Il Festival di Sanremo è un evento che ogni anno tiene attaccati allo schermo milioni di telespettatori. Quest’anno poi, con Amadeus alla conduzione, le prime serate sono state un successo in termini di ascolti, che quindi si sono tradotti in introiti sicuri e altissimi per la Rai.
Sanremo 2020, quanto costa il Festival? I cachet di ospiti e conduttori
È incredibile l’ammontare di soldi che il Festival di Sanremo è in grado di smuovere. Si tratta di cifre decisamente importanti che, anche nell’edizione 2020, hanno alimentato non poche polemiche tra i telespettatori. Alcuni lo considerano uno spreco, altri invece un buon investimento. Al di là di quelle che possono essere le proprie opinioni personali, tuttavia, abbiamo la possibilità di attenerci ai numeri (e poi di trarre le nostre conclusioni).
La Rai, per la 70esima edizione del Festival di Sanremo, ha reclutato sul Palco dell’Ariston un presentatore (Amadeus) affiancato da ben 10 co-conduttrici. Insieme a questi, come ospiti d’eccezione, prenderanno parte alla kermesse anche Tiziano Ferro e Fiorello.
Per la conduzione Amadeus guadagnerà dai 500 ai 600 mila euro, mentre diversi sono i compensi che sono stati decisi per le co-conduttrici. A Mara Venier e Antonella Clerici, per esempio, sarà riconosciuto un cachet di 50 mila euro. La metà di questa cifra, ovvero 25 mila euro, pare che riceveranno Rula Jebreal, Diletta Leotta Sabrina Salerno, Alketa Vejsiu e Francesca Sofia Novello. Alle giornaliste Rai Laura Chimenti ed Emma D’Aquino, invece, verrà corrisposto solo un rimborso spese (che comunque pare si aggiri pure intorno ai 25mila euro).
Tra le co-conduttrici, comunque, il compenso più alto resta quello di Georgina Rodriguez, moglie di Cristiano Ronaldo, cui la Rai corrisponderà ben 140 mila euro per la sua partecipazione al Festival. Molto alti anche i cachet degli ospiti. L’ingaggio di Fiorello e Tiziano Ferro vale 250 mila euro (a testa), 300 mila euro invece andranno a Roberto Benigni.
Di tutti gli altri ospiti (come Al Bano e Romina, Gigi D’Alessio, Zucchero, Massimo Ranieri, Emma Marrone o gli internazionali Lewis Capaldi, Dua Lipa e Mika) non sono stati resi noti i compensi.
Sanremo 2020, le spese della logistica
Per mandare avanti una macchina come quella di Sanremo, ovviamente, non basta solo occuparsi di ciò che va in onda. Tanto lavoro infatti è stato fatto dietro le quinte, dove le spese per gestire tutta la logistica sono state altrettanto alte come tutto il resto. L’allestimento della sala stampa, per esempio, è costato alla Rai 120 mila euro. Ben 5 milioni, invece, sono stati versati per la convenzione annuale da corrispondere al Comune di Sanremo (cui si aggiungono 200 mila euro per gli eventi organizzati nelle piazze della città).
Festival di Sanremo 2020: il costo dei biglietti
L’accesso ad un evento così importante, ovviamente, ha un costo. Per prendere parte alla kermesse sanremese e assistere a tutte e cinque le serate una persona deve spendere 1.290 euro. L’abbonamento in galleria costa 672 euro, mentre il costo di un biglietto singolo è pari a 100 euro in galleria e 180 in platea per le serate da martedì a venerdì. Per la serata di chiusura, quella di sabato, i prezzi si alzano e un biglietto singolo per la finale arriva a costare 320 euro in galleria e 660 euro in platea.
Sanremo 2020, gli introiti in pubblicità e i ricavi della kermesse: perché il Festival vale i soldi spesi
Il Festival di Sanremo, dati alla mano, costerà 18 milioni di euro (importo questo che comprende anche i compensi per ospiti e conduttori). Si tratta di una cifra sicuramente importante ma che, di fatto, verrà ampiamente ricompensata dagli utili. Basta pensare che per 30 secondi di spot nei break “Sanremo 2” – alle 21.45 – la Rai chiede agli sponsor di più di 400 mila euro (414 mila per essere precisi). Secondo le ultime stime, inoltre, il Festival di Sanremo 2020 è destinato quest’anno a registrare maggiori introiti rispetto all’edizione 2019 (che ha fatto guadagnare alla Rai 31 milioni di euro).
Se così fosse, anche se la 70esima edizione dovesse andare in pari con quella dell’anno scorso, tutto questo si tradurrebbe in oltre 13 milioni di attivo per l’azienda. Con questi numeri, dunque, il Festival rimane un evento che in molti definirebbero – comunque – un buon investimento.