La Cassazione ha accolto il ricorso del marchio auto Lamborghini contro la decisione della Commissione dei ricorsi dell’Ufficio brevetti che concedeva alla cantante Elettra Lamborghini di utilizzare il suo nome e cognome su prodotti commerciali, nonostante il marchio di auto sia registrato.
La sentenza non esclude però che le cose possano cambiare. La Cassazione ha rimandato infatti la questione alla Commissione dei ricorsi, per definire meglio la dinamica che ha portato alla fama la cantante e quanto il suo cognome, molto famoso ben prima che lei cominciasse la sua carriera, abbia contribuito.
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Lamborghini contro Lamborghini
Elettra Lamborghini è una cantante e showgirl italiana, nipote di Ferruccio Lamborghini, fondatore dell’omonima casa automobilistica. La famiglia Lamborghini però non ha più nulla a che fare con il controllo dell’azienda che porta il suo nome ormai da anni.
Dopo aver portato al successo la Lamborghini negli anni ’70, Ferruccio Lamborghini cedette in pochi anni tutte le sue attività. Già nel 1972, l’azienda era passata in mano all’imprenditore svizzero Georges-Henri Rossetti. La crisi petrolifera portò però l’azienda alla liquidazione nel 1980 e il marchio finì nelle mani dei fratelli francesi Patrick e Jean-Claude Mimran.
Sette anni dopo Lamborghini passò nelle mani di Chrysler fino al 1994, quando fu acquistata dagli indonesiani Setiawan Djody e Tommy Suharto. Dopo soli quattro anni però, i due accettarono un’offerta della tedesca Audi, che tuttora controlla Lamborghini. Sono quindi più di 50 anni che la famiglia Lamborghini non controlla il marchio Lamborghini.
Una situazione che non aveva creato particolari problemi, fino a quando Elettra non ha cominciato la sua carriera musicale. Da allora la cantante, come molti altri artisti, ha cercato di utilizzare il proprio nome per intraprendere attività commerciali, dandolo in licenza per cosmetici, capi di abbigliamento e accessori ispirati alla propria immagine. Utilizzare il nome Lamborghini è però complicato.

I processi legali, fino alla Cassazione
La questione è cominciata quando la cantante ha chiesto all’Ufficio brevetti di registrare il marchio Elettra Lamborghini. La domanda fu respinta, ma la showgirl fece ricorso in appello alla Commissione dei ricorsi. Questo organo le diede ragione, affermando che la sua notorietà dovrebbe permettere di fare un’eccezione alle regole sui marchi registrati.
A questo punto però la casa automobilistica Lamborghini ha fatto ricorso in Cassazione. La Corte ha deciso che la sola notorietà della cantante non è sufficiente a ignorare il fatto che il marchio Lamborghini esiste dagli anni ’60. Elettra non può quindi registrare il proprio nome e cognome, almeno per ora.
Come può cambiare la decisione della Commissione
La Cassazione infatti non ha semplicemente chiuso il caso, ma lo ha rimandato alla Commissione dei ricorsi, con alcune indicazioni. Andrà infatti stabilito:
- se l’uso del marchio Elettra Lamborghini sia stato effettivo e costante;
- se la cantante abbia utilizzato il suo cognome in buona fede;
- se Elettra Lamborghini abbia tratto vantaggio dal suo cognome nella sua carriera.
Nel caso in cui la cantante abbia effettivamente sempre utilizzato il proprio nome e cognome in carriera e lo abbia fatto in buona fede senza trarre vantaggio dal fatto che Lamborghini è un marchio famoso in tutto il mondo, dovrebbe esserle consentito di registrarlo come marchio.