Le stime parlano chiaro. Sarebbero 41 milioni i decessi a livello globale (74%) per malattie non trasmissibili, come quelle cardiovascolari, il cancro, il diabete, l’obesità e le malattie respiratorie croniche. Tra i principali fattori di rischio, oltre al tabacco, l’inattività fisica, l’alcol e l’inquinamento atmosferico, contribuiscono alle cosiddette morti per malattie croniche anche le diete non esattamente amiche della salute. Da sola, la cattiva alimentazione diventa la causa di circa 8 milioni di morti ogni anno. Il tutto, senza parlare dell’impatto della nutrizione impropria, sia in termini quantitativi che qualitativi, sul possibile sviluppo di malattie. Per questo occorre puntare sulla sana alimentazione per mantenersi in salute. A ribadirlo sono gli esperti della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) a convegno a Piacenza.
Ecco le quattro parole chiave
Adeguatezza. Equilibrio. Diversità. Moderazione. Sono questi i cardini di una sana alimentazione secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. E li ribadisce con forza Francesco Branca, Direttore del Dipartimento di Nutrizione e Sicurezza Alimentare dell’OMS.
“Le diete sane sono alla base del massimo livello di salute – è il suo commento. Garantiscono una crescita sana, supportano tutte le funzioni del corpo, consentono livelli adeguati di attività, sono in grado di prevenire le malattie non trasmissibili e le malattie di origine alimentare e di promuovere il benessere in tutte le fasi del corso della vita”.
Cosa dobbiamo cercare quindi a tavola? La dieta sana deve, innanzitutto, soddisfare nel giusto equilibrio i fabbisogni energetici e nutritivi, specifici per età, sesso, composizione corporea, livelli di attività fisica e stati fisiologici (come ad esempio la gravidanza), ricordando che l’eccesso – così come il difetto – di alcuni nutrienti può avere effetti negativi sulla salute. Ma non basta. Deve, poi, prevedere una grande varietà di alimenti appartenenti ai diversi gruppi alimentari; tale scelta consente di recuperare tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno, garantendo il rischio di carenze o eccessi nutritivi legati a diete monotone e poco variate.
Non solo calorie
È fondamentale anche che l’introito energetico offerto dall’alimentazione, cui deve associarsi una regolare attività fisica sempre considerando le caratteristiche della persona, a partire dall’età, rispetti l’equilibrio consigliato delle tre principali fonti di energia: proteine, grassi e carboidrati. Inoltre conviene limitare il consumo di quegli alimenti che, se in eccesso, sono associati a rischi per la salute; è il caso degli zuccheri semplici e dei dolcificanti, del sale e degli acidi grassi saturi e trans.
Cosa consiglia l’OMS? Raccomanda che l’energia sia fornita per il 45-60% dai carboidrati, principalmente carboidrati complessi, per il 15-30% dai grassi, di cui meno del 10% da grassi saturi e limitare al massimo i grassi trans e il resto da mono e poli-insaturi. L’apporto energetico derivante dagli zuccheri liberi deve essere inferiore al 15% (per facilitare quell’auspicabile obiettivo di giungere a meno del 5%); per il sodio è necessario ridurre il consumo di sale (che ne è la principale fonte) a 5 grammi al giorno, pari a mezzo cucchiaino.
L’acqua deve essere la fonte di liquidi privilegiata, evitando bevande zuccherate, soprattutto nei bambini. Bisogna preferire cibi non trasformati a quelli altamente trasformati e consumare moderatamente carne rossa e carne processata, limitando anche le cotture aggressive (esempio le grigliature) che possono peggiorare gli effetti sulla salute.
Tutte queste raccomandazioni si ritrovano anche nelle Linee Guida per una Sana Alimentazione redatte dal CREA, che prendono spunto dai principi cardine della Dieta Mediterranea, che è annoverata come un pattern dietetico non solo sostenibile per l’uomo, ma anche per il pianeta.
Cosa dicono gli esperti
“Le malattie non trasmissibili sono causate principalmente da fattori di rischio controllabili, legati anche ad abitudini e comportamenti alimentari errati, che possono essere modificati dall’acquisizione di sane scelte alimentari e di un corretto stile di vita – lo ricorda la Presidente della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), Anna Tagliabue, all’apertura del Congresso Nazionale a Piacenza. Come società scientifica che si occupa di nutrizione umana abbiamo il dovere di agire a tutti i livelli, sia individuali, che come comunità, per contrastare quelle che sono solo nuove mode alimentari senza fondamenti scientifici e promuovere e diffondere l’adozione di una dieta sana e sostenibile, di cui abbiamo un modello rappresentativo del nostro Paese, la Dieta Mediterranea, che si conferma come la migliore per i suoi benefici in termini di salute, di prevenzione e di effetti positivi sia sull’uomo, che sull’ambiente”.
“Dobbiamo riformare il sistema alimentare globale promuovendo le diete sane, che sono in grado di influenzare da un lato le abitudini alimentari e la domanda e di conseguenza, dall’altro lato, la produzione e la distribuzione, con effetti positivi non solo sulla salute, ma anche sull’ambiente – conclude Branca”.