Francesco Amadori, guerra e pace nella sua storica azienda

Due i casi giudiziari sollevati negli ultimi anni in relazione al colosso Amadori: ecco cosa sta avvenendo all'interno della celebre famiglia

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Le grandi aziende familiari hanno sempre, prima o poi, una fase in cui si vivono dei contrasti interni. Il colosso Amadori non fa differenza. Fondato da Francesco Amadori e suo fratello Arnaldo, il marchio è diventato leader nel settore degli allevamenti.

Per anni l’evoluzione è stata inarrestabile, ma di colpo qualcosa si è incrinato. I numeri della compagnia sono rimasti ottimi, ma i rapporti interni hanno subito uno scossone. Sui giornali si è iniziato a parlare così di una sorta di “guerra interna”.

Un licenziamento amaro

A febbraio 2023 giunge notizia di un accordo extragiudiziale raggiunto tra Francesca Amadori e l’azienda di famiglia, dalla quale era stata licenziata. Soluzione soddisfacente per entrambe le parti, si è letto in una nota dello studio legale che ha rappresentato gli interessi della donna. Il tutto utile a evitare una battaglia legale che avrebbe danneggiato tutti, economicamente e in termini d’immagine per il marchio.

A gennaio 2022 Francesca Amadori, nipote del fondatore Francesco Amadori, era stata licenziata dal suo ruolo di responsabile della comunicazione del gruppo. Decisione impugnata, sostenendo d’essere stata discriminata come donna. A ciò ha fatto fronte una richiesta di risarcimento di due milioni di euro.

Nuova lite in casa Amadori

La creatura nata dal genio di Francesco Amadori e suo fratello Arnaldo ha vissuto un 2023 decisamente travagliato. Si può parlare di una sorta di faida in famiglia, o quasi. Si è infatti scatenata una lite tra eredi per il controllo dell’azienda.

Sono scese duramente in campo le figlie di Francesco Amadori, Patrizia e Loretta. Il padre divise il pacchetto azionario della propria holding, posta al controllo del gruppo, nel momento in cui decise di fare un passo indietro. Quattro quote componevano la Francesco Spa, con 27% a testa ai figli Denis e Flavio e il 23% a testa alle figlie Patrizia e Loretta, al tempo fuori dalla gestione aziendale.

Cos’è cambiato? Nel 2022 i fratelli hanno fatto confluire le quote in una nuova società, con l’obiettivo di raggiungere la maggioranza assoluta. Una manovra che avrebbe estromesso le sorelle dall’ambito azionario.

Le due non sono rimaste a guardare, citando l’azienda al Tribunale delle imprese di Bologna. Sarà uno scontro ben più lungo di quello legato alla figura di Francesca Amadori. Sono tanti i risvolti di cui tener conto, e nel corso dei mesi si è anche vociferato che la mossa dei due fratelli fosse indirizzata alla vendita della Amadori.

Ad ogni modo i due sono stati chiamati a esibire documenti mantenuti segreti, data la scelta del giudice del Tribunale di Bologna di accogliere tutte le richieste presentate dall’avvocato Nevoni per conto delle due sorelle.

L’azienda ha però smentito con forza l’ipotesi di vendita a terzi, spiegando come ciò rappresenti “una mera strumentalizzazione della realtà”. Si ha però l’idea che quel grande sogno di Francesco Amadori sia oggi stato definitivamente spazzato via dagli interessi degli eredi. Un progetto di crescita in famiglia, basato su antichi valori, forse oggi un po’ offuscati dalle cifre e dal livello raggiunto dal colosso.