L’estate è arrivata ma ciò non vuol dire che non si debba prestare attenzione ai cambiamenti atmosferici, anzi. Il rischio maltempo c’è sempre e lo dimostra il fatto che in ben sei regioni d’Italia sia stata lanciata l’allerta meteo gialla per temporali nella giornata di martedì 4 luglio.
Le condizioni dovrebbero peggiorare rapidamente, andando a colpire anche aree già danneggiate dai nubifragi. Importante prestare massima attenzione e non correre rischi, evitando di uscire di casa, ufficio o altre zone sicure durante i temporali. Abbiamo già avuto modo di assistere a disastri di enormi proporzioni negli ultimi mesi, quindi massima allerta. Da considerare, inoltre, come il Dipartimento di Protezione civile abbia inoltre messo sei regioni in allarme anche per rischio idrogeologico.
Allerta meteo
L’allarme maltempo colpisce nuovamente l’Italia e lo fa da nord a sud. Sono in totale sei le regioni che dovranno prestare massima attenzione, date le indicazioni della Protezione civile. Nello specifico parliamo di Trentino–Alto Adige, Lombardia, Emilia-Romagna, Abruzzo, Marche e Molise.
In alcune regioni è già piena estate e la preoccupazione per il maltempo è a dir poco minima. Ogni fine settimana le spiagge si riempiono e, generalmente parlando, non mancano turisti e locali in riva al mare anche nei giorni lavorativi.
Le abbondanti precipitazioni non sono però di colpo sparite e, purtroppo per le coltivazioni, sono irregolari e abbondanti. Tanto da poter provocare danni. Fortunatamente parlando l’allerta è gialla ma non è da escludere che la situazione possa evolversi col passare delle ore. Non a caso è stata evidenziata l’esistenza di un rischio idrogeologico, soprattutto nelle aree già danneggiate.
Il sito della Protezione civile è costantemente aggiornato e si consiglia di consultarlo per avere un quadro chiaro della situazione nella propria regione, sia martedì 4 luglio che nel resto della settimana.
Tutte le zone a rischio
Abbiamo sottolineato come siano sei le regioni in tutto a correre maggiori rischi a causa del maltempo. Di seguito, però, provvediamo a fornire un quadro più dettagliato della situazione, fornendo gli elenchi delle aree dove osservare maggior cautela.
Nell’evidenziare le zone segnalate dalla Protezione civile, è necessario fare un distinguo. Iniziamo con le aree a rischio temporali. In Abruzzo abbiamo: Bacini Tordino Vomano, Bacino dell’Aterno, Marsica, Bacino del Pescara e Bacino Alto del Sangro. In Emilia-Romagna, invece, attenzione in Pianura reggiana, Pianura modenese, Costa ferrarese, Bassa collina piacentino-parmense, Costa romagnola, Pianura reggiana di Po, Pianura bolognese, Bassa collina e pianura romagnola, Montagna bolognese, Collina bolognese, Alta collina romagnola, Montagna romagnola, Pianura piacentino-parmense e Pianura ferrarese.
Passiamo quindi alla Lombardia, con le aree: Bassa pianura centro-occidentale, Alta pianura orientale, Pianura centrale, Laghi e Prealpi Varesine, Laghi e Prealpi orientali, Lario e Prealpi occidentali, Orobie bergamasche, Bassa pianura orientale, Bassa pianura centro-orientale, Bassa pianura occidentale e Nodo Idraulico di Milano.
Marc-5, Marc-6, Marc-1, Marc-2, Marc-3 e Marc-4 nelle Marche, Frentani – Sannio – Matese e Alto Volturno – Medio Sangro in Molise e, guardando infine al Trentino-Alto Adige, a rischio la Provincia Autonoma di Bolzano.
Perché abbiamo parlato di distinguo necessario? La differenziazione è fondamentale per sottolineare come alcune zone siano maggiormente in allarme rispetto ad altre. Ai temporali si aggiunge infatti il previsto rischio idrogeologico.
Quest’ultimo comprende la Provincia Autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige e le seguenti aree dell’Abruzzo: Bacini Tordino Vomano, Bacino dell’Aterno, Marsica, Bacino del Pescara e Bacino Alto del Sangro.