Il Decreto Infrastrutture riceve l’ok del Senato e diventa legge: tutte le novità

Il Senato approva il Decreto Infrastrutture 2024, con nuove riforme in trasporti, concessioni autostradali e sostenibilità ambientale

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Con un voto di fiducia che ha visto 98 favorevoli e 58 contrari, il Senato ha dato l’ok definitivo alla conversione in legge del Decreto Infrastrutture 2024. Questo provvedimento legislativo, già approvato alla Camera dei Deputati lo scorso 30 luglio, promette di rivoluzionare il panorama infrastrutturale del nostro paese, con una serie di misure che abbracciano settori chiave come trasporti, concessioni autostradali, e sostenibilità ambientale.

Nuove prospettive per le concessioni autostradali e il ponte sullo Stretto di Messina

Un fulcro di questo decreto è rappresentato dall’aggiornamento dei piani economico-finanziari delle concessioni autostradali. L’obiettivo è rendere queste infrastrutture più sicure e tecnologicamente avanzate. La riorganizzazione dei contratti e dei finanziamenti prevede un approccio più trasparente, con la finalità di ridurre gli sprechi e migliorare la qualità dei servizi offerti agli utenti.

Ma l’elemento che più cattura l’attenzione è l’accelerazione del progetto per il ponte sullo Stretto di Messina, destinato a diventare, nonostante le tante problematiche, un simbolo di innovazione e progresso per l’intera nazione. Con la sua approvazione “per fasi costruttive”, il progetto sarà facilitato da procedure amministrative semplificate, aprendo la strada a un collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria che potrebbe cambiare il volto del Sud Italia.

Trasporti e mobilità: un balzo verso il futuro

Il Decreto Infrastrutture punta, inoltre, a potenziare le reti ferroviarie regionali e i sistemi di trasporto rapido di massa. Questo piano si inserisce nel quadro più ampio del completamento della rete transeuropea dei trasporti.

L’obiettivo è chiaro: ridurre le emissioni inquinanti e migliorare la qualità della vita dei cittadini, garantendo spostamenti più rapidi, si spera anche con meno ritardi, e meno impattanti per l’ambiente. Le opere previste includono anche importanti interventi nel settore stradale e idrico, a sostegno di una crescita economica sostenibile e inclusiva.

Sostegno alle infrastrutture locali e valorizzazione delle risorse regionali

Sul fronte degli interventi locali, il decreto dà il via all’operatività dell’Autorità per la laguna di Venezia. Questo sforzo si accompagna a un investimento nella Regione Liguria, dove verranno finanziate le infrastrutture necessarie per il completamento della Scuola Politecnica – Polo Universitario di Ingegneria presso il Parco scientifico tecnologico di Genova Erzelli.

Sostenibilità ambientale: un pilastro del Decreto Infrastrutture

Il Decreto Infrastrutture 2024 riserva una particolare attenzione all’ambiente, introducendo misure per la bonifica del sito di interesse nazionale Cogoleto Stoppani. Questo intervento rientra in una più ampia strategia di protezione ambientale, che comprende anche la riforma della governance per la cattura e stoccaggio della Co2 (Ccs – Carbon Capture and Storage).

Il piano prevede nuovi standard e procedure più efficienti, per ridurre le emissioni di anidride carbonica.

Riforma del processo penale: tempistiche e procedure aggiornate

Oltre alle infrastrutture fisiche, il decreto affronta anche aspetti legati al sistema giudiziario, introducendo modifiche al processo penale. Tra le novità più rilevanti, una revisione delle tempistiche e delle modalità per le richieste di trattazione orale dei ricorsi.

Questa riforma intende rendere il sistema più agile ed efficace, in modo da ridurre i tempi di attesa e migliorare l’accesso alla giustizia per i cittadini. Le modifiche procedurali mirano a semplificare le fasi del processo, garantendo una maggiore rapidità nella risoluzione dei contenziosi e una migliore gestione delle risorse giudiziarie.

Interventi nello sport

Il Decreto Infrastrutture non si limita a trasporti e giustizia, ma include anche misure volte a promuovere lo sviluppo del settore sportivo in Italia. Le nuove disposizioni prevedono investimenti in impianti sportivi e programmi di supporto per le associazioni sportive, con l’obiettivo di incentivare la pratica sportiva e migliorare le strutture esistenti.