Ducati sceglie Martin per il 2025? Quanto guadagna il pilota MotoGP

Ducati si trova davanti a una scelta, con una strada divisa in tre: Martin, Marquez o Bastianini? La decisione dovrà essere presa presto, ma ci sono degli ostacoli

Foto di Luca Bucceri

Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Mentre il mondiale di MotoGP 2024 va avanti, in casa Ducati è arrivato il momento di prendere le decisioni in vista della stagione che verrà, con la scuderia di Borgo Panigale chiamata a scegliere chi tra Jorge Martin, Marc Marquez o Enea Bastianini si accomoderà nei box per il Motomondiale del futuro accanto a Francesco Bagnaia. Tutte le strade sembrano portare verso Martin, leader della classifica iridata 2024, ma non è escluso l’incredibile colpo di scena con Marquez alla finestra. Ma quanto guadagnano i due piloti e quali sono i piani di Ducati?

Martin o Marquez? I dubbi di Ducati

Dopo il Mugello, o comunque entro l’estate, Ducati annuncerà chi sarà il secondo pilota in vista del Motomondiale 2025. Ma quella che sembrava poter essere una scelta scontata si è trasformata in una decisione scottante. Tutti erano ormai convinti che Jorge Martin fosse il predestinato, ma le recenti dichiarazioni di Marc Marquez rimescolano le carte in tavola. Ma cos’è successo?

Il futuro Ducati si gioca tra le “minacce”, con uno solo dei due spagnoli che avrà la meglio. Dall’alto della sua prima posizione in classifica, viaggiando spedito verso il titolo iridato 2024, Jorge Martin aveva dato l’aut aut a Ducati, specificando che se non fosse passato al team ufficiale avrebbe salutato tutti, lasciando il team clienti Pramac per andare a rinforzare un’altra scuderia del paddock. Una situazione impensabile, soprattutto dato il talento in rampa di lancio del madrileno che con Bagnaia assicurerebbe un dominio assoluto nel Motomondiale per anni, Acosta e KTM permettendo. Parole che avevano portato Borgo Panigale a muoversi, preparando tutte le carte per il contratto con lo spagnolo.

Ma arrivati al Mugello a scombussolare i piani è stato Marc Marquez, con il Cannibale che ha tuonato: “Sicuramente cerco una moto con le ultime specifiche, l’ho già detto. Questa è la mia priorità. E se è in un Factory team è molto meglio. Pramac è un team molto buono, dimostra con Martin di avere un potenziale molto buono, ma non è un’opzione per me”.

La soluzione pensata, infatti, era questa, con una doppia promozione per Martin che sarebbe passato in Ducati ufficiale lasciando spazio in Pramac a Marquez, che di fatto avrebbe una Desmosedici 25 il prossimo anno anziché la 24 destinata da team satellite a Gresini. Parole che hanno sconvolto il team che, prima di perdere il pilota 8 volte campione del mondo dopo appena una stagione ha deciso di prendere tempo.

Una decisione ormai destinata ad arrivare nei prossimi giorni, con Ducati che sceglierà di certo per meriti sportivi. Ma anche guardando al portafoglio.

Quanto guadagna Jorge Martin

Tra i due, al momento, quello che costa meno sarebbe Jorge Martin. Ma la situazione potrebbe cambiare da un momento all’altro, perché con in tasca il titolo MotoGP 2024 non è escluso che lo spagnolo possa chiedere un adeguamento con un contratto capace di fruttargli milioni su milioni.

Secondo quello che è l’accordo attualmente in essere con Ducati sponda Pramac, il madrileno guadagna 2 milioni a stagione, escluse le sponsorizzazioni e i premi gara. Infatti ogni pilota ha introiti diversi dagli sponsor, così come i gettoni gara per vittoria o podio in GP e eventuale vittoria in Sprint Race.

In Ducati, lato Bagnaia, la politica economica è quella di versare 100.000 euro a vittoria, 50.000 in caso di secondo posto e 30.000 per ogni terzo posto conquistato. Non è escluso che anche nel contratto di Martin possano essere inserite clausole del genere.

Marquez, una spesa per Ducati

Ben più pesante, invece, è il contratto di Marc Marquez che però dal passaggio dalla Honda a Gresini si è tagliato nettamente lo stipendio. Con la Casa giapponese, con cui è stato legato per 10 anni, il 31enne di Cervera guadagnava 12,5 milioni di euro a stagione, cifra che poi toccava i 40 con sponsorizzazioni e premi gara pattuiti.

In Gresini, nel suo primo contratto con Ducati, lo spagnolo ha invece firmato un contratto per 6 milioni di euro, escludendo i premi gara e gli accordi commerciali presi con gli sponsor. E Ducati in questo senso trema, perché in caso di passaggio al team ufficiale il Cannibale potrebbe tornare a chiedere uno stipendio più alto, anche considerando che nonostante sia in un team satellite come Gresini è comunque uno dei piloti più pagati nel paddock.

E in Honda in passato era anche arrivato a farsi inserire nel contratto premi da capogiro, con oltre 500.000 euro a vittoria e 1 milione in caso di successo iridato.

Cifre ben lontane dall’attuale monte ingaggi di Ducati, con il pilota titolare Francesco Bagnaia che, oltre ai premi citati, ha in essere con il team di Borgo Panigale un accordo economico di 5,5 milioni euro a stagione.

E Bastianini? L’unico sconfitto

Ma in tutto questo c’è un pilota che è destinato a lasciare il suo posto nel box Ducati, perché che sia Martin o Marc Marquez, comunque il lato del garage a fianco di Bagnaia al momento ha un titolare. Si tratta di Enea Bastianini, campione Moto2 nel 2020 che con la scuderia di Borgo Panigale ha avuto più sfortune che fortune. Arrivato in Rosso nel 2023 dopo una stagione in sella alla Gresini da urlo, il romagnolo ha subito una serie di brutti infortuni che lo hanno tenuto lontano dalle piste per 7 gare sulle 20 in programma.

L’avvio del 2024 è stato positivo con due podi nelle prime tre stagionali, per poi “perdersi” nuovamente mentre Martin e Marquez si sono presi la scena. Il futuro del 26enne di Rimini pare essere quindi lontano dal team ufficiale. Ducati con la quale Bastianini ha un contratto in essere dal 2021 e che al 2024 gli ha permesso di percepire 2,4 milioni a stagione, esclusi bonus di sponsorizzazione e premi derivanti dal successo nelle gare.

Cosa ne sarà di lui? Gli scenari possibili sono diversi, con la possibilità di essere retrocesso in un team satellite Ducati (da Prima Pramac al ritorno in Gresini), oppure la suggestione di nuove sfide. Alla finestra ci sono Aprilia, che a fine anno saluterà il suo capitano Aleix Espargaro che ha annunciato il ritiro, e KTM dove potrebbe formare una coppia interessante con Pedro Acosta o essere impiegato nel team satellite GasGas.

Solo il tempo darà le risposte per i tre piloti che si contendono la sella della Ducati per il 2025.