Assegno Unico Universale, erogati 6,4 miliardi da inizio 2024

L'Assegno Unico è arrivato a oltre 6 milioni di famiglie, per 9 milioni di figli, con cifre che sono in lieve aumento rispetto allo stesso periodo del 2023

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Da inizio 2024 l’Inps ha erogato 6,4 miliardi di euro per corrispondere l’Assegno Unico Universale (Auu) per i figli a carico, con 6,1 milioni di nuclei familiari che lo hanno percepito. È quanto emerge dai dati pubblicati dall’Osservatorio sull’Assegno Unico dell’Inps, in cui l’istituto ha tirato una linea facendo i conti sul primo quadrimestre dell’anno messo a confronto con il 2023. I miliardi erogati in Auu, infatti, sono lievemente al di sopra rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con una leggera flessione però registrata a marzo in cui i dati del 2023 sono positivi rispetto a quelli del 2024.

Assegno Unico, i dati sul primo quadrimestre 2024

Secondo quanto comunicato dall’Inps tramite i dati pubblicati dall’Osservatorio sull’Assegno Unico, l’Auu ha raggiunto 6.119.861 nuclei famigliari da inizio 2024, per un totale di 9.697.565 figli. Nei primi quattro mesi del 2024, nello specifico, sono stati erogati alle famiglie 6,4 miliardi di euro per l’Assegno Unico e Universale per i figli a carico, che si aggiungono ai 18,1 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022.

Rispetto al 2023, nello stesso periodo di competenza, sono stati erogati oltre 300mila euro in più, col primo quadrimestre 2023 chiuso a 6,1 miliardi di euro contro i 6,4 miliardi precedentemente citati. Guardando nel dettaglio, mese per mese, la crescita è stata costante in tutti i mesi del nuovo anno, con una media di 1,6 miliardi corrisposti nei primi due mesi del 2024 per poi, a marzo, subire una flessione sotto 1,5 miliardi (1,49 miliardi), mentre a marzo 2023 erano stati 1,5.

In calo, sempre a marzo, il numero di famiglie che hanno beneficiato della misura, con 6 milioni di nuclei famigliari nel 2023 contro i 5,9 milioni del 2024.

A chi spetta l’Assegno Unico

Si ricorda che l’Assegno unico è una misura della quale risultano beneficiari i lavoratori dipendenti, gli autonomi, i pensionati, i disoccupati e gli inoccupati, con l’importo che varia in base alla fascia Isee. L’importo nel 2024 parte da un minimo di 57 euro a figlio per chi ha un Isee oltre 45.574,96 e per chi non presenta del tutto il documento. L’importo massimo è di 199,4 euro per redditi fino a 17.090,61 euro. La misura si applica a tutte le tipologie di lavoratori.

L’assegno è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico e viene attribuito per ogni figlio:

  • minorenne (per i nuovi nati decorre dal settimo mese di gravidanza);
  • per ogni figlio fino a 21 anni (in caso frequenti un corso di formazione scolastica, professionale o sia iscritto all’università, in caso svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui, in caso di disoccupazione con contestuale registrazione presso il centro per l’impiego e infine in caso svolga il servizio civile);
  • senza limiti di età per i figli disabili.

Per poter ottenere l’Assegno unico è necessario presentare specifica domanda online sul sito dell’Inps, attraverso i numeri verdi dedicati o rivolgendosi agli enti di patronato.

Per le domande presentate nel periodo che va dall’1 marzo al 30 giugno di ogni anno, l’Assegno spetta con gli arretrati a partire dal mese di marzo. Per quelle che, invece, vengono presentate dopo il 30 giugno è prevista l’erogazione dal mese successivo.