Consigli e piattaforme per il trading online

Come funziona il trading online e quali sono le migliori piattaforme presenti sul mercato sulle quali è possibile appoggiarsi

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Grazie al trading finanziario è possibile investire sui mercati in maniera autonoma, pianificando strategie personalizzate e realizzando operazioni in base ai propri obiettivi. Il settore è in forte crescita, con un aumento negli ultimi anni del numero di trader indipendenti e dei broker specializzati, tuttavia è importante muovere i primi passi con prudenza. Ecco alcuni consigli utili per capire come imparare a fare trading online e quali sono le migliori piattaforme per investire.

Cos’è il trading online

Il trading online è un’attività d’investimento, con cui si effettuano delle operazioni di compravendita di titoli sui mercati finanziari. In particolare si svolge telematicamente, tramite strumenti digitali che consentono di monitorare gli asset, realizzare analisi e finalizzare l’apertura di posizioni. Il trading funziona in due modi differenti:

  • comprare direttamente gli asset;
  • investire tramite strumenti derivati.

Alcuni trader preferiscono acquistare i titoli in Borsa, un modo di fare trading più classico, con il quale si crea un portafoglio bilanciato di azioni o altri asset (obbligazioni, titoli di Stato, ETF). Ciò richiede delle somme piuttosto ingenti, oltre a un’esposizione finanziaria di lungo periodo. Il capitale può acquisire o perdere valore a seconda dell’andamento dei titoli nel tempo, tuttavia è possibile incassare i dividendi.

Con il trading online tramite strumenti derivati, invece, non si comprano direttamente dei titoli, ma si specula sulle oscillazioni di prezzo dei sottostanti. Questi asset possono essere delle azioni, delle materie prime, degli indici o delle coppie di valute Forex, il cui andamento viene replicato dal prodotto derivato. In questo modo si può investire al rialzo o al ribasso, effettuare operazioni a breve termine e non attendere anni per ottenere eventuali rendimenti.

Come imparare a fare trading online

Nonostante le apparenze, investire sui mercati non è così difficile come può sembrare, infatti è un’attività aperta a chiunque ha voglia di imparare e desidera fare trading in maniera autonoma. In questo caso la prima cosa da fare è studiare, iniziando a seguire la finanza, l’economia e i principali avvenimenti del settore. Dopodiché è indispensabile capire i meccanismi di funzionamento della Borsa, i fattori che influenzano i mercati e alcuni concetti chiave per investire in modo consapevole.

Allo stesso tempo è fondamentale fare pratica in un ambiente sicuro, utilizzando i conti demo proposti da alcuni broker online. Si tratta di società d’intermediazione finanziaria, alcune delle quali propongono piattaforme che simulano quelle reali, dove fare esperienza senza rischiare di perdere i propri soldi. Ciò permette di imparare l’analisi tecnica, ovvero lo studio dei grafici degli andamenti dei titoli, per capire come si pianificano strategie d’investimento e come realizzare previsioni accurate.

Nonostante la maggiore accessibilità è essenziale puntare sulla formazione prima di iniziare a fare trading online, per comprendere come gestire il rischio ed effettuare operazioni adeguate ai propri obiettivi. Seguire un percorso formativo è estremamente importante, poiché consente di approcciarsi all’attività d’investimento in modo graduale. Per questo motivo alcuni broker mettono a disposizione materiale didattico, corsi, seminari e il supporto di trader esperti, accompagnando i nuovi clienti affinché siano in grado di fare trading da soli.

Come fare trading online

Come abbiamo visto, per investire sui mercati è possibile utilizzare degli strumenti derivati. Si tratta ad esempio dei CFD (contratti per differenza), dei prodotti finanziari il cui valore replica l’andamento del sottostante. In poche parole un CFD è un contratto stipulato tra il broker e il trader, con cui quest’ultimo si impegna a pagare un determinato valore a scadenza. Il guadagno potenziale è dato dalla previsione, la quale se si rivela giusta permette di incassare il rendimento proposto dal broker.

Facciamo un esempio per capire meglio. Ipotizziamo di acquistare un CFD sulle azioni Amazon con opzione al rialzo, perché pensiamo che il prezzo del titolo possa salire in giornata. Se effettivamente il valore aumenta si può vendere il CFD e incassare la differenza tra la quotazione attuale e quella alla quale è stato comprato il contratto, altrimenti se il prezzo scende si liquida la posizione riportando una perdita.

