltre il metro.
Quanto costa mettere in funzione il Mose
Ma comunque le dighe mobili hanno superato le aspettative iniziali, con costi di manutenzione destinati ad aumentare. Basti pensare che ogni utilizzo del Mose ha un costo di circa 200mila euro.
Il record di attivazioni del modulo, ben 44, si è registrato per maree dagli 80 centimetri a 1,10 metri. Un caso eccezionale si è riscontrato il 22 novembre 2022, con l’innalzamento dell’acqua oltre 1,80 metri, quando l’opera salvò il centro storico di Venezia, patrimonio Unesco, da conseguenze che potevano essere catastrofiche.
Il sistema è costituito da dighe mobili in grado di separare la laguna dal mare durante gli episodi di alta marea che superano una quota prestabilita, oltre a opere complementari progettate per ridurre i livelli delle maree più frequenti e proteggere il rialzo delle rive e delle pavimentazioni, almeno fino a 110 cm, nelle aree più basse degli insediamenti lagunari.
Manutenzione delle paratie per 2,8 milioni di euro
Ma adesso si penserà alla manutenzione del Mose, che dopo 5 anni ha bisogno che alcune delle paratie vengano sistemate. Il costo delle prime sei delle 78 totali comporterà un costo di 2,8 milioni di euro ciascuna.
Secondo il presidente dell’Autorità per la Laguna, Roberto Rossetto, il costo degli impianti rappresenterà il 40% delle spese complessive. Inoltre, il costo annuale dell’energia elettrica si aggira intorno ai 2 milioni di euro e si sta valutando l’uso dell’energia geotermica.
Come ha dichiarato ieri sera il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini:
La diga salva-Venezia è esempio di ambizione ed eccellenza italiane. Si stimano quasi 3 miliardi di euro di danni evitati grazie alle barriere mobili, un cambiamento che ha migliorato la vita di studenti, pendolari, commercianti, lavoratori e turisti. I fondi per la gestione e manutenzione del Mose si troveranno e saranno ben spesi.
La giornata di ieri ha coinciso con l’avvio ufficiale dell’Autorità per la Laguna, prevista con legge del 2020. L’urbanista Roberto Rossetto è stato nominato alla presidenza la scorsa estate, lo statuto è stato varato un mese fa e ora si passa alla piena operatività. Ha sottolineato poi il vicepremier:
Manutenzione e gestione? 60, 70, 80, 90 milioni… qualunque sia la cifra, verrà trovata. Per il Mose ne vale la pena. Loro (l’Autorità per la Laguna, ndr) ci diranno quanto serve spendere senza eccedere. Ogni alzata è ossigeno e quindi non ne faremo una questione di soldi. Il Mose è un unicum, fondamentale che ci sia.