Rischio istamina, ritirati lotti di filetto di tonno nei supermercati

Il Ministero della Salute ha reso noto il richiamo di due lotti di tonno per un rischio chimico, richiamati per la presenza di istamina oltre il limite permesso

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Il Ministero della Salute ha annunciato il ritiro dal mercato del filetto di tonno a marchio Oltremare, variante striata congelata, a causa del superamento dei limiti normativi consentiti di istamina. Sono stati identificati due lotti interessati. Si forniscono istruzioni su come agire nel caso in cui siano stati acquistati tali prodotti e si discutono i potenziali rischi nel caso di consumo del prodotto in questione.

I lotti interessati

Il 2 gennaio 2024, il Ministero della Salute ha ordinato il richiamo di due lotti di filetto di tonno, dichiarati a rischio chimico a causa del superamento dei limiti normativi consentiti di istamina.

Le informazioni disponibili indicano che lo stabilimento responsabile è contrassegnato dal marchio 514 (India), e il prodotto è stato distribuito da Effegi Service Spa, un’azienda con sede nella provincia di Mantova, che utilizza il marchio Oltremare.

I lotti interessati sono i seguenti:

  • Numero di stabilimento: 514, Lotto: 3H05
  • Numero di stabilimento: 514, Lotto: 3H06

Il termine minimo di conservazione di questi prodotti è stabilito fino al mese di agosto 2025, indicando una scadenza oltre la quale non è garantita la qualità e la sicurezza del prodotto. Se hai effettuato l’acquisto di un articolo appartenente a uno dei lotti specificati, le autorità sanitarie consigliano vivamente di astenersi dal consumarne il contenuto. Questa precauzione è fondamentale per evitare possibili rischi per la salute associati alla presenza di istamina oltre i limiti normativi consentiti.

Per garantire la tua sicurezza, è fortemente raccomandato riportare immediatamente il prodotto al punto vendita presso il quale è stato originariamente acquistato. Nel rispetto delle normative sanitarie vigenti, ti invitiamo a richiedere la sostituzione del prodotto o, se preferisci, il rimborso completo dell’importo pagato. La tua salute è la massima priorità, e agire prontamente in conformità con queste indicazioni contribuirà a preservare il benessere generale della comunità e a garantire la corretta applicazione delle normative di sicurezza alimentare.

Cos’è l’istamina e i rischi per la salute

La sindrome sgombroide, o intossicazione da istamina, è un disturbo causato dalla decomposizione dell’amminoacido istidina, presente in specie ittiche come tonno, sgombro, sarde, sardine e acciughe, da cui deriva il nome della patologia. Questo processo di deterioramento e la produzione di istamina possono verificarsi in qualsiasi fase della filiera alimentare.

L’intossicazione si verifica quando il pesce viene conservato a temperature inadeguate, al di sopra dei 4 gradi, favorendo la crescita batterica e la produzione di istamina. Questo enzima, presente in alcune specie batteriche nell’intestino o nella pelle del pesce, scatena la sindrome sgombroide.

È importante notare che il deterioramento dell’alimento non è percepibile poiché la istamina è inodore e insapore. Se ingerita in grandi quantità, tuttavia, può causare una reazione allergica, manifestandosi come intossicazione alimentare.

L’istamina è naturalmente presente nel corpo umano e svolge un ruolo nella regolazione del sistema immunitario; tuttavia, quando è rilasciata in grandi quantità a causa del consumo di cibi deteriorati, può causare sintomi diversificati. La quantità di istamina necessaria per provocare effetti varia da persona a persona, influenzata da fattori come sensibilità individuale, peso corporeo, composizione del pasto, farmaci assunti e patologie.

I sintomi della sindrome sgombroide possono manifestarsi da pochi minuti a alcune ore dopo l’assunzione del cibo contaminato e includono:

  • Manifestazioni cutanee comuni: rash cutaneo, orticaria, edema facciale, prurito.
  • Sintomi gastrointestinali: diarrea, dolore addominale, nausea, vomito, bruciore, gonfiore della bocca e della lingua.
  • Sintomi emodinamici: ipotensione, vertigini.
  • Sintomi neurologici: mal di testa, palpitazioni, formicolio, disturbi alla visione, tremori, debolezza, sensazione di calore.

In caso di sospetta intossicazione da istamina, è consigliabile cercare immediatamente assistenza medica e evitare il consumo di cibi sospetti.