Serie A, cambia la retrocessione in B: stipendi dei calciatori ridotti

I contratti dei calciatori di alcune squadre retrocesse dalla A alla B saranno ridotti per aiutare le società: ecco di quanto

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

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Svolta epocale nel calcio italiano, con l’accordo sottoscritto dalla Lega Serie A e Aic (Associazione Italiana Calciatori) che rimodula gli equilibri tra club e professionisti sotto contratto. I tifosi lamentano spesso una mancanza di voglia e interesse di alcuni protagonisti, non disposti a lottare fino all’ultima giornata. Che importa a loro? Si chiedono in tanti. Lo stipendio arriva comunque. Ecco, proprio sotto l’aspetto dei soldi percepiti, il 2025 risulta essere un anno da storico.

Retrocessione in Serie B e stipendio ridotto

L’accordo stipulato tra Lega Serie A e Aic riguarda le squadre che retrocedono in Serie B dalla massima serie. Una situazione che prevede ovviamente minori introiti provenienti dalla vendita dei diritti televisivi.

Al tempo stesso anche il costo dei tagliandi allo stadio viene generalmente abbassato, considerando la serie cadetta. Volendo trattenere tutti i propri calciatori, però, il club si ritrova a corrispondere le stesse cifre, accettabili quando si era in A.

Lega e Aic hanno dunque previsto una riduzione degli stipendi dei calciatori, in caso di retrocessione in Serie B. Si va così incontro alle esigenze di molte squadre in grave difficoltà. Ridurre i costi di gestione, a partire dai giocatori, potrebbe infatti contribuire a diminuire la percentuale di realtà fallite o vicine a tale stato.

Società salve

Sono molto frequenti i casi in cui dei club decidono sia giunta l’ora di fare il grande salto. Approfittando dell’approdo in Serie A, si tenta il tutto per tutto per restarci e crescere. Si pensi al giovane Napoli di De Laurentiis anni fa, così come al Como oggi.

Ciò comporta contratti lunghi e dispendiosi, così da assicurarsi calciatori di qualità che possano permettere una stagione serena, distanti dalla zona retrocessione, o magari di vincere la sfida per non approdare nuovamente in Serie B.

Quando però questo progetto fallisce, ci si ritrova con accordi per 4-5 anni a cifre non gestibili nella serie cadetta. Il paracadute previsto tempo fa, al fine di far fronte a tale problema, copre soltanto in parte le uscite extra e ora sarà superato definitivamente. È chiaro, dunque, come questo accordo sia cruciale.

I dettagli dell’accordo

Cosa prevede il provvedimento approvato? Nello specifico, i contratti dei calciatori di Serie A subiranno una riduzione dello stipendio pari al 25%, in caso di recessione in Serie B di una determinata società.

Intesa sottoscritta dal presidente della Lega Serie A, Ezio Simonelli, e dal numero 1 dell’Aic, Umberto Calcagno. Il tutto con il bene placito della Figc.

“Un risultato che conferma quanto il dialogo istituzionale e la collaborazione tra Lega e Aic siano strumenti fondamentali per poter fronteggiare con equilibrio e lungimiranza le sfide del calcio moderno. Il nostro obiettivo, come Lega Serie A, è quello di contribuire a un sistema solito, equo e sostenibile, in cui le esigenze di Club e calciatori possano trovare sintesi nel comune interesse della tutela e della crescita del movimento”.