Assicurazioni, boom di truffe online: come difendersi? 

IVASS lancia un programma di visite in incognito contro i siti truffa a tutela dei consumatori.

Pubblicato: 31 Marzo 2021 15:35

QuiFinanza

Redazione

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Impennata di truffe assicurative on line in Italia: l’IVASS, l’Autorità di Vigilanza nel settore assicurativo, rende noto che i siti fraudolenti segnalati e bloccati sono stati 241 nel corso del 2020, contro 168 del 2019. Pensare che nel 2015 erano solo 4. 

Come riconoscere le caratteristiche dei siti sospetti? Quali sono i più comuni raggiri con i quali truffatori attirano gli utenti? Lo spiega un’indagine di Segugio.it con l’obiettivo di approfondire la dinamica prevalente di queste truffe e identificare i comportamenti difensivi che i consumatori possono adottare.

Meccanica della truffa

I truffatori realizzano innanzitutto uno o più siti internet, che tipicamente presentano queste caratteristiche:

Siti di questo tipo, di recente realizzazione e privi di credibilità e contenuti  – chiarisce l’indagine – sarebbero sostanzialmente irraggiungibili e non dannosi per il consumatore finale, visto che i motori di ricerca basano i propri criteri di ordinamento sulla reputazione del sito stesso e li elencherebbero quindi, nella migliore delle ipotesi, dopo centinaia di risultati di ricerca più credibili.

Professionisti della truffa

E qui scatta il passaggio principale del raggiro: i truffatori acquistano sui motori di ricerca spazi pubblicitari, che si posizionano nelle prime posizioni, scavalcando i risultati non a pagamento di operatori autorevoli che operano legalmente nel settore. Supponiamo ad esempio che il consumatore digiti sul motore di ricerca “assicurazione auto ALFA”, dove ALFA è il nome di una nota Compagnia di assicurazioni. Il motore
di ricerca mostrerà i risultati, con le prime posizioni (tipicamente identificate dalla scritta “Annuncio”) occupate da
messaggi pubblicitari fra i quali anche quelli dei truffatori;

Una volta finito sul sito del truffatore e forniti i propri dati, il consumatore verrà quindi contattato dal truffatore,tipicamente da un numero di cellulare o mediante servizio di messaggistica, che si spaccerà per un consulente telefonico o un intermediario di ALFA. Attraverso la targa ed altri dati forniti dal cliente, il truffatore sarà inoltre in grado, accedendo a varie banche dati o a fonti pubbliche, di avere un’idea indicativa del prezzo che l’assicurato dovrebbe pagare e, conseguentemente, di proporre al consumatore un plausibile “prezzo scontato”, molto invitante ma non al punto di insospettirlo.

Eventuali documenti verranno tipicamente richiesti al cliente via sistema di messaggistica e, sempre utilizzando lo stesso canale, verrà fornito il preventivo, gli estremi di pagamento, spesso riferiti a sistemi di pagamento non tracciabili quali carte prepagate/ricaricabili, e infine la polizza contraffatta;

Quando il consumatore si renderà conto di essere stato truffato, purtroppo talvolta in caso di sinistro o di controllo delle Forze dell’Ordine, sporgerà denuncia, spesso tirando in causa ALFA e, dopo le indagini del caso, il sito verrà incluso nell’elenco dei siti fraudolenti e reso inoperativo. Ma nel frattempo i truffatori staranno già operando con altri siti internet.

Come tutelarsi

Ovviamente bisogna essere vigili ed attenti, diffidando in particolare dei siti:

In caso di dubbi, verificare sul sito di IVASS se la Compagnia di assicurazioni o l’intermediario sono iscritti negli appositi elenchi o registri, consulta l’elenco degli avvisi relativi a casi di contraffazione, società non autorizzate e siti internet non conformi alla disciplina sull’intermediazione o chiamare il Contact Center Consumatori dell’IVASS: 800.48.66.61.

“Queste truffe assicurative – commenta Emanuele Anzaghi, Vice Presidente di Segugio.it – stanno provocando molti danni ai consumatori e ai soggetti che operano lecitamente online, con il rischio peraltro di aumentare il numero di veicoli che circolano non assicurati sulle nostre strade, già consistente e a rischio aumento per gli effetti economici della pandemia. Dal canto nostro monitoriamo costantemente gli annunci pubblicitari sui motori di ricerca e, nel caso di soggetti con evidenti intenti truffaldini, provvediamo a denunciarli o a segnalarli in modo che tali annunci vengano al più presto eliminati e i siti vengano resi irraggiungibili.  Mi auguro anche che il nuovo programma di mistery shopping annunciato da IVASS negli scorsi giorni, consistente in visite in incognito a siti internet volte a valutare la condotta di mercato che gli intermediari tengono verso gli assicurati, costituisca un ulteriore argine a protezione dei consumatori”.

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