Cedolino pensione luglio 2024, quattordicesima e altre addizionali: come cambiano gli importi

In arrivo i pagamenti delle pensioni di luglio 2024. Il mese prevede anche la quattordicesima, Irpef e addizionali

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Luglio 2024 si avvicina e con esso alcune novità significative per i pensionati italiani. Il cedolino della pensione di luglio, pubblicato dall’Inps, permette di verificare l’importo mensile erogato e le ragioni delle eventuali variazioni. Tra le novità principali di questo mese ci sono il pagamento della quattordicesima e le trattenute fiscali annuali, che includono Irpef e addizionali regionali e comunali. Come cambiano gli importi e cosa devono aspettarsi i pensionati per il mese di luglio 2024?

Pagamenti luglio 2024: il calendario

Come di consueto, le pensioni vengono pagate il primo giorno bancabile del mese, con l’unica eccezione di gennaio. Per luglio 2024, la data di pagamento è fissata al 1° luglio. Questa data segna anche il pagamento della quattordicesima per i pensionati che ne hanno diritto.

  • lunedì 1° luglio: cognomi dalla A alla B.
  • martedì 2 luglio: cognomi dalla C alla D.
  • mercoledì 3 luglio: cognomi dalla E alla K.
  • giovedì 4 luglio: cognomi dalla L alla O.
  • venerdì 5 luglio: cognomi dalla P alla R.
  • sabato 6 luglio (solo mattina): cognomi dalla S alla Z.

La verifica dell’importo della pensione di luglio 2024 è possibile dal 20 giugno 2024 utilizzando Spid, carta di identità elettronica o carta nazionale dei servizi attraverso il portale Inps.

A chi spetta la quattordicesima

La quattordicesima mensilità della pensione, nota anche come “somma aggiuntiva”, è un pagamento supplementare erogato dall’Inps a determinati pensionati che soddisfano specifici requisiti reddituali e anagrafici.

La quattordicesima mensilità viene corrisposta d’ufficio a circa tre milioni di pensionati. Per averne diritto, i beneficiari devono soddisfare le condizioni reddituali previste dalla legge.

La quattordicesima infatti varia in base al numero di anni di contributi versati e alla gestione previdenziale di appartenenza del pensionato.

Anni di contributi:

  • Fino a 15 anni di contributi (18 anni per i lavoratori autonomi)
  • Da 15 a 25 anni di contributi (18-28 per i lavoratori autonomi)
  • Oltre 25 anni di contributi (oltre 28 per i lavoratori autonomi)

Importi: Gli importi della quattordicesima variano e sono suddivisi in fasce in base agli anni di contributi:

  • Fino a 15 anni di contributi (18 per gli autonomi): la somma aggiuntiva è generalmente inferiore;
  • Da 15 a 25 anni di contributi (18-28 per gli autonomi): la somma è intermedia;
  • Oltre 25 anni di contributi (oltre 28 per gli autonomi): la somma aggiuntiva è maggiore.

L’importo della quattordicesima viene accreditato direttamente sul cedolino della pensione del mese di luglio per i pensionati che già soddisfano i requisiti. Per chi raggiunge i requisiti anagrafici entro il 31 dicembre, la somma viene corrisposta con la mensilità di dicembre.

Trattenute fiscali

A fine anno 2023, l’Inps ha effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali applicate nel corso dell’anno, includendo Irpef e addizionali regionali e comunali. Se durante il 2023 le trattenute mensili sono state inferiori a quanto dovuto su base annua, l’Inps ha recuperato le differenze a debito sulle rate di gennaio e febbraio 2024, e continuerà con le trattenute sui ratei mensili successivi fino all’estinzione del debito.

Per i pensionati con un importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18.000 euro, che hanno un conguaglio a debito superiore a 100 euro, la rateazione del debito si estende fino alla mensilità di novembre 2024. Questi vedranno quindi la pensione di luglio più bassa, anche se con la quattordicesima.

Irpef e altre addizionali

Anche sul rateo di luglio, oltre all’Irpef mensile, vengono trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2023, recuperate in 11 rate da gennaio a novembre dell’anno successivo a quello cui si riferiscono. Le somme conguagliate sono state certificate nella Certificazione Unica 2024.

Le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali e altre prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni (come la detassazione per residenza estera o le vittime del terrorismo) non subiscono trattenute fiscali.