Chi ha avuto il Covid in tempi recenti, e non era vaccinato, può ritenersi immunizzato anche con una sola inoculazione di vaccino. E’ il risultato di uno studio approfondito condotto in Israele, secondo il quale basterebbe una sola dose del vaccino di Pfizer per raggiungere una protezione equivalente a quella data dalle due dosi piene che vengono somministrate alla popolazione generale come ciclo vaccinale completo. Vediamo in dettaglio le tempistiche, anche per chi in Italia ha contratto l’infezione ed è in possesso di green pass.
Immunità ibrida: lo studio
La ricerca del Clalit Health Services ha osservato che non c’è sostanziale differenza nella protezione contro il coronavirus Sars-CoV2 accordata da due dosi o da una sola dose di Pfizer in chi era già stato ammalato di Covid. Secondo l’autore principale dello studio, Ronen Arbel, il vaccino fornisce un ulteriore livello di protezione negli ex malati e allunga la durata dell’immunità, ma “se qualcuno ha già avuto l’ infezione, è come se avesse avuto una prima dose di vaccino. A quel punto ci si deve vaccinare. ma una sola volta”.
Il virologo
Shane Crotty, professore e virologo al Centro per le malattie infettive e i vaccini del La Jolla Institute for Immunology, ha osservato in merito allo studio israeliano che sarebbe “ragionevole” adottare nuove misure per cui le persone che sono già state colpite da Covid ricevano una sola dose di vaccino.
Quando vaccinarsi dopo l’infezione
A questo punto può essere utile rapportare lo studio israeliano alla situazione italiana, legata al super green pass (valido 6 mesi), la Certificazione Verde rafforzata che consente di svolgere le stesse attività riservate ai vaccinati.
La raccomandazione dell’Istituto superiore di sanità è di procedere alla vaccinazione anti-Sars-coV2 dopo 4 mesi dall’avvenuta guarigione, non superando i 6 mesi, per mantenere alta la risposta immunitaria. Quella che verrà somministrata sarà di fatto una seconda dose, dunque in un’unica somministrazione. Per ottenere il Super Green Pass a tempo indeterminato occorrerà invece effettuare una dose booster, corrispondente alla terza dose.