San Siro non ospiterà la finale di Champions League 2027: mancano garanzie dal Comune

La finale di Champions League 2027 non si giocherà allo stadio San Siro di Milano poiché la Uefa che non ha ottenuto le garanzie richieste sull’assenza di lavori da parte del Comune

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Pubblicato: 24 Settembre 2024 19:57

Cronaca di una fine annunciata, questo potrebbe essere il titolo dell’ultima opera compiuta dalla Uefa che ha deciso che non sarà lo Stadio di San Siro di Milano a ospitare la finale della Champions League 2027. A renderlo noto è stata la stessa massima autorità europea del calcio europeo al termine del proprio Comitato esecutivo svoltosi a Praga.

Alla base della scelta c’è l’impossibilità del Comune meneghino di garantire che in quel periodo l’area non sarà interessata da lavori di ristrutturazione. Una brutta notizia per l’Italia che riapre però le speranze di altre città europee, con la gara per l’assegnazione della finale 2027 della Champions League che avrà un vincitore tra maggio e giugno 2025.

Milano dice addio alla finale di Champions

“Poiché il Comune di Milano non poteva garantire che lo Stadio San Siro e le aree circostanti non sarebbero stati interessati da lavori di ristrutturazione nel periodo della finale della Uefa Champions League 2027 – si legge nel comunicato diffuso dalla Uefa – è stato deciso di non assegnare la finale a Milano”.

A rendere ancora più dolorosa la decisione della Uefa è la totale assenza di avversari in corsa per la finale di Champions League 2027, tanto che l’assegnazione sembrava in un primo momento essere automatica. Per le partite conclusive della massima competizione calcistica europea dell’edizione 2026 e 2027, infatti, erano state avanzate solo le richieste di Ungheria e Italia, rispettivamente con Budapest e Milano.

Se per la capitale ungherese non ci sono stati problemi, per la città della Madonnina le cose sono risultate più complicate, con la Uefa che aveva imposto un’analisi più approfondita sull’ancora irrisolta questione del nuovo stadio di Inter e Milan. Questi dubbi iniziali hanno trovato conferma, con l’assegnazione all’Italia che è saltata. Sarebbe stata la prima volta di una finale di Champions League a Milano dopo 26 anni.

Inter e Milan, i problemi con il nuovo stadio

Il nodo nuovo stadio per Inter e Milan ha, come detto, influenzato moltissimo la scelta della Uefa di non far disputare la finale della Champions League 2027 a San Siro. Le due società nei giorni scorsi hanno rispedito al mittente la proposta di ristrutturazione fatta da WeBuild, mossa questa che non ha permesso alla Figc di fornire alla Uefa le garanzie di cui necessita per far disputare la partita di conclusione del torneo europeo del 2027.

In questo intricato giro di contatti tra vertici societari e le federazioni italiane ed europee, entra anche il Comune di Milano che, sempre nei giorni scorsi, aveva scritto alla Figc per illustrare la situazione dello Stadio San Siro. Proprio l’indisponibilità di Palazzo Marino a garantire l’assenza di lavori di ristrutturazione della struttura e delle aree circostanti, con tale affermazione che è a sua volta condizionata dalle ancora non prese decisioni di Inter e Milan su quale sarà il destino del Meazza, ha fatto saltare le possibilità del capoluogo lombardo di essere il teatro dell’atto conclusivo della Champions 2027.

Le due società investiranno su quell’area o i nuovi stadi interesseranno altre zone della città? Domande ancora senza risposta, con l’incertezza che toglie all’Italia la possibilità della finale di Champions League.