Calciomercato, il Como spende più di Inter e Milan insieme: spesi 100 milioni di euro

Como scatenato nei primi giorni di calciomercato, spesi oltre 100 milioni di euro e altri calciatori pronti ad approdare in riva al lago

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Claudio Cafarelli

Giornalista e content manager

Giornalista pubblicista laureato in economia, appassionato di SEO e ricerca di trend, content manager per agenzie italiane e straniere

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Il Como è il protagonista più sorprendente del calciomercato estivo 2025. Il club lombardo, al secondo anno consecutivo in Serie A, ha già investito una cifra considerevole nella campagna acquisti, superando di gran lunga le spese sostenute da tutte le squadre di serie A compresi il Napoli, campione d’Italia in carira, e due delle principali squadre del campionato: Milan e Inter. L’obiettivo è chiaro: costruire una rosa giovane e competitiva per puntare a qualcosa che va oltre la salvezza già conquistata nella scorsa stagione.

Quanto ha speso il Como in pochi giorni

Secondo i dati ufficiali, il Como ha già speso circa 70 milioni di euro per rinforzare la rosa, cifra destinata a crescere fino a sfiorare i 100 milioni nei prossimi giorni. Tra i colpi più importanti spiccano Martin Baturina, centrocampista croato acquistato per 18 milioni di euro più 7 di bonus, e Jesus Rodriguez, per il quale il club ha investito 22 milioni più 5 di bonus e il 10% sulla futura rivendita.

A questi si aggiungono Nicolas Kuhn, attaccante tedesco arrivato per 19 milioni, e Jadeyn Addai, costato 14 milioni. Non vanno dimenticate le operazioni già concluse a gennaio, che hanno portato la spesa complessiva in stagione a circa 50 milioni nella sessione invernale. Secondo quanto riportato da “Marca”, a gennaio il Como ha speso più di club come Manchester United, Aston Villa e Juventus.

L’allenatore Cesc Fabregas, al centro del progetto tecnico, ha recentemente rifiutato un’offerta da parte dell’Inter per proseguire il lavoro in riva al lago. Il tecnico spagnolo punta su giovani talenti, come dimostra anche la conferma di Nico Paz, elemento centrale della rosa.

Il patrimonio dei proprietari del Como

Dietro l’ambiziosa campagna acquisti del Como ci sono i fratelli Hartono, imprenditori indonesiani alla guida del gruppo Djarum. La società ha base giuridica a Londra, ma il controllo effettivo è nelle mani dei due fratelli, classificati da Forbes tra le persone più ricche del mondo.

Secondo la rivista economica, i due proprietari del Como possiedono rispettivamente un patrimonio di 26,5 miliardi di dollari e 25,5 miliardi di dollari, posizionandosi all’ottavo e decimo posto tra i proprietari di club calcistici più ricchi a livello mondiale. A livello generale, si trovano al 71° e al 76° posto nella classifica delle persone più facoltose del pianeta.

Gli investimenti estivi di Milan e Inter

Il Milan ha finora completato un solo acquisto nella sessione estiva del 2025: Samuele Ricci, centrocampista classe 2001 proveniente dal Torino. L’operazione ha comportato una spesa totale di 25 milioni di euro, suddivisa in 23 milioni di parte fissa e 2 milioni di bonus legati al rendimento.

L’obiettivo del club rossonero è stato quello di inserire in rosa un giocatore giovane ma già esperto in Serie A, con buone doti tattiche, funzionali al gioco richiesto dall’allenatore Massimiliano Allegri. L’Inter, invece, ha completato diverse operazioni, ma con una spesa totale comunque inferiore a quella del Como. Gli acquisti ufficiali sono:

  • Petar Sucic (Dinamo Zagabria) per 14 milioni di euro
  • Luis Henrique (Marsiglia) per 23 milioni di euro
  • Nicola Zalewski (riscattato dalla Roma) per 6 milioni di euro
  • Ange-Yoan Bonny (Parma) per 23 milioni, più 2 milioni di bonus e il 20% sulla futura rivendita

Complessivamente, il club nerazzurro ha speso circa 68 milioni di euro in questa finestra di mercato, rimanendo quindi al di sotto della soglia già superata dal Como.

Il confronto tra le tre società rende evidente come il Como sia, per il momento, la squadra italiana più attiva e dispendiosa nel calciomercato estivo 2025, supportata da una proprietà tra le più solide economicamente a livello globale.