Stanno per arrivare i pagamenti dell’assegno unico relativi al mese di febbraio 2023. A partire dalla metà del mese, la quota verrà erogata a tutti coloro che lo percepiscono sul conto corrente bancario. Chi percepisce il Reddito di cittadinanza avrà invece l’accredito sulla card Rdc verso fine mese.
In arrivo anche i primi aumenti previsti per l’inflazione. Altri aumenti sono previsti anche dal mese di marzo 2023, ma solo per chi ha effettuato il rinnovo obbligatorio dell’Isee. Per chi non presenterà la Dsu aggiornata, verrà erogato solo l’importo minimo dell’assegno unico.
Indice
Assegno unico, le date dei pagamenti di febbraio
Anche a febbraio l’assegno unico verrà erogato in due date differenti:
- entro il 15 febbraio sul conto bancario dei normali aventi diritto;
- dal 27 febbraio, sotto forma di integrazione, sulla carta Rdc dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza.
Assegno unico, gli aumenti
A partire dal mese di febbraio sono previsti gli aumenti corrispondenti all’inflazione. L’Inps ha infatti deciso che per l’anno in corso l’importo sarà adeguato all’inflazione, con un aumento di circa l’8,1%. In questo modo, l‘importo minimo sarà di 54,1 euro , mentre il massimo di 189,2 euro.
La Legge di Bilancio 2023 ha inoltre stabilito un aumento degli importi dell’Auu a partire da marzo, in particolare per le famiglie numerose e con figli piccoli. In particolare ci sarà:
- l’aumento del 50% della maggiorazione forfettaria, per i nuclei con almeno 4 figli, che sale a 150 euro mensili a nucleo, 50 euro in più dell’importo attuale (100 euro);
- l’aumento del 50% dell’assegno per i nuclei familiari numerosi, con tre o più figli a carico, limitatamente ai figli di età compresa tra uno e tre anni per i quali l’importo spettante per ogni figlio aumenta del 50%, per livelli di Isee fino a 40.000 euro;
- l’aumento del 50% dell’assegno, da applicare agli importi spettanti secondo le fasce Isee di riferimento, per i nuclei familiari con figli di età inferiore a 1 anno.
In questi due ultimi casi, l’importo dell’assegno, a valori attuali, anziché oscillare tra 50 e 175 euro, avrà come minimo 75 e come massimo 262,50 euro (perché a un Isee di 40mila euro corrisponde oggi l’importo di 50 euro per il figlio minorenne). La legge di bilancio interviene anche in favore dei nuclei con figli disabili, disponendo la corresponsione a regime degli aumenti che erano stati riconosciuti nel corso del 2022.
Assegno unico, rinnovo Isee entro febbraio
Le maggiorazioni non saranno percepite in automatico. Entro il 28 febbraio, i percettori di assegno unico dovranno presentare la nuova DSU e gli altri documenti necessari per ottenere l’Isee aggiornato. In questo modo, si vedranno gli aumenti già sull’assegno di marzo. Ottenendo, invece, il nuovo Isee entro il 30 giugno, l’aumento e gli arretrati saranno erogati solo a partire dal mese successivo la presentazione. In caso di mancata presentazione dei documenti necessari, l’Inps erogherà solo l’importo minimo dell’assegno unico (50 euro a figlio).
Assegno unico in automatico
Dal 1° marzo 2023, coloro che nel periodo gennaio 2022-febbraio 2023 hanno fatto richiesta di assegno unico, e hanno ora una domanda in corso di validità, non avranno bisogno di rinnovarla e beneficeranno dell’erogazione d’ufficio della prestazione. La domanda già presentata dovrà, invece, essere modificata in caso di eventuali variazioni nello stato del nucleo familiare.
Assegno unico, come viene erogato
L’assegno unico viene erogato dall’Inps attraverso le seguenti modalità:
- conto corrente bancario;
- conto corrente postale;
- carta di credito o di debito dotata di codice IBAN;
- libretto di risparmio dotato di codice IBAN;
- accredito sulla carta per i nuclei beneficiari di Reddito di Cittadinanza;
- in contanti presso uno degli sportelli postali del territorio italiano;
- accredito su uno strumento di riscossione dotato di codice International Bank Account Number (IBAN), aperto presso prestatori di servizi di pagamento operanti in uno dei Paesi dell’aerea SEPA (Single Euro Payments Area).
Assegno unico, come verificare le date
Le date precise di pagamento dell’assegno unico vengono caricate direttamente dall’Inps sui singoli fascicoli previdenziali dei cittadini: meglio dunque tenere sempre sotto controllo la propria erogazione d’ufficio.
Assegno unico, come verificare i pagamenti
Per visualizzare la lista dei pagamenti disposti, suddivisi per competenza mensile e con la modalità di pagamento utilizzata occorrerà accedere all’applicazione dell’assegno unico dal sito Inps seguendo il percorso “Prestazioni e servizi – Prestazioni – Assegno unico e universale per i figli a carico”, utilizzando le credenziali SPID, CIE, CNS.
Dopo avere effettuato l’accesso al dettaglio della domanda (tramite l’apposito pulsante posto a destra degli estremi identificativi della domanda) basterà cliccare sulla tab “Pagamenti”.