Covid, vaccino stagionale come per l’influenza: le indicazioni dell’Ema

Per il responsabile dei vaccini dell'Ema, Marco Cavaleri, i soggetti vulnerabili avranno bisogno di un richiamo annuale contro il Covid-19

Pubblicato: 17 Dicembre 2022 15:52

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Redazione

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La distanza tra Covid e influenza si assottiglia sempre di più: mentre la seconda fa la sua apparizione in questa stagione fredda nella forma più severa dell'”australiana”, il Sars-CoV-2 sta assumendo col passare del tempo la natura endemica che permetterà di trattarlo al pari di un virus stagionale. Ma entrambi preoccupano l’Ema per la pressione alla quale stanno sottoponendo gli ospedali.

Covid, vaccino stagionale come per l’influenza: il confronto

A mettere a confronto le due malattie è stato il responsabile della strategia per le minacce sanitarie e i vaccini dell’agenzia Ema, Marco Cavaleri, in particolare in relazione ai vaccini.

L’esperto dell’Ente europeo del farmaco ha dichiarato che “è probabile che dovremo aggiornare regolarmente i vaccini anti-Covid per offrire la rivaccinazione ai gruppi vulnerabili, come facciamo” ogni anno “con il vaccino antinfluenzale”.

“Il virus” Sars-CoV-2 “è qui per restare” con noi ha detto Cavaleri nell’ultima conferenza stampa dell’Ema nel 2022.

“Dovremo muoverci prudentemente verso una nuova normalità, utilizzando al meglio gli strumenti che possono proteggerci, a partire dai vaccini” anti-Covid, ha sottolineato ancora.

“Anche se” in questo momento “i tassi di casi Covid sono generalmente stabili in Europa, la situazione può cambiare molto rapidamente a causa delle sottovarianti emergenti“, come la famiglia discendente di Omicron 5 in ascesa in Ue, BQ.1 e BQ.1.1, battezzata ‘Cerberus’ sui social, ha evidenziato Cavaleri (qui abbiamo spiegato che quali sono i sintomi delle nuove varianti Cerberus e Gryphon).

“La situazione può cambiare molto rapidamente come stiamo già vedendo ad esempio negli Stati Uniti in questo momento”, ha spiegato.

Covid, influenza e virus sincinziale: rischio ospedali sotto pressione

Durante la conferenza stampa, il responsabile dei vaccini dell’Ema ha evidenziato i richiami dell’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, e l’Organizzazione mondiale della sanità per l’Europa sulla preoccupazione che le malattie respiratorie stanno destando nel continente, per la grande sollecitazione alla quale devono rispondere gli ospedali.

I due enti “hanno affermato che l’epidemia stagionale di influenza ha preso il via precocemente” in quest’area “e il virus respiratorio sinciziale” Rsv “è in crescita da ottobre”, mentre il Covid resta sempre una minaccia (qui per sapere come sono cambiati i sintomi del Covid).

C’è un alto rischio che la co-circolazione di Rsv, influenza e Sars-CoV-2 metta sotto pressione i sistemi sanitari europei nelle prossime settimane e questo è già stato segnalato in diversi Paesi europei”, ha detto Cavaleri, il quale ha sottolineanto nuovamente come sia “estremamente importante che le popolazioni vulnerabili – anziani, donne incinte, pazienti immunocompromessi – vengano rivaccinati contro l’influenza e contro Covid-19”

“La valutazione rapida del rischio effettuata dall’Ecdc – ha spiegato l’esperto – mostra che quest’anno c’è più attività dell’Rsv ed è iniziata prima che nelle stagioni pre-Covid. Sebbene questo sia un comune virus respiratorio che di solito causa lievi sintomi simili al raffreddore, può essere grave soprattutto per i neonati, i bambini piccoli e gli anziani”.

Covid, via libera a vaccino bivalente per la fascia 6-11 anni

Nel frattempo l’Agenzia europea del farmaco ha dato il via libera all’uso del vaccino booster BA.1 bivalente contro il Covid-19 di Moderna, nei bambini della fascia d’età 6-11 anni nell’Unione Europea.

La raccomandazione è arrivata dal comitato per i medicinali per uso umano dell’Ema, che ha raccomandato di somministrare la dose ad almeno tre mesi di distanza dalla dose precedente.