La ripartizione ufficiale dei diritti televisivi della Serie A per la stagione 2024-25 mostra una classifica economica che non rispecchia necessariamente l’ordine di arrivo in campionato. La Lega Serie A ha distribuito 898 milioni di euro tra i 20 club, secondo i criteri stabiliti dalla Legge Melandri del 2008.
I criteri di ripartizione dei diritti televisivi
Il totale netto da distribuire viene calcolato detraendo le quote destinate a Agcom, alle categorie calcistiche inferiori, al paracadute per le retrocesse e al movimento calcistico di base. Il nuovo ciclo di commercializzazione 2024-2029 ha visto una riduzione degli introiti complessivi: Dazn e Sky pagano complessivamente 900 milioni annui, mentre il valore medio del precedente triennio era di 927,5 milioni. Anche i diritti esteri sono scesi da 250 a 240 milioni.
Il meccanismo di ripartizione prevede:
- 50% in parti uguali;
28% in base ai risultati sportivi che si divide in:
- 11,2% per la classifica dell’ultimo campionato;
- 2,8% per i punti conquistati;
- 9,33% per i risultati degli ultimi 5 campionati;
- 4,67% per i risultati storici dal 1946-47;
22% per il “radicamento sociale” che si divide in:
- 12,54% per gli spettatori paganti certificati SIAE;
- 8,36% per l’audience TV;
- 1,1% per i minuti giocati dai giovani calciatori.
La classifica dei diritti tv
Come sono stati distribuiti i diritti tv del campionato di serie A 2024-2025, la classifica con le 20 squadre:
| Squadra | Incassi diritti TV (milioni di euro) |
|---|---|
| Inter | 81,9 |
| Napoli | 67,8 |
| Juventus | 67,7 |
| Milan | 67,3 |
| Roma | 61,2 |
| Lazio | 55,6 |
| Atalanta | 53,7 |
| Fiorentina | 52,1 |
| Bologna | 43,7 |
| Torino | 38,6 |
| Genoa | 37,5 |
| Empoli | 27,3 |
| Monza | 25,6 |
| Venezia | 25,5 |
| Parma | 1,0 (premio giovani) |
I club con gli incassi maggiori
L’Inter guida la classifica economica con 81,9 milioni di euro, pur avendo concluso la stagione senza lo scudetto. Il club nerazzurro beneficia soprattutto della voce spettatori allo stadio (oltre 17 milioni) e dei risultati delle ultime cinque stagioni (13 milioni).
Napoli, Juventus e Milan si attestano su valori molto simili: 67,8 milioni per i partenopei, 67,7 per i bianconeri e 67,3 per i rossoneri. I tre club hanno perso circa 20 milioni rispetto alla stagione precedente, anche per effetto del nuovo ciclo dei diritti e della diversa gestione dell’archivio storico.
Segue la Roma con 61,2 milioni, mentre Lazio, Atalanta e Fiorentina incassano rispettivamente 55,6, 53,7 e 52,1 milioni. Bologna, dopo una stagione positiva sul campo, riceve 43,7 milioni. Sotto i 40 milioni ci sono Torino (38,6) e Genoa (37,5).
I club con gli incassi minori
Le retrocesse Empoli, Monza e Venezia chiudono la classifica economica con rispettivamente 27,3, 25,6 e 25,5 milioni. Il rapporto tra il club con l’incasso maggiore (Inter) e quello con l’incasso minore (Monza o Venezia) è di 3,2 a 1. Si tratta di una forbice più contenuta rispetto a quella del 2017-18 (4,4 a 1), ma ancora distante dai modelli più equi della Premier League (1,6 a 1) e della Bundesliga (2,4 a 1).
Il Parma riceve un premio di 1 milione di euro per l’impiego di giovani calciatori, grazie al nuovo parametro introdotto nella stagione 2023-24.
Il ministro Andrea Abodi ha definito “una polemica inutile” le discussioni in merito alla ripartizione dei diritti, sottolineando come il sistema attuale sia regolato dalla normativa vigente e condiviso dai club attraverso la Lega Serie A.