I CFD non sono dunque dei veri titoli, ma dei contratti basati su un sottostante, i quali come abbiamo indicato possono essere azioni, coppie Forex, materie prime, criptovalute, indici e altro ancora. Con questi strumenti non si possiede il titolo, ma si specula sulle variazioni di prezzo, con la possibilità di aprire posizioni al rialzo (in gergo andare long), oppure al ribasso (andare short).

Se la previsione è errata, dunque la quotazione non segue quanto ipotizzato, è possibile tenere il CFD oltre la giornata pagando una commissione di overnight, per vedere se il giorno seguente la situazione dovesse essere più favorevole. Il trading online con i CFD si basa sull’analisi tecnica, monitorando i grafici degli andamenti per capire quando acquistare e con quale orientazione, se al rialzo o al ribasso.

I costi sono abbastanza contenuti, infatti i broker non applicano commissioni fisse ma uno spread sugli eseguiti. Si tratta di un differenziale caricato su ogni investimento effettuato, aspetto che rende il trading online adatto a tutti, con la possibilità di cominciare con somme ridotte. Inoltre è possibile utilizzare strumenti come la leva finanziaria per aumentare la portata degli investimenti, un’opzione da adoperare con prudenza in quanto comporta anche dei rischi elevati in caso di perdita.

Come scegliere le piattaforme di trading

Per fare trading online è necessario affidarsi a un broker, una società di intermediazione finanziaria che mette a disposizione piattaforme di trading evolute. Attraverso queste strutture digitali, proposte sia nella versione web console sia tramite app per i dispositivi mobili, è possibile monitorare gli asset, usare i grafici per l’analisi tecnica, effettuare ordini e seguire le notizie più importanti dal mondo della finanza e dell’economia mondiale.

Per scegliere la piattaforma di trading giusta è importante considerare alcuni aspetti principali, tra cui:

  • certificazioni;
  • accessibilità;
  • livello tecnico;
  • varietà di asset;
  • funzionalità;
  • costi e commissioni;
  • servizio di assistenza;
  • materiale formativo.

Innanzitutto il broker deve essere autorizzato, quindi in possesso delle licenze previste dalle normative di legge europee. Le certificazioni vengono rilasciate da apposite società, come CySEC e FCA, inoltre è essenziale che la società sia registrata presso la Consob. La piattaforma per investire sui mercati deve essere facilmente accessibile, proponendo sia una versione desktop per collegarsi dal pc sia un’app per smartphone e tablet, per controllare le posizioni aperte e monitorare gli asset in qualsiasi momento.

Il livello tecnico deve essere adeguato alle proprie capacità, perciò bisogna verificare che la piattaforma non sia troppo semplificata oppure eccessivamente complessa in base al proprio standard. Un altro aspetto importante è la varietà di asset proposti, tra cui devono esserci le migliori azioni delle società quotate in Borsa, i principali indici internazionali, le materie prime più rilevanti, almeno alcune criptovalute come Bitcoin, Ethereum e Litecoin, le migliori coppie Forex e possibilmente anche alcuni ETF.

Per capire qual è la piattaforma di trading giusta è necessario analizzare anche le funzionalità, dalla possibilità di effettuare ordini dai grafici alla qualità degli indicatori, dalla presenza di una buona leva finanziaria all’impostazione di ordini automatici come Stop Loss e Take Profit. I costi devono essere contenuti, con commissioni basse e politiche trasparenti su depositi e prelievi, meglio ancora se il broker prevede conti segregati per garantire i fondi dei clienti.

Infine è indispensabile la presenza di un servizio di assistenza efficiente, disponibile anche in italiano e attivo tutti i giorni. In questo modo è possibile risolvere qualsiasi controversia rapidamente, oppure ricevere supporto per problemi tecnici, burocratici e amministrativi. Non ultimo è il materiale formativo, con una proposta che dovrebbe essere sempre di alta qualità, adatta sia ai trader principianti alle prime armi, sia agli investitori più esperti che vogliono affinare le proprie conoscenze tecniche.