Elon Musk adesso vuole comprare una famosa squadra di calcio?

Il patron di Tesla ha spiazzato il mondo con il suo annuncio, poi ha ritrattato. Ma c'è la possibilità che voglia acquistare davvero il club?

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

È l’uomo più ricco del mondo. E ha anche il difetto di usare con fin troppa leggerezza i social, creando casi a giorni alterni, e riuscendo con pochi caratteri a plasmare il mondo. Gli basta scrivere un tweet per cambiare l’andamento dei mercati, facendo crescere o fallire miseramente un titolo quotato in Borsa. O almeno smuovere polveroni mediatici. Come quello che lo vedrebbe come nuovo acquirente di uno dei club calcistici più amati del mondo. Parliamo ovviamente di Elon Musk.

Elon Musk vuole comprare il Manchester United? L’annuncio su Twitter

Il magnate 51enne ha cinguettato via social il possibile acquisto di una famosa squadra. “Sto comprando il Manchester United. Non c’è di che”, ha scritto su Twitter ai suoi 103 milioni di follower, senza però fornire ulteriori dettagli di un’eventuale trattativa in corso. Il club, quotato alla Borsa di New York, vale 4,6 miliardi di dollari. E le sue azioni sono salite velocemente dopo l’annuncio di Elon Musk, amplificato dalla stampa internazionale con articoli e servizi in tutto il mondo.

“Non faremo commenti su voci e speculazioni mediatiche”, hanno fatto sapere i rappresentanti della squadra inglese in riferimento alla sparata dell’imprenditore di Tesla e SpaceX. La società è controllata dalla famiglia Glazer, tra le più facoltose degli Stati Uniti, che possiede anche i Tampa Bay Buccaneers della NFL, la Serie A del football nordamericano.

Dopo alcune ore la smentita: perché Elon Musk ha scritto il tweet

Solo ore dopo, e dopo aver fatto impazzire il mondo del web e della carta stampata, Elon Musk ha ammesso che non ha alcuna intenzione di comprare il terzo club più ricco del mondo. Nonché uno dei più amati, nonostante la sua ultima vittoria nella Premier League inglese risalga al 2013. Il magnate ha chiarito con un altro tweet che si è trattato solo di uno scherzo destinato ai suoi follower più fedeli.

Da tempo infatti Elon Musk pubblica tweet in cui annuncia di voler comprare questa o quella squadra di calcio o di football americano, o voler sponsorizzare atleti. Ma la realtà è che l’imprenditore non ha mai voluto comprare, almeno fino a oggi, un club, e non sarebbe interessato al mondo dello sport.

Insomma, come spesso accade con questo particolare personaggio, si è trattato solo di uno scherzo. Uno dei tanti portati avanti in 13 anni di presenza sui social network. Il suo profilo Twitter è ormai un punto di riferimento per fan e detrattori, considerando che è il suo canale preferito per comunicare nuovi affari, commentare l’andamento del mercato, parlare di criptovalute. Ma non solo. Spesso Elon Musk ha anche usato il canarino azzurro per attaccare i nemici e condividere meme.

Guai per Elon Musk dopo il tweet su Tesla: lo strano rapporto coi social

Proprio nel 2019 un suo tweet recitava che “alcune persone usano i capelli per esprimersi, io uso Twitter“. Anche se spesso lo strumento gli si è ritorto contro. Come quando, nel 2018, è finito nei guai con la Securities and Exchange Commission statunitense, l’ente federale preposto alla vigilanza della Borsa, parlando di una imminente crescita delle quotazioni di Tesla.

Il post fece effettivamente aumentare il valore delle azioni, ma la commissione accusò il magnate di aver tratto in inganno gli investitori. L’esito fu quello di imporre una particolare misura all’imprenditore. Oggi, prima di poter scrivere qualcosa su Tesla, infatti, Elon Musk deve ottenere l’approvazione da parte degli altri vertici dell’azienda produttrice di macchine elettriche.