Richiamo farina di pistacchi per rischio contaminazione da ocratossina: il lotto

Il ministero della Salute ha pubblicato un richiamo per la farina di pistacchi a causa di presenza ocratossina

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 16 Agosto 2024 17:49

Il ministero della Salute, nella sua funzione di monitoraggio dei prodotti che mettono a rischio la salute, ha richiamato un prodotto pericoloso. Si tratta di una farina di pistacchi.

I rischi legati al prodotto sono piuttosto seri, tanto che il ministero ha chiesto di fare attenzione al consumo. L’avvertenza infatti è di non consumarla per colpa di un alto rischio contaminazione da una sostanza pericolosa.

Richiamo per farina di pistacchi: rischio assunzione ocratossina

Con le note del 12 agosto il ministero della Salute (presente anche sull’app dedicata) ha deciso il richiamo di un prodotto potenzialmente pericolosi. Si tratta di una farina di pistacchi.

La farina è del marchio “Metrochef”. Il nome di denominazione di vendita è proprio farina di pistacchi. Il produttore e il marchio di identificazione dello stabilimento è MCC Trading Deutschland GmbH, l’indirizzo dello stabilimento è: Ctra. Real de Madrid, 85-89, 46469 Beniparrell a Valencia, in Spagna. Per identificare al meglio la confezione sotto richiamo si può controllare il numero del lotto accusato:

  • L002414105031

A far scattare l’allarme è la presenza di ocratossina in valore superiore rispetto a quello previsto dal regolamento Ue 2023/915. Il richiamo, previsto dalla data 12 agosto 2024 in merito al prodotto con data di scadenza 25/05/2025, non ha un’avvertenza. Nella nota non si legge quello che è noto in causa di assunzione di ocratossina, ovvero che il prodotto può causare disturbi gastrointestinali.

L’ocratossina (presente anche nella quinoa) è una micotossina, ossia una tossina prodotta da alcune specie di funghi. Le principali specie fungine responsabili della produzione di ocratossina sono il genere Aspergillus e il genere Penicillium. La più comune è l’ocratossina A (OTA), che è considerata la più tossica e studiata tra le ocratossine. L’assunzione causa diversi problemi, tra cui rischi per il sistema nervoso e aumenta il rischio di cancro.

Altri dettagli per riconoscere il lotto incriminato: la confezione

Per capire al meglio qual è la confezione incriminata da parte del ministero della Salute, sul quale pende il richiamo alimentare, ecco altri dettagli di riconoscimento:

  • la confezione è gialla e blu;
  • il nome del marchio non è in italiano;
  • sulla confezione si legge la scritta: powdered pistachios;
  • è presente l’immagine di pistacchi e una torta verde;
  • la grammatura del sacchetto in plastica è da 500 g;
  • viene importato in Italia da Importaco Food Service;
  • è venduto nella catena di supermercati METRO.

Quali sono i rischi di assumere ocratossina in grande quantità?

L’assunzione di ocratossina A può provocare una serie di sintomi, i più gravi dei quali riguardano il danno renale. Infatti, l’ocratossina A è nefrotossica, il che significa che può causare danni ai reni, portando a insufficienza renale cronica. Oltre a questi effetti, l’assunzione può causare anche disturbi gastrointestinali come: dolore addominale, diarrea, costipazione, nausea e vomito, sintomi che spesso si associano all’intossicazione alimentare.

L’ocratossina A può anche avere effetti sul sistema immunitario, indebolendolo e aumentando la suscettibilità alle infezioni. Alcuni studi hanno evidenziato la possibilità di effetti neurotossici, con sintomi come confusione, vertigini e mal di testa. Anche il sistema cardiovascolare può essere colpito, con un aumento della pressione sanguigna osservato in alcuni casi. Sebbene meno comune, l’ocratossina A può danneggiare anche il fegato.