Richiamo alimentare per un altro salame, torna il rischio salmonella

Il ministero della Salute ha pubblicato un altro richiamo per un salame, contiene il batterio della salmonella

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Il ministero della Salute, nella sua funzione di monitoraggio dei prodotti che mettono a rischio la salute, ha richiamato un altro prodotto. Si tratta di un salume, che si aggiunge alla lunga lista creata di recente. Si tratta di un salame di fegato.

I rischi legati al consumo sono ancora una volta alti. Non a caso nella nota si può leggere l’avvertenza di non consumo e, per i supermercati o punti vendita, di non vendita. Il salame richiamato presenta infatti il batterio salmonella.

Richiamo per salame di fegato: rischio alto di salmonella

Con la nota del 17 maggio il ministero della Salute (presente anche sull’app dedicata) ha deciso il richiamo di un salame. Si tratta di un salame dal gusto particolare e meno comune del marchio “Salumificio Ciccarelli”.

Il produttore e il marchio di identificazione dello stabilimento è Salumificio Ciccarelli di Ciccarelli Massimo e C. sns, nello specifico dallo stabilimento di via San Paolo 57, San Severino, Marche. Per identificare al meglio il tipo di prodotto sotto richiamo si può controllare il lotto accusato e il marchio del produttore: 121, nello stabilimento segnato con IT1674/L CE.

Il salame, che presenta un’etichetta bianca con scritte rosse, ha fatto scattare l’allarme per via della presenza di un batterio. In particolare, come abbiamo già visto per il salame toscano, è la presenza di salmonella ad aver fatto scattare la preoccupazione per il rischio di salute dei consumatori. Il richiamo, previsto dalla data 17 maggio 2024 in merito al prodotto con data di scadenza entro due mesi dalla data di produzione, ha un’avvertenza.

Nella nota si legge: “Il prodotto non va commercializzato, va allontanato dalla vendita. Il prodotto deve essere restituito”.

Perché il ministero della Salute ha ritirato il salame: cosa causa la salmonella

Lo abbiamo già detto, ma in questo caso ripetere quai sono i rischi per la salute della salmonella è un tassello in più per la prevenzione. Il rischio di ingerire un cibo contaminato da batteri salmonella è infatti piuttosto serio e può portare a gravi problemi di salute. La Salmonella è un genere di batterio che può causare un’infezione chiamata salmonellosi.

I sintomi tipici includono:

  • diarrea
  • febbre
  • crampi addominali
  • nausea
  • vomito   

Nei casi più gravi, l’infezione da Salmonella può portare a complicazioni come disidratazione, sepsi e infezioni invasive che richiedono il ricovero in ospedale.

Per prevenire la diffusione di salmonellosi, il Ministero della Salute ha quindi deciso il ritiro di tutti i prodotti che sono stati contaminati da batteri salmonella. Il ritiro è una misura precauzionale per proteggere la salute pubblica e prevenire la diffusione dell’infezione.

Attenzione quindi a non consumare il salame di fegato riportato nel richiamo, perché mangiare alimenti contaminati può portare a epidemie di salmonellosi.

Un episodio simile è accaduto con delle uova, ritirate lo scorso gennaio. Anche in quell’occasione, come ha spiegato il ministero della Salute, i sintomi sono molti e possono comparire tra le 6 e le 72 ore dopo l’ingestione. Nella maggior parte dei casi, però, gli effetti si rivelano tra le 12 e le 36 ore. I soggetti più a rischio sono i bambini, gli anziani, le donne in gravidanza, i soggetti affetti da anemia falciforme e quelli affetti da Hiv (in quest’ultimo caso si registrano anche ricorrenti casi di setticemia non tifoidea).