Glifosato nella pasta: i risultati su 16 marche compiuti da Striscia ed il Salvagente

Il Salvagente ha condotto un test su oltre 20 pacchi di pasta per esaminare la presenza di glifosato e micotossine: i risultati

Foto di QuiFinanza

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

Pubblicato: 13 Febbraio 2019 13:20Aggiornato: 18 Dicembre 2023 14:26

La pasta, da sempre uno degli alimenti preferiti dagli italiani, da un po’ di tempo è sotto i riflettori a causa della presenza al suo interno di una sostanza nociva.

Il grano è l’ingrediente principale alla base della produzione della pasta, ma potrebbe essere contaminato da glifosato, ovvero un erbicida spesso utilizzato prima e dopo la semina. Di fatto, la sua funzione è quindi quella di pulire campi o frutteti da erbe infestanti, ma presenta alcuni “effetti collaterali”. A farne le spese è infatti lo stesso grano che tende a seccarsi prima ancora di arrivare alla fase del raccolto, ma come rivelato dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul cancro di Lione, il glifosato rappresenta a tutti gli effetti una sostanza che può portare allo sviluppo di forme tumorali.

In breve tempo la pasta contaminata da glifosato è diventata un argomento scottante che ha creato non poco scompiglio tra i consumatori che chiedevano di fare luce sulla questione, ma soprattutto pretendevano un cambio di rotta e una pasta più “pulita”.

Il Salvagente, dopo aver effettuato un test su 23 pacchi di pasta appartenenti a noti brand del settore per analizzare la presenza di glifosato e micotossine all’interno, ha pubblicato i risultati nello scorso numero di novembre intitolato “La verità sulla pasta italiana”.

L’inchiesta è stata ripresa da Striscia la Notizia grazie anche a Max Laudadio, il quale dopo aver affrontato la questione del grano importato da Canada e USA (particolarmente contaminato da glifosato), si è anche soffermato sulla decisione di alcuni pastifici di rinunciare al grano proveniente da queste zone. Nel servizio si parla anche della presenza di micotossine nella pasta e di come, paradossalmente, siano stati fissati uguali limiti di legge per i bambini con meno di tre anni e per gli adulti.

Quali sono quindi i marchi “eccellenti” e quelli che hanno invece ricevuto un giudizio scarso? Ecco l’elenco delle paste esaminate con accanto i voti assegnati, in seguito all’inchiesta compiuta da Il Salvagente e dalla quale è emerso che il grano utilizzato è diverso dal grano canadese o americano contaminato a livelli elevati:

  • Tre Mulini (Eurospin): 3;
  • Combino (Lidl): 3,5;
  • Del Verde: 4,5;
  • La Molisana integrale: 6;
  • Granoro: 6,1;
  • Coop: 6,2;
  • Divella: 6,3;
  • Barilla: 6,4;
  • Esselunga: 6,5;
  • Garofalo: 6,7;
  • Barilla 5 cereali: 6,9;
  • Barilla Bio: 7,5;
  • Buitoni: 8,7;
  • Coop Bio: 8,7;
  • De Cecco Bio: 8,8;
  • Rummo Bio integrale: 8,9;
  • Garofalo integrale: 8,9;
  • Alce nero Bio: 9.

Nella top 5 troviamo invece:

  • Rummo: 9,1;
  • La Molisana: 9,5;
  • Voiello 100% grano aureo: 9,5;
  • De Cecco integrale: 9,6;
  • De Cecco: 9,8